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Riforma Irpef, il nuovo «taglio» delle tasse per chi guadagna più di 50 mila euro: i conti
L'obiettivo, ora, sono i redditi medio-alti. Il governo Meloni dopo aver sforbiciato, limato, ridotto bonus ed esenzioni e aver accorpato i primi due scaglioni Irpef in uno solo, avvantaggiando i redditi medio basso ma lasciando del tutto fuori dalla riforma quelli bassissimi e quelli dei benestanti, ha capito che deve dare qualcosa per chi guadagna di più. Così, il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, intervenendo alcuni giorni fa al Forum nazionale dei commercialisti ed esperti contabili ha sottolineato che «per gli anni prossimi sicuramente il nostro impegno sarà di riconfermare la riduzione delle aliquote», ma «tenendo conto anche che il meccanismo attuale a tre aliquote penalizza le classi medie: quindi vogliamo abbassare la tassazione anche per loro». A chi pensa Leo mentre dice queste parole? A chi guadagna più di 50 mila euro all'anno. Per loro, prova a promettere l'esecutivo, meno tasse a partire dal 2025. Ma dove trovare i soldi? La risposta Leo l'ha data il 31 gennaio, durante l'audizione davanti alla commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria, citando il concordato preventivo biennale, il cui dl ha ricevuto la settimana scorsa il via libera definitivo del Consiglio dei Ministri.