Le notizie di sabato 25 novembre sul conflitto tra Israele e Hamas, in diretta.
• � il 50esimo giorno di guerra: oltre 14.800 palestinesi morti, di cui 5.600 bambini, secondo Hamas. In Israele 1.200 morti nell’attacco del 7 ottobre.
• Chi sono i tredici ostaggi israeliani liberati
• Le parole e le sigle per capire il conflitto: qui il glossario.
• La storia del conflitto tra palestinesi e israeliani, spiegata qui .
Ore 09:32 - Bangkok: �Abbiamo altri 20 cittadini a Gaza�
Il Ministero degli Affari Esteri thailandese ha reso noto che dopo il rilascio da parte di Hamas di 10 ostaggi thailandesi e di un cittadino filippino, in un accordo separato da quello di Israele, ci sono ancora 20 cittadini prigionieri a Gaza. Secondo funzionari egiziani, Hamas ha detto ai gruppi negoziali che intende rilasciare un totale di 23 cittadini thailandesi. Il vice ambasciatore della Thailandia in Israele ha dichiarato a Ynet: �Siamo molto felici di accogliere i dieci rapiti, tra cui una donna. Sono tutti in buone condizioni, vengono accuditi molto bene. Non appena saranno fisicamente e mentalmente pronti li rimanderemo nel nostro Paese. Stiamo ora esaminando il loro stato mentale, � difficile dire se siano stati gravemente colpiti psicologicamente. Stiamo aspettando con ansia il rilascio del resto dei nostri cittadini. Il ministero ha informato tutte le loro famiglie riguardo al rilascio. C'� molta eccitazione e gioia. La nostra speranza � che tutti i nostri cittadini e tutti i rapiti vengano rilasciati�. Ieri gli 11 stranieri liberati sono stati trasferiti per accertamenti in un ospedale in Israele. Ora si trovano al Shamir-Assaf Harofeh Medical Center.
Ore 09:25 - Fidanzata gli scrive il necrologio, ma lui � vivo e viene liberato
Kitia Thongseng era stata informata il 9 ottobre della morte del suo compagno Wichai Kalpat, cittadino thailandese che lavorava in Israele e che mancava all'appello dopo l'assalto di Hamas del 7 ottobre: lei aveva gi� pubblicato il necrologio per la morte del fidanzato, ma ieri sera Wichai era tra i 10 thailandesi rilasciati dai terroristi palestinesi, come riferisce Ynet. In un'intervista alla Bbc Kitia Thongseng ha raccontato con emozione il momento in cui lo ha riconosciuto in video nell'ambulanza della Croce Rossa: �Sono cos� felice. Voglio che recuperi, anche mentalmente, e poi potr� tornare in Thailandia. Posso aspettarlo. Ho aspettato tanto, posso aspettare ancora un p�, ha detto.
Ore 08:50 - Aiuti umanitari distribuiti anche nel nord di Gaza, � la prima volta dall'inizio della guerra
Per la prima volta dall'inizio della guerra lo scorso 7 ottobre vengono distribuiti aiuti umanitari alla popolazione palestinese nel nord della Striscia di Gaza. Lo conferma l'Ocha, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa degli affari umanitari. La distribuzione degli aiuti era stata finora impedita a Gaza City e nel nord dell'enclave palestinese perch� considerata zona di guerra. Le Nazioni Unite stanno quindi distribuendo aiuti a quelle persone che si erano nascoste negli ospedali e nelle scuole.
Ore 08:39 - Asher riabbraccia moglie e figlie: �Far� risorgere la mia famiglia da trauma�
�Sono determinato a far risorgere la mia famiglia dal trauma e dal terribile lutto che abbiamo attraversato, per il futuro delle mie bambine e per quello di Doron�. Sono le prime parole di Yoni Asher che ieri, dopo 40 giorni, ha potuto riabbracciare la moglie Doron, 34 anni e cittadinanza tedesca, e le figlie Raz e Aviv, cinque e due anni, rapite lo scorso 7 ottobre da Hamas mentre si trovavano nel kibbutz di Ni-Oz per far visita alla nonna. L'anziana � stata uccisa dai miliziani di Hamas proprio il giorno dell'assalto e del sequestro. �La mia famiglia, Doron, Raz e Aviv sono tornate a casa da me dalla prigionia. Mi aspettano ancora giorni complessi'�, ha affermato Asher, che si era recato al Parlamento europeo per diffondere un appello per il rilascio della sua famiglia e di tutti gli ostaggi nella Striscia di Gaza. �Devo ringraziamenti e riconoscimenti ai nostri figli che stanno sacrificando le loro vite, all'Idf, al governo israeliano e al gabinetto di guerra che sono impegnati in questo lavoro. Grazie al meraviglioso popolo d'Israele per i rinforzi. Un grande ringraziamento alle famiglie dei sequestrati che stanno lavorando per il ritorno di tutti�, ha aggiunto Asher.
