DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE
NEW YORK - A 89 anni, il tempo del filosofo politico Michael Walzer � assorbito dalla guerra di Israele. Circa un anno fa il professore emerito di Princeton si � trasferito con la moglie a Manhattan, vicino ai figli e ai nipoti. Dal 7 ottobre ha scritto e ha tenuto lezioni, in sinagoga come a West Point, e comunica regolarmente con gli amici israeliani favorevoli al cessate il fuoco, al rilascio prigionieri e a negoziati per uno Stato palestinese. �E ci preoccupiamo. Israele sta combattendo una guerra esistenziale con il peggior governo nella sua storia�, ci racconta mentre ripone coppola e giaccone e si siede sotto casa, chino su un caff� macchiato davanti alla vetrata su cui batte la pioggia. �Finch� questo governo non cade, tutto dipende dal governo americano�.
Walzer: «La guerra giusta? Israele si è difeso ma ha fatto troppi errori. Tanti ora sperano in Biden»
Il filosofo politico e docente di Princeton: mancanze morali e militari, non so se legali

Che cosa non ha ancora scritto e vorrebbe scrivere?
�Che non c’� mai stata una guerra come questa, combattuta contro una citt� sotterranea. I vietcong avevano tunnel, ma senza rinforzi, corrente o ventilazione meccanica, i soldati americani che ci si infilavano dovevano essere magri e piccoli, “topi dei tunnel”. Niente a che fare coi tunnel di Hamas, a tre livelli, per 450 miglia. La guerra ha avuto terribili conseguenze sulla citt� sopra, in parte perch� � stata sperimentale: hanno provato grosse bombe, ora stanno iniziando ad andare sotto, con equipaggiamenti sofisticati, ma non sembra ci sia modo per arrivare alla fine. Nel frattempo, ci chiediamo come nella prima settimana abbiano bombardato senza sufficienti informazioni sul posto. Tutti i miei amici in Israele dicono che Biden deve essere molto pi� duro�.
L’esercito ha violato il diritto internazionale?
�Non sono un avvocato, penso ci siano stati errori morali come pure militari, non so se legali. Il problema per gli americani — e alcuni nostri alleati arabi — � che vogliono davvero vedere Hamas distrutta, vogliono che Israele smetta di combattere o combatta diversamente ma allo stesso tempo che vinca. Penso ci siano sempre pi� israeliani, non solo di sinistra, che dicono che non possiamo vincere militarmente e dobbiamo vincere politicamente. Penso che sia quello per cui spinge Biden: un qualche tipo di forza multinazionale stabilita a Gaza sotto la presunta Autorit� palestinese riformata ma in realt� sotto sauditi e egiziani, che odiano Hamas e Biden spera producano un regime da cui Hamas pu� essere marginalizzato o escluso. Uno dei problemi � che Egitto e sauditi potrebbero farlo davvero se fosse parte di un processo che garantisce alla fine uno Stato palestinese, � quello che devono promettere ai loro popoli. Ma con questo governo israeliano…�
Se fossero indette nuove elezioni, la guerra continuerebbe?
�Non lo so. Ho ricevuto un email da un amico israeliano che iniziava cos�: “La guerra � finita”. Secondo lui, che Israele accetti o no di fermarsi, lascer� che la guerra si esaurisca, con operazioni via via pi� piccole, non pi� su larga scala. Pensa che sia per via di Biden, anche se Bibi non pu� ammetterlo, ma non so se � vero… Un governo davvero centrista, se Gantz si dimostrasse pi� forte, forse potrebbe arrivare al grande accordo voluto da Biden�.
Alla luce di questa guerra, sono cambiate le sue idee su guerre giuste e ingiuste?
�La teoria della “guerra giusta” � una teoria critica, quindi bisogna essere critici. Un articolo di +972magazine, sulla base di 4 fonti di intelligence, afferma che l’esercito israeliano ha fatto ampio uso dell’Intelligenza artificiale nei primi mesi e allentato le regole di proporzionalit� per il numero di civili che possono essere uccisi per eliminare uno o due miliziani di Hamas. La loro descrizione di come l’esercito faceva le cose in passato � ci� che vorrebbe un teorico della guerra giusta. L’esercito israeliano sembra agire oggi in modo molto peggiore di quanto la destra voglia ammettere, e in passato molto meglio di quanto la sinistra abbia mai voluto ammettere. Alla fine, verr� tutto fuori. Nel frattempo, i miei amici guardano a Biden�.
Che cosa sta accadendo nelle universit� americane?
�Qualcosa di seriamente sbagliato con la sinistra di oggi. In una ricerca californiana, credo non statisticamente abbastanza seria, i sociologi parlano con duecento studenti che gridano “dal fiume al mare” e il 50% non sa dire di quale fiume o di quale mare si tratti. Cerco di ricordare il movimento contro la guerra negli anni Sessanta, del quale facevo parte. Avevo gi� una formazione politica, non potevo andare alle proteste in cui sventolavano le bandiere Vietcong. Ero per il ritiro americano ma non potevo far finta che una vittoria comunista non sarebbe stata terribile. Alcuni di noi erano motivati dai villaggi bruciati, altri dall’antiimperialismo. Nessuno degli antiimperialisti critic� il nuovo regime comunista per i boat people o i campi di rieducazione. Vedo qualcosa del genere oggi: sono pronti a gridare “dal fiume al mare” senza pensare che cosa una vittoria di Hamas significherebbe per gli ebrei israeliani ma anche per i palestinesi. Anche quello che sta succedendo a Gaza � pi� un emblema della crudelt� israeliana che una spinta a pensare come aiutare, chi ricostruir�. E mi chiedo cosa sia successo all’inventiva americana: nel 1944 per il D-Day costruimmo un molo in due giorni, adesso a Gaza ci vogliono settimane�.
Lei pensa che il mondo di oggi sia radicalmente cambiato?
�C’� stato uno spostamento nella politica interna, il riemergere di forze che alcuni di noi pensavano relegate nel passato. E le guerre. Io sono nato nel 1934, non era un gran bel momento. I miei genitori a New York appartenevano alla sinistra del Fronte popolare, ero ossessionato dalla politica anche allora. E nel 1945 vincemmo, fu l’inizio di quella che Franklin Foer sull’Atlantic ha definito “l’epoca d’oro” degli ebrei americani, che ha coinciso con l’epoca d’oro della social democrazia. Dov’� la social democrazia adesso?�.
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5 aprile 2024 (modifica il 5 aprile 2024 | 21:07)
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