Affitti brevi, rincari in tutta Italia: oltre 200 euro per una notte a Venezia, +60% a Roma

Il 2023 è stato un anno di novità per le locazioni turistiche, dalla cedolare secca (che aumenta dal 21% al 26% a partire dalla seconda unità immobiliare di proprietà destinata agli affitti brevi) al Codice identificativo nazionale, in attesa di attivazione da parte del ministero del Turismo. I risultati di tali regolamentazioni sono ancora da valutare, nel mentre — dai dati da AirDNA, piattaforma di misurazioni e stime a partire dai numeri di Airbnb e  Vrbo (Expedia), elaborati per il Sole 24 Ore — il mercato a Torino e Milano sembra essere tornato ai livelli pre-Covid, mentre Firenze, Roma e Napoli sono le città con l’aumento di tariffe più alto (oltre il 60%) e, infine, Venezia è quella che attualmente ha la tariffa media giornaliera più alta, oltre 200 euro.