Alberto Scagni ancora in coma. I silenzi del compagno di cella: è l’assassino del cold case svedese

di Riccardo Bruno

Durante l’aggressione in carcere da parte di due magrebini era presente anche il pizzaiolo arrestato quest’anno per il presunto omicidio dell’ex fidanzata nel 1995. Al fratello di Alice � stato ricostruito il naso. La famiglia ha presentato un esposto

Alberto Scagni ancora in coma. I silenzi del compagno di cella: è l’assassino del cold case svedese

Mentre l e condizioni di Alberto Scagni �permangono serie�, tanto da indurre i medici a tenerlo ancora in coma farmacologico, proseguono le indagini per ricostruire esattamente la dinamica della brutale aggressione nel carcere di Sanremo. Scagni, 43 anni, condannato a 24 e sei mesi per l’omicidio della sorella Alice, la notte tra mercoled� 22 e gioved� 23 novembre � stato colpito, con calci, pugni e uno sgabello alla testa e al collo, da due magrebini. In quel momento sarebbe stato presente un quarto detenuto che, come ha scritto il Secolo XIX, � Salvatore Aldobrandi, attualmente sotto processo perch� ritenuto l’assassino di Sargonia Dankha, scomparsa nel 1995, un caso riaperto dopo quasi trent’anni.

Alberto Caselli Lapeschi, legale di Alberto Scagni, conferma che il suo assistito �� ancora grave�. E ribadisce la richiesta di capire quanto � successo e cosa non ha funzionato. �Abbiamo presentato un esposto in Procura — aggiunge l’avvocato Caselli Lapeschi —. Ancora adesso la direzione del carcere non ha dato risposte su quanto accaduto e sul perch� era in cella con altri e non da solo, vigilato e ben custodito. Non sappiamo se i due aggressori erano in cella con lui o se, e questo sarebbe ancora peggio, sono entrati dall’esterno�. Alberto Scagni, resta ancora intubato e in coma farmacologico nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Borea di Sanremo. Ha diversi traumi, i medici gli hanno ricostruito il naso, oltre ad averlo operato alla laringe che � rimasta lesionata.

I due detenuti che lo hanno pestato finora si sono avvalsi della facolt� di non rispondere. Anche l’altro detenuto Aldobrandi non avrebbe fornito elementi utili all’inchiesta aperta dalla Procura di Imperia per tentato omicidio e sequestro di persona. Non ha partecipato all’aggressione, probabilmente � stato chiuso in bagno dagli altri due. La prossima udienza del processo che lo vede imputato � fissata per il 13 dicembre, un procedimento dove potrebbero avere un ruolo decisivo le testimonianze di altri due suoi compagni di cella che avrebbero raccolto le sue confidenze. Aldobrandi, 73 anni, pizzaiolo ha sempre negato di aver ucciso Sargonia Dankha, di origini irachene ma naturalizzata svedese, allora 21enne, con la quale aveva avuto una relazione. La ragazza scomparve il 13 novembre 1995 e non venne mai pi� trovata. Proprio la mancanza del corpo ostacol� la giustizia svedese nonostante Aldobrandi fosse l’unico sospettato. Il caso � stato riaperto in Italia, grazie all’ostinazione della famiglia di Sargonia che con i suoi avvocati ha presentato un dossier alla giustizia italiana.


Corriere della Sera � anche su Whatsapp. � sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.

28 novembre 2023 (modifica il 28 novembre 2023 | 13:06)

- Leggi e commenta