�Tutto molto bene... solo ho appena festeggiato un compleanno piuttosto antico (75 anni). Mi sto ancora riprendendo dallo shock�. Sono le prime parole di Carlo III a Dubai per la COP28 al via domani. Nel primo di una serie di incontri bilaterali a margine della Conferenza, cos� si � espresso il re parlando con presidente della Nigeria, Bola Ahmed Tinubu. Il sovrano ha in programma una serie di incontri anche con studenti e giovani pionieri green, prima del via alla sua prima Conferenza sul clima, da Re.
Carlo III a Dubai, prima COP da Re per il principe paladino «verde»
Il Re terr� il discorso di apertura alla COP 28. Oggi incontri bilaterali e visita a campus green. Dal 1970 al 2023 la lunga via del progetto sostenibile del figlio di Elisabetta II

Carlo III oggi a Dubai con il presidente della Nigeria, Bola Ahmed Tinubu
La prima COP nelle vesti di nuovo sovrano britannico, incoronato il 6 maggio scorso che per il suo 75mo compleanno — si � regalato un maxi piano di economia circolare nel cibo – il Coronation Food Project - per distribuire 200 milioni di pasti l’anno, nel Regno Unito. Business plan di 5 anni, quattro grandi food hub per cominciare (Londra, Glasgow, Merseyside e Nord Irlanda), quattro grandi centri di smistamento del cibo salvato da supermercati, ristoranti, agricoltori e redistribuito per contrastare il momento di difficolt� di molte comunit� impoverite dall’effetto Brexit, e al tempo stesso aiutare quel percorso di economia circolare del quale il re � sempre stato un paladino. E in un secondo tempo altri hub di smistamento a Cardiff, Lees, Birmingham e Milton Keynes.
Domani 1 dicembre sar�, non a caso, Carlo III ad aprire i lavori della Conferenza delle Nazioni Unite, parlando a tutti i delegati a Dubai domani. Oggi il Re � il protagonista della Royal Reception che lancer� il COP28 Business & Philantrophy Climate Forum con lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati arabi. Un forum – parallelo allo svolgimento del Summit sul clima – che porter� mille Ceo globali attorno a un tavolo di dibattito. E dietro c’� ancora re Carlo.
Alla vigilia del World Climate Action Summit �il Re prender� parte a una reception per lanciare il primo COP28 Business and Philantropy Climate Forum: il forum di due giorni si svolger� in parallelo alla Conferenza sul clima�, annuncia Buckingham Palace. �Per oltre 50 anni � stato un promotore di interventi per un futuro sostenibile. Il Re crede che tutti possano avere un ruolo per contrastare anche le pi� complesse questioni ambientali: dai capi di stato ai giovani, da Ceo ai progetti delle comunit� locali�. E’ lo spirito con il quale si � mosso in oltre mezzo secolo di attivismo per l’ambiente il principe ora re. Proprio nei panni di principe di Galles aveva gi� parlato in apertura della COP26 di Glasgow, nel Regno Unito. E prima della COP21 di Parigi nel 2015.
�Ho la sensazione che il Regno Unito non abbia ancora del tutto idea di come trarre i maggiori benefici dalla figura del nuovo re. Ed � venuto bene a galla con l’invito del governo britannico al re, un anno fa, a non andare in Egitto per la Cop27, la conferenza sul clima. Questo � stato folle. Climate change e sostenibilit� sono uno dei suoi appassionati interessi, e avrebbe potuto essere una voce autorevole e ascoltata (in cambio ha ospitato a Buckingham Palace una pre-Cop reception)�, ha scritto Daniel Franklin dell’Economist nell’introduzione alla mia biografia del re �Carlo III, il cuore e il dovere del re� (Cairo).
Oggi – un anno dopo – alla COP di Dubai il sovrano si prende la rivincita. Che � la rivincita di quanti, come lui, si battono per pi� azione nella battaglia contro la deriva del climate change. Era il febbraio 1970 e il principe Carlo aveva solo 21 anni: alz� il velo sulla minaccia dell’inquinamento da plastiche. Negli anni della chimica un don Chisciotte.
�Sono cinquant’anni che mi batto per l’ambiente e dicevano che ero matto�, cos� lo stesso Carlo, alcuni anni fa ha riassunto tutta la frustrazione dei pionieri della campagna di sensibilizzazione per un pianeta da salvare dalla deriva. Nel 2010 il re diede quindi alle stampe �Harmony�, il suo libro manifesto sull’armonia che gett� le basi della sua idea di mondo pi� sostenibile. Sulle nevi di Davos 2020 il re ha annunciato il suo manifesto ecologico Terra Carta tradotto poi in The SMI, la Sustainable Markets Initiative che adesso alla COP28 a Dubai � partner del primo grande Business & Philantropy Climate Forum per tradurre in azioni d’impresa la missione sostenibile.
Jennifer Jordan-Saifi, la prima ceo del progetto per la transizione green delle imprese voluto dal Re, parlando per la prima volta con una testate italiana ha detto al Corriere: �Dobbiamo far crescere un’economia e un mondo del business sostenibili, trasversalmente alla catena del valore e alla supply chain — dice da Londra a L’Economia —. E sfruttare il potere di trasformazione del settore privato, degli investimenti e dei capitali, dell’innovazione � strategico per sbloccare risultati concreti per questa transizione. Attraverso il Business and Philanthropy Climate Forum, assicurando questa piattaforma, unica e inclusiva, ai decision-maker, il focus sar� accelerare e replicare il processo di transizione in tutto il mondo�.
Quale ruolo alla Cop 28 per la Sustainable Markets Initiative di re Carlo? �In quanto la pi� qualificata struttura per la transizione sostenibile del settore privato siamo orgogliosi di essere partner strategico del Forum�, risponde la ceo di SMI, Jennifer Jordan-Saifi. Con oltre mille ceo globali iscritti al Forum, il mondo delle imprese chiede cos� oggi un posto al tavolo di discussione sull’ambiente. Il settore privato sta investendo trilioni nella transizione green, e chieder� di essere incluso nelle future Cop, almeno fino al 2030. E dietro a questa sfida c’� il re che ha coinvolto in SMI anche l’italiano Federico Marchetti che guida la task force moda. �Alla Cop28 un summit sulla moda dal titolo Pioneering Fashion Sustainability�, spiega Marchetti che ha aggregato da Burberry a Chlo�, fino ad Aura Blockchain e dunque Lvmh e Prada che partecipano alla struttura per la blockchain. �A Dubai parlano la designer britannica Stella McCartney,tra i primi nel piano verde del Re. E Riccardo Stefanelli, ceo di Cucinelli che sta lavorando con un piano di agricoltura rigenerativa sull’Himalaya. Oltre a Natasha Franck, fondatrice e ceo di Eon che fornisce i capi di un passaporto digitale�.
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30 novembre 2023 (modifica il 30 novembre 2023 | 12:42)
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