Ore 08:28 - Israele riceve da Hamas la lista degli ostaggi rilasciati oggi
Israele ha ricevuto la lista degli ostaggi che verranno liberati oggi. Lo ha annunciato l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Dopo aver esaminato l'elenco, i funzionari della sicurezza israeliani hanno informato le famiglie degli ostaggi.
Ore 08:20 - Chi sono i 10 thailandesi rilasciati, 4 non erano nella lista degli ostaggi
Quattro dei dieci cittadini thailandesi che sono stati rilasciati ieri da Hamas non erano stati ufficialmente elencati come rapiti. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri di Bangkok, spiegando che sono ancora venti i cittadini thailandesi che risultano rapiti. I dieci cittadini tailandesi liberati sono stati identificati come Natthawaree Moonkan, Santi Boonphrom, Boonthom Phankhong, Mongkhol Phajuabboon, Withoon Phumee, Wichai Kalapat, Bancha Kongmanee, Buddee Saengboon, Uthai Thunsri e Uthai Sangnuan.
Ore 08:06 - IL PUNTO DEL CORRIERE | La tregua di Gaza
(di Gianluca Mercuri) Il primo giorno di tregua a Gaza Lo scambio di prigionieri, le prime 24 ore di tregua, le prospettive della guerra: punto per punto:
Il cessate il fuoco � scattato ieri mattina alle 6 italiane, le 7 locali. La tregua dovrebbe durare altri 3 giorni, ma non � escluso che venga prolungata e che si arrivi al rilascio di 100 rapiti israeliani in cambio di 300 palestinesi. Israele si � gi� detta disposta a un giorno in pi� di tregua per ogni 10 ostaggi rilasciati. Il primo scambio Dopo quasi 50 giorni di prigionia, sono stati liberati i primi 13 dei circa 240 israeliani rapiti da Hamas dopo il pogrom del 7 ottobre (1.200 morti). Sono 9 donne (per la maggior anziane tra i 70 e gli 80 anni), 3 bambine e un bambino, tutti del kibbutz di Nir Oz, uno dei pi� colpiti dai terroristi. Con loro sono stati rilasciati anche 11 stranieri (10 thailandesi e un filippino). Israele, da parte sua, ha scarcerato 39 palestinesi: 24 donne e 15 minorenni.
Il ritorno in patria Gli ostaggi sono stati consegnati alla Croce Rossa a Khan Yunis, nel sud della Striscia, dove hanno ricevuto una prima visita medica. Passato il valico di Rafah ed entrati in territorio egiziano, sono stati presi in consegna dalle forze israeliane e portati nella base militare di Hatzarim, nel Negev. Da l� sono stati smistati via elicottero negli ospedali predisposti, dove hanno riabbracciato i familiari. Le condizioni dei rapiti risultano buone.
La scarcerazione dei palestinesi I primi 39 detenuti (sul totale concordato finora di 150) hanno lasciato il carcere militare di Ofer, in Cisgiordania, a bordo di due bus della Croce rossa che li hanno condotti in due localit�: il posto di blocco di Bitunya (Ramallah), dove sono stati rilasciati i 33 residenti in Cisgiordania, e il Comando di polizia di Gerusalemme, per i 6 residenti della parte araba della citt�. Sia Israele sia l’Autorit� nazionale palestinese hanno proibito manifestazioni di gioia nel timore che diventassero uno spot per Hamas.
La pressione degli sfollati Una parte dei palestinesi costretti nelle scorse settimane a fuggire nel sud della Striscia ha tentato di rientrare al nord nelle proprie case o in ci� che ne resta. Gli israeliani avevano cercato di dissuaderli sia con volantini in arabo sia con post sui social: due palestinesi sono stati uccisi e altri 15 feriti dall’esercito. Gli israeliani, scrive Davide Frattini, �sono convinti che Hamas, e soprattutto la Jihad Islamica, cercheranno di alimentare il caos durante il cessate il fuoco. I fondamentalisti sanno che l’esodo al contrario — in queste settimane 1,7 milioni di persone si sono spostate a Sud — metterebbe in difficolt� le manovre delle truppe�.
La prima giornata di quiete Dopo 47 giorni di combattimenti ininterrotti, ieri � stato dunque il primo giorno senza violenza per i 2,3 milioni di abitanti della Striscia, di cui 3 su 4 hanno dovuto lasciare le loro case. Lorenzo Cremonesi ha intervistato Philippe Lazzarini, Commissario generale dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite che da oltre 70 anni assiste i profughi palestinesi: �Un milione e 700 mila sfollati privi di tutto, oltre un milione bivaccano nelle nostre strutture (scuole, cliniche, centri logistici), gente che non pu� cambiarsi i vestiti da 45 giorni, bambini che chiedono un bicchiere d’acqua pulita, lunghe code ai pochissimi fornai aperti, immondizia ovunque. Nella mia seconda visita dall’inizio della guerra a Gaza ho potuto verificare quanto le condizioni siano peggiorate�, ha detto Lazzarini.
