Elezioni in Olanda, i risultati in diretta | Exit poll: in testa il sovranista Wilders

di Irene Soave

Il risultato del voto nei Paesi Bassi, in diretta: nel primo exit poll l’ultradestra � prima, a 35 seggi. Il leader: �Ora nessuno pu� ignorarci�. Seconda la sinistra, staccati i liberali. Forte calo dei partiti che governavano dal 2017

Elezioni in Olanda, i risultati in diretta | Exit poll: in testa il sovranista Wilders

DALLA NOSTRA INVIATA
L'AIA — In testa agli exit poll delle elezioni in Olanda c’� l’ultradestra di Geert Wilders, il leader populista che veniva considerato in rimonta nelle ultime rilevazioni. Conquisterebbe 35 seggi (sui 150 della Camera), raddoppiando l’attuale pattuglia parlamentare (17). Al secondo posto si piazza la coalizione tra ecologisti e sinistra di Frans Timmermans (25 seggi); al terzo i liberali orfani di Mark Rutte (24). Chiude tra i partiti maggiori l’�ultra-centrista� Pieter Omtzigt (20). Gli agri-populisti di BBB passano da 1 a 7 eletti.

Questo primo exit poll � arrivato alle 21, alla chiusura dei seggi; a mezzanotte sono attese le proiezioni, pi� precise. L’affluenza alle 17.45 aveva raggiunto il 50 per cento su pi� di 13 milioni di aventi diritto, 5 punti in meno rispetto al 2017 (ultima tornata prima della pandemia). Alle 19.45, a pi� un’ora dalla chiusura dei seggi, aveva toccato il 66%. Nel cuore politico, L’Aia, ha votato il 68,9% degli aventi diritto (nel 2021 era il 71,9%); ad Amsterdam, invece, il 69,9%.

Wilders ha festeggiato in tempo reale il risultato, postando su X un video dove celebra: �Il Pvv primo partito�, corredato dall’emoji di un cuoricino.

35!!!!!!

PVV GROOTSTE PARTIJ ? pic.twitter.com/oMANVYvGjy

— Geert Wilders (@geertwilderspvv) November 22, 2023

Nella sede della destra radicale, c’� euforia anche per il marcato arretramento dei liberali: Vvd aveva 34 seggi. Tra gli altri partiti, dimezzano i consensi gli europeisti di D66 (da 24 a 10), mentre si conferma un travaso di suffragi dall’ex partito di Omtzigt, i Cristiano-democratici (Cda), calati a 5 seggi (da 15), verso Nuovo contratto sociale.

Secondo Ipsos, i partiti che governano insieme il Paese dal 2017 (Vvd, D66, Cda e ChristenUnie), sommati, non superano i 34 seggi: un’emorragia di 37 eletti. �Con 35 seggi non possiamo pi� essere ignorati da