Gli Usa e la Gran Bretagna hanno lanciato nella notte attacchi contro postazioni degli Houthi in Yemen dopo che i miliziani hanno sfidato il monito a non intralciare il commercio internazionale sul Mar Rosso, una rotta chiave tra Europa e Asia, in supporto alla causa palestinese. Si tratta, spiega Guido Olimpio, di �una rappresaglia attesa anche se rimasta sospesa per settimane. Una mossa letteralmente annunciata via media�. A seguire alcuni punti
Yemen, cosa c’è dietro l’intervento di Usa e Gran Bretagna e qual è il ruolo dell’Iran
Cosa c’� dietro l’azione Usa e Gran Bretagna in Mar Rosso? Qual � l’obiettivo? E cosa far� adesso l’Iran, l’armiere degli Houti?
- La Casa Bianca ha tergiversato prima di dare luce verde, consapevole dei rischi dell’apertura di un nuovo fronte. L’azione, � diventata inevitabile (o quasi) dalla continua sfida degli Houti al traffico marittimo in Mar Rosso. Gravi le conseguenze economiche. La milizia ha sempre sostenuto di prendere di mira solo il naviglio collegato a Israele, un coinvolgimento in supporto di Hamas. Le ripercussioni per� si sono avute a livello globale: molte compagnie hanno deciso di rinunciare alla rotta.
- Gli Usa e la Gran Bretagna hanno condotto strike su siti della milizia sciita. Un banco bersagli costruito nel tempo, marcando i lanci di missili/droni da parte del nemico. L’operazione � arrivata dopo numerosi avvertimenti che non hanno cambiato il quadro. Le aggressioni della fazione sono proseguite, compreso un attacco massiccio con circa 20 ordigni, in gran parte intercettati. In parallelo il movimento ha tentato di raggiungere con i suoi sistemi il territorio israeliano, con esisti scarsi perch� i “proiettili” sono stati distrutti dallo scudo di Gerusalemme e dalla Us Navy.
- La ritorsione punta a ridurre il potenziale Houti e Washington non esclude altri colpi. Il raid � stato pesante, multiplo, ben coordinato per trasmettere un messaggio. La coalizione alleata ha impiegato caccia, cruise, sottomarini lanciamissili, velivoli decollati dalla portaerei Eisenhower, da Akrotiri (Cipro): un dispositivo ampio che era da tempo nella regione. Ad agire concretamente americani e britannici, con appoggio esterno di Bahrein, Australia, Olanda, Canada. Italia e Francia, che hanno alcune fregate nel settore, e pattugliano la zona non hanno partecipato. Non � una sorpresa: sin dall’inizio hanno precisato che avrebbero agito in modo autonomo o sotto la bandiera UE.
- C’� un altro protagonista, sotto osservazione. L’Iran � l’armiere degli Houti, li assiste, ha tenuto per anni una nave-spia vicino alle coste yemenite, la Behshad e ancora prima la Savitz. Un finto cargo civile che non a caso ha levato le ancore nelle scorse ore per dirigersi verso “casa”, partenza interpretata come un segnale che gli Occidentali stavano per colpire. Teheran aiuta la formazione amica e la utilizza in una guerra per procura, al tempo stesso vuole migliorare i rapporti con Arabia Saudita e Emirati, monarchie sunnite che hanno partecipato al conflitto civile nello Yemen. Gli “emiri” hanno chiesto alla Casa Bianca di rinunciare al blitz nel timore di escalation. O almeno � ci� che hanno fatto trapelare. Sempre gli ayatollah cercano di evitare lo scontro diretto, per� attuano loro stessi manovre aggressive nel Golfo Persico e incoraggiano le milizie per logorare il nemico. � una realt� fluida, ricca di incognite. Oggi c’� chi rimprovera a Washington di aver tolto gli Houti dalla lista del terrorismo, un gesto per favorire una soluzione nella guerra yemenita. Ma l’assalto di Hamas del 7 ottobre e la successiva offensiva di Israele hanno stravolto tutto.
- Gli Houti hanno promesso di vendicarsi. Dispongono di una buona riserva di “vettori” (missili, droni-kamikaze, cruise), di mine, di barchini radiocomandati riempiti d’esplosivo. Il loro esercito � composto da quasi 120 mila combattenti. E comunque per disturbare il passaggio dei mercantili possono bastare anche gesti dimostrativi, iniziative destabilizzanti che costringono le compagnie a circumnavigare l’Africa.
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12 gennaio 2024 (modifica il 12 gennaio 2024 | 08:27)
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