Rilascio degli ostaggi di Hamas, chi sono miliziani della «Shadow Unit» che tengono i prigionieri

di Guido Olimpio

Alcuni membri dell’�Unit� Ombra� sono apparsi nei video durante la prima liberazione. La fazione ha dedicato risorse allo studio delle tattiche israeliane, ha analizzato punti deboli e preparato le �basi� per poter resistere in condizioni difficili

Rilascio degli ostaggi di Hamas, chi sono i miliziani della «Shadow Unit» che tengono i prigionieri

Sono le �ombre� del fantasma, i miliziani di Mohammed Deif, il capo militare di Hamas. Un gruppo ristretto di uomini scelti per le missioni pi� difficili, compreso il controllo degli ostaggi nella Striscia.

Alcuni dei membri dell’Unit� Ombra sono apparsi nei video durante la liberazione dei primi prigionieri: in divisa, con la fascia verde attorno alla testa, il mefisto a nascondere buona parte del volto. Hanno fatto scendere donne e bambini da un van per poi consegnarli alla Croce Rossa. Un ruolo preciso di scorta e supervisione in omaggio al loro ruolo.

L’origine del reparto non � recente. Secondo gli esperti � operativo dalla prima met� degli anni 2000 ed ha poi assunto funzioni sempre pi� importanti. Ha partecipato alla detenzione del soldato Gilad Shalit, liberato anche lui dopo uno scambio, ma soprattutto ha cercato di migliorare addestramento, equipaggiamento e tecniche. La fazione ha dedicato risorse allo studio delle tattiche israeliane, ha analizzato punti deboli e preparato le �basi� per poter resistere in condizioni difficili.

Secondo l’intelligence l’apparato segreto delle Brigate Ezzedine al Qassam ha introdotto una forza con tre funzioni essenziali: protezione ravvicinata della leadership, operazioni speciali, capacit� nel contrasto delle infiltrazioni. Hamas teme le bombe ma teme ancora di pi� le spie, gli informatori, chiunque possa svelare anche il minimo particolare sulla sua struttura. Israele � riuscito ad uccidere alcuni appartenenti allo Shadow Unit cos� come dirigenti importanti della gerarchia ma ha fallito nel liquidare Deif, scampato a diversi raid che gli avrebbero per� provocato menomazioni fisiche. Quanto gravi nessuno lo sa con precisione, fa parte del gioco propagandistico diffondere voci, informazioni, �leggende�. A volte � lo stesso avversario a farlo.

Durante i negoziati di queste settimane Hamas chiesto ed ottenuto (in apparenza) il blocco dei voli di ricognizione dei droni sulla parte meridionale della Striscia. Un modo per proteggere al meglio i movimenti dei suoi combattenti ma anche i miliziani costretti ad uscire dall’ombra per consegnare gli ostaggi agli intermediari. Un coinvolgimento diretto della Shadow reso necessario dalla situazione unica con gli ostaggi in mano a organizzazioni diverse – Jihad, gang -, dunque con il rischio di intoppi, interferenze esterne, persino sorprese. La storia dei rapimenti in Medio Oriente ha rivelato come i predoni abbiano spesso giocato con le vite degli innocenti, usando sigle di copertura, inganni, bugie.

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25 novembre 2023 (modifica il 25 novembre 2023 | 18:34)

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