Il bilancio delle vittime Secondo i dati del ministero della Salute di Hamas, i morti sono oltre 13.300, di cui due terzi donne e bambini, e circa 6 mila i dispersi, per la maggior parte sepolti probabilmente sotto le macerie. Lazzarini commenta cos� queste cifre: �Mi pare un’indicazione accurata. Se li paragono ai 108 morti tra i nostri 13.000 dipendenti a Gaza, la proporzione regge. Noi comunque non possiamo verificare in modo indipendente�. Secondo le stime israeliane, riportate dal quotidiano Haaretz, i morti sono 15 mila circa, di cui 5 mila terroristi, e �migliaia di corpi� sono sotto le macerie.
La guerra psicologica � una delle specialit� del capo di HamasYahya Sinwar (le altre sono massacrare civili e costringere i parenti dei collaborazionisti a seppellirli vivi). In questo caso sta usando e user� sempre di pi� gli ostaggi per dividere l’opinione pubblica israeliana — puntare a distruggere Hamas o a liberare i prigionieri? — in modo da prolungare il cessate il fuoco. Ma � un’arma a doppio taglio, perch� il passare del tempo irrigidir� ulteriormente gli israeliani e aumenter� la loro propensione alla liquidazione dei terroristi.
I timori americani � questo, in prospettiva, il problema maggiore del premier israeliano Netanyahu. L’amministrazione Biden spera che il cessate il fuoco sia solo l’inizio e che il negoziato possa indicare una via d’uscita dalla guerra. Gli americani sono molto preoccupati dall’offensiva che si profila a Sud, dove si nasconde probabilmente Sinwar e dove gli israeliani hanno costretto i civili ad ammassarsi, e dalla perdurante mancanza di prospettive per il dopoguerra. Ascoltano le proteste degli arabi moderati, mentre il presidente � sempre pi� contestato dall’ala radicale del Partito democratico. Il contrasto tra i due leader potrebbe insomma approfondirsi.
Lo scontro Spagna-Israele Un contrasto diplomatico senza precedenti. Il premier spagnolo Pedro S�nchez e quello belga Alexander de Croo, attuale e prossimo presidente di turno dell’Ue, hanno criticato Israele per le sofferenze della popolazione civile a Gaza. �Ribadisco anche il diritto di Israele a difendersi, ma deve farlo entro i parametri e i limiti imposti dal diritto internazionale umanitario e questo non � il caso�, ha detto S�nchez. �L’uccisione indiscriminata di civili, tra cui migliaia di bambini e bambine, � assolutamente inaccettabile�. In pi�, S�nchez ha detto che � ora che l’Unione europea riconosca lo Stato palestinese: sarebbe meglio farlo tutti insieme, ha spiegato, �altrimenti la Spagna prender� le sue decisioni�. Il ministro degli Esteri israeliano ha convocato gli ambasciatori dei due Paesi e ha accusato i due leader di �appoggiare il terrorismo�. La Spagna ha respinto a sua volta le accuse — �totalmente false e inaccettabili� e ha convocato a sua volta l’ambasciatore di Israele.
Perch� � importante: perch� la mossa spagnola � diplomaticamente dirompente rispetto a una certa ignavia europea. E pure necessaria se si pensa — come affermano Usa, la stessa Ue, l’Italia e oltre 130 Paesi che gi� riconoscono la Palestina — che da questa crisi si debba uscire una volta per tutte con l’eliminazione di Hamas e la nascita di uno Stato palestinese democratico su Cisgiordania e Gaza, con tutte le garanzie per la sicurezza di Israele.
Ore 08:04 - Centro medico Wolfson: �I 5 ostaggi visitati sono in condizioni stabili�
I cinque ostaggi israeliani rilasciati ieri da Hamas e ricoverati nel Centro medico Wolfson sono �in condizioni mediche stabili�. Lo ha reso noto lo stesso Centro medico in una nota dopo aver visitato gli ostaggi.
Ore 08:03 - L’esercito israeliano agli abitanti di Gaza: �Non tornate al nord�
Il portavoce arabo delle Forze di difesa israeliane (Idf), il colonnello Avihai Adrei, ha ribadito questa mattina l’appello alla popolazione della Striscia di Gaza chiedendo loro di non tornare al nord dell’enclave palestinese approfittando della tregua. In un videomessaggio diffuso attraverso i social, Adrei ha detto �spostatevi a sud di Gaza City. Non cercate di spostarvi verso il nord della Striscia di Gaza. Non � consentito entrare in mare. Non � consentito avvicinarsi a meno di un chilometro dal confine. Per la vostra sicurezza, seguite queste istruzioni�.
