Adam Peaty alle Olimpiadi dopo i problemi mentali, la mamma: «Spero sia l'ultima volta»
Lo scorso anno Adam Peaty ha dovuto fermarsi per problemi di salute mentale e di alcolismo. Ora va a caccia del terzo oro consecutivo nei 100 rana. Ma la mamma lo frena: «Spero che finisca di nuotare e che abbia una sorta di normalità»
Adam Peaty ha 29 anni e tre ori olimpici (e due argenti) già nel carniere. Va a Parigi 2024 per cercare il terzo trionfo consecutivo nei 100 metri rana — solo Michael Phelps c'è riuscito in tre edizioni diverse delle Olimpiadi — ma sua madre spera che sia l'ultima volta per lui.
Perché Peaty, detentore del record del mondo, ha ammesso di avere avuto problemi di salute mentale — come Phelps, del resto, che ora è diventato mental coach — e di alcolismo e lo scorso anno ha dovuto prendersi una pausa dalle piscine dicendo «Pochissimi capiscono cosa comporta vincere e avere successo nella testa di un individuo».

«So che è felice e che è nel posto in cui vorrebbe essere ora, che è pronto e che lo sarà sempre e che sta meglio — ha detto Caroline, la madre del nuotatore britannico, in una intervista alla radio della Bbc — Sapere che tuo figlio soffre, non importa a che età, è difficile. Adam ora è molto felice, penso che abbia una personalità migliore e che la pausa gli abbia fatto bene, ma spero che finisca di nuotare e che abbia una sorta di normalità. È possibilista sul fatto che queste siano le sue ultime Olimpiadi».
Peaty, che ha anche un figlio di quattro anni, sarà uno dei grandi rivali di «Tete» Martinenghi, che agli scorsi Mondiali lo ha preceduto sul podio: argento contro bronzo. Assicura di presentarsi a Parigi non da favorito, e comunque senza pressuioni e in pace con sé stesso: «Quando si raggiunge quello che ho ottenuto io nello sport, ori olimpici e record mondiali, c'è un costo da pagare — ha spiegato — Quando ho iniziato questo ciclo ero in uno stato per cui mi sono dovuto prendere una pausa dallo sport, una pausa dalla mia vita a dire il vero, perché è troppo impegnativa».
Non si candida quindi all'oro, ma promette: «Qualunque risultato segnerà il tabellone, voglio girarmi a guardarlo e dire che ho dato il meglio. Non avrò rimpianti se avrò dato tutto. Ma mi spiacerebbe non provarci nemmeno: avrei potuto dire basta 14 mesi fa, ma poi avrei guardato (le gare) da lontano, sapendo che in fondo alla mia testa avrei potuto provarci».