Parla David Cameron: “A Gaza un cessate il fuoco sostenibile, servono attacchi più chirurgici da Israele”

ROMA – “Serve un cessate il fuoco sostenibile a Gaza, Israele deve compiere attacchi più chirurgici”. La battaglia contro Putin che continuerà fino a quando "non perderà in Ucraina" e difatti ci sono stati “molti progressi nel Mar Nero”. L’asse “solidissimo” con l’Italia sulla politica internazionale e i migranti. L’importanza della missione internazionale nel Mar Rosso.

David Cameron incontra i giornalisti alla Farnesina a Roma nella sua prima visita in Italia da quando l’ex primo ministro britannico è stato politicamente riesumato da Rishi Sunak alla guida del Foreign Office britannico. Cameron parla insieme al suo omologo, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, dopo un bilaterale che ha toccato molti argomenti dello scacchiere mondiale, sempre più teso e caotico.

Innanzitutto, Cameron ha discusso la questione Israele e la guerra a Gaza. “Israele ha ovviamente il nostro pieno sostegno sul suo diritto di difendersi". Ma il capo del Foreign Office chiede allo Stato ebraico di “capire che deve ridurre al minimo le vittime civili e rispettare le leggi umanitarie, andando avanti nella campagna contro Hamas con attacchi mirati e chirurgici. Quanto abbiamo visto nel sud rispetto all’offensiva nel nord della Striscia, per esempio, dimostra che è possibile fare meno vittime”.

Il capo della diplomazia britannica ora chiede un “cessate il fuoco sostenibile” a Gaza. Che cosa significa? Cameron lo spiega: non un “ceasefire” immediato come chiedono gli attivisti pro Palestina, ma una tregua temporanea per cui “nella Striscia entrino gli aiuti ed escano gli ostaggi”. Per questo sia Cameron che Tajani approvano le parole del presidente Herzog ovvero “Israele pronto a una tregua in cambio del rilascio di nuovi ostaggi”. "Tutti vorremmo che la guerra finisse immediatamente”, riprende Cameron, "ma prima Hamas deve essere messa in condizione di non nuocere più. Non può rimanere a comandare in alcuna zona della Striscia. Questo è prioritario affinché, anche per Israele, sia possibile una soluzione a due stati”.

Cameron parla anche di Ucraina, per cui in Europa secondo Meloni c’è una sorta di “stanchezza”: “Se prendiamo il Regno Unito, l’Italia, la Francia, siamo 25 economie contro una… Coniughiamo gli sforzi. Putin deve essere sconfitto, è cruciale, e l’Italia sta facendo un grande lavoro anche su questo tema”. La controffensiva di Kiev non sta andando come sperato, ma l’ex primo ministro britannico ribadisce che “l’Ucraina ha già riconquistato metà del territorio occupato dalla Russia dal 24 febbraio 2022 e ha avuto successo anche nel Mar Nero, con la flotta di Mosca che ha dovuto indietreggiare”.

Altro tema caldo: le tensioni del Mar Rosso dopo le offensive dei ribelli sciiti Houti in Yemen con droni contro le navi cargo. “È importante che i flussi non si fermino ed è per questo che abbiamo formato questa coalizione navale con Stati Uniti e Italia”, che partecipa con la fregata Fasan: "L'allestimento di una task force nel Mar Rosso per la difesa del traffico commerciale è un messaggio molto importante: gli attacchi degli Houthi non saranno tollerati”.

Per quanto riguarda i migranti, invece, Cameron loda la nuova collaborazione con l'Italia anche su questo tema, dopo l’incontro del primo ministro britannico Rishi Sunak con la leader italiana Giorgia Meloni sabato scorso: “L’Italia ha una eccellente agenda per il G7 che ospiterà l’anno prossimo e con il vostro Paese stiamo collaborando sul programma del nuovo straordinario caccia Tempest, energia, migranti. La nostra solida alleanza anglo-italiana fa parte di un rafforzamento dell’asse e delle relazioni con i nostri partner europei. Siamo molto impegnati con l’Italia nel Mediterraneo per fermare i flussi e aiutare lo sviluppo dell’Africa. Ce la faremo, ma dobbiamo essere uniti”.