Ore 07:47 - Sirene di allarme suonano al confine nord di Israele con il Libano
Le sirene di allarme per il sospetto ingresso in Israele di droni sono suonate questa mattina nel nord del Paese, al confine con il Libano. Lo ha reso noto il comando interno delle Forze di difesa israeliane (Idf) aggiungendo che �l’incidente � finito�.
Ore 07:39 - Altri 13 ostaggi di Hamas liberati oggi, lo conferma l’ufficio di Netanyahu
Saranno liberati oggi, in base all’accordo tra Israele e Hamas, altri 13 ostaggi portati nella Striscia di Gaza lo scorso 7 ottobre. Secondo quanto riporta Channel 12, nella lista che � stata consegnata dai miliziani alle autorit� israeliane c’� un numero maggiore di bambini rispetto a quelli rilasciati ieri. Lo ha confermato l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, spiegando che le famiglie degli ostaggi sono state informate dai funzionari della sicurezza. Tra i 13 israeliani rilasciati ieri, solo quattro erano bambini e le altre donne. Il 7 ottobre Hamas e altre fazioni attive nella Striscia di Gaza hanno rapito circa 240 persone, tra cui circa 40 bambini. La tregua di quattro giorni, entrata in vigore alle 7 di ieri mattina ora locale, pu� potenzialmente essere estesa di un giorno in pi� per ogni gruppo di altri 10 ostaggi liberati da Hamas.
Ore 06:40 - Israele aveva informazioni da un anno su piano di Hamas
L’ intelligence militare israeliana aveva da oltre un anno informazioni dettagliate sul piano di Hamas di sfondare il confine di Gaza in dozzine di punti e attaccare dozzine di comunit� e postazioni dell`esercito. Lo scrive il quotidiano Haaretz citando come fonti funzionari della Difesa. La maggior parte di queste informazioni sono state condivise con il servizio di sicurezza Shin Bet, hanno detto i funzionari nelle settimane successive allo scoppio della guerra, aggiungendo che la leadership politica, cambiata alla fine dello scorso anno, aveva familiarit� con almeno una parte di queste informazioni d’intelligence. Israele non si � adeguatamente preparato alla minaccia e non sembrava credere che il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, intendesse attuare il piano.
Ore 06:22 - Il ministero degli Esteri thailandese: �Ancora 20 cittadini in ostaggio a Gaza�
Il ministero degli Esteri thailandese stima che siano circa venti i cittadini thailandesi ancora in ostaggio a Gaza. In precedenza si pensava che almeno 26 cittadini della Thailandia fossero stati rapiti, comprese le dieci persone rilasciate ieri. Tuttavia, del gruppo dei dieci liberati, quattro non erano stati in precedenza confermati come ostaggi.
Ore 05:10 - Gigi Hadid nella bufera, la modella attacca Israele: �Imprigiona i bambini�
La modella americana Gigi Hadid � finita nella bufera per aver accusato sui social Israele di �tenere prigionieri i bambini� e ha definito Ahmad Manasra, arrestato a 13 anni nel 2015 dopo un tentativo di accoltellare un ebreo, un �prigioniero di guerra�. La modella ha attaccato Israele sul suo account Instagram seguito da quasi ottanta milioni di follower, accusandolo di �essere l’unico Paese al mondo a tenere bambini prigionieri di guerra�. Hadid, una delle top model pi� pagate al mondo, ha inoltre accusato Israele di �stuprare, sequestrare e torturare da anni ben prima del 7 ottobre, giorno del massacro di 1.200 israeliani da parte della milizia palestinese Hamas. Poi ha cancellato il post. Ma ormai il messaggio era diventato virale e ripreso dai follower che ne avevano fatto una foto e che hanno accusato la modella di �avere le mani sporche del sangue degli israeliani�.
Ore 05:03 - Oggi saranno rilasciati altre 13 persone, tra cui otto bambini
Nel primo giorno di tregua tra Israele e Hamas, ieri sono stati rilasciati i primi 13 ostaggi (4 bambini e 9 donne) e 39 detenuti palestinesi, nell’ambito degli accordi sul cessate il fuoco, che durer� 4 giorni. Oggi saranno rilasciati altre 13 persone, tra cui otto bambini. L’ospedale che ha accolto ieri gli ostaggi ha riferito che sono in buone condizioni di salute. Intanto Israele ha fatto sapere che ieri a Gaza sono entrati 200 camion con aiuti umanitari attraverso il valico di Rafah. Il presidente americano Joe Biden ha ventilato l’ipotesi sull’estensione della tregua.
25 novembre 2023 (modifica il 25 novembre 2023 | 09:33)
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