Per molti � un successo storico, sicuramente � il primo punto segnato dalla presidenza emiratina di Cop28, che si � aperta ieri a Dubai con un minuto di silenzio per �tutti i civili morti nell’attuale conflitto a Gaza�: nel giorno dell’inaugurazione, � stato chiuso l’accordo per rendere operativo il fondo Perdite e Danni, che aveva avuto il via libera lo scorso anno dopo un trentennio di trattative.
Cop28, subito l’intesa sui risarcimenti per i Paesi più colpiti dalla crisi climatica: «È la prima volta»
Dopo 30 anni, via libera al �fondo perdite e danni�. Ma le donazioni annunciate dai Paesi �ricchi� sono troppo basse
� la prima volta che una Cop viene subito battezzata con un’intesa, per nulla scontata, vista la ritrosia degli Usa a riconoscere una sorta di risarcimento ai Paesi pi� vulnerabili alla crisi climatica. Meno entusiasmanti le cifre messe sul piatto dalle prime potenze. Cento milioni di dollari gli ospiti emiratini — anche questo un debutto: finora i Paesi del Golfo si ostinavano a definirsi �in via di sviluppo�, quindi non obbligati a contribuire alla finanza climatica; 100 pure la Germania; 60 milioni di sterline la Gran Bretagna (circa 76 milioni di dollari); 10 milioni il Giappone e appena 17,5 gli Usa (pi� 7 per altre iniziative). Resta da vedere se anche la Cina si accoder� ai donatori, volontariamente come preteso. Non � comunque molto, se si pensa che solo le alluvioni del 2022 in Pakistan, secondo la Banca Mondiale, hanno provocato danni per almeno 30 miliardi di dollari.
In serata, fatte due somme dei contributi ventilati dai 27 Paesi Ue, il commissario Ue al Clima, Wopke Hoekstra, ha promesso un totale di �225 milioni di dollari�. Per la cifra definitiva, bisogner� aspettare gli interventi dei singoli capi di Stato e di governo. La premier Giorgia Meloni parler� nell’aula plenaria oggi, diciassettesima nella prima giornata del cosiddetto Vertice di alto livello, dedicata all’adattamento. � uno dei temi su cui il nostro governo punta molto.
Intanto la crisi climatica galoppa. Lo conferma l’annuale rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale: il 2023 sar� sicuramente l’anno pi� caldo mai registrato, la temperatura media globale � in aumento di circa 1,4�C rispetto all’epoca preindustriale e il fenomeno di El Ni�o, che sta riscaldando l’Oceano Pacifico, potrebbe far superare il limite di 1,5� fissato dagli accordi di Parigi. �Siamo su un precipizio�, ha avvertito il segretario esecutivo di UNFCC, Simon Stiell. E papa Francesco, che ha dato forfait per motivi di salute, ha esortato con un post su X i negoziatori �a pensare al bene comune, piuttosto che agli interessi di circostanza di qualche Paese o azienda�.
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30 novembre 2023 (modifica il 30 novembre 2023 | 21:49)
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