In Nuova Caledonia rivolta contro Parigi: tre morti e centinaia di arresti

diAlessandra Muglia

Proteste sempre più violente per la riforma del voto nell'arcipelago approvata ieri dal Parlamento di Parigi 

In Nuova Caledonia rivolta contro Parigi: tre morti e centinaia di arresti

Un'auto bruciata a Noumea, principale città della Nuova Caledonia


Spari, auto, case e negozi dati alle fiamme, saccheggi, centinaia di arresti, feriti e ora anche tre morti: scene di guerriglia urbana stanno sconvolgendo la Nuova Caledonia. Nel Paese d'Oltremare francese, perla del Pacifico tra l'Australia e la Nuova Zelanda, è scoppiata una rivolta contro Parigi per  la riforma costituzionale che estende il diritto di voto nell’arcipelago a chiunque vi resieda da più di 10 anni, quindi a molti francesi. Una mossa che, secondo gli indipendentisti, è destinata a indebolire ulteriormente il potere degli indigeni kanak

Il coprifuoco imposto da ieri non è bastato a calmare le acque:  con scuole, negozi e aeroporto chiusi e i suoi 270mila abitanti invitati a rimanere a casa, le  violenze continuano. Tre giovani indigeni sono morti  nei disordini, ha riferito  un portavoce del presidente della Nuova Caledonia, Louis Mapou, che ha invitato alla calma. 

 I primi scontri tra manifestanti e polizia sono scoppiati lunedì a margine di una manifestazione convocata alla vigilia del voto con cui l'Assemblea nazionale francese ha adottato il disegno di legge di riforma costituzionale. Per rivedere la Costituzione c'è poi bisogno dei tre quinti dei voti dei parlamentari riuniti in Congresso a Versailles. Emmanuel Macron ha promesso che non lo convocherà subito, per dare ai partiti locali un’ultima possibilità di discutere la questione. Il presidente ha annunciato che il Congresso si riunirà «prima della fine di giugno» per adottare definitivamente la controversa riforma costituzionale  se i partiti pro-indipendenza e lealisti non si accorderanno entro quella data su un testo condiviso.

La nuova Caledonia, terra di sovranità francese dal 1853, è inserita in una zona anglofona, dove la maggior parte degli arcipelaghi ha ottenuto l’indipendenza negli ultimi decenni (Figi nel 1970 e Papua-Nuova Guinea nel 1975). Nel 2020 al referendum sulla proposta di indipendenza  («Volete che la Nuova Caledonia acquisti piena sovranità e diventi indipendente?») l’ha spuntata il «no» con il 53,26% dei votanti. La popolazione è divisa.  

15 maggio 2024 ( modifica il 15 maggio 2024 | 11:03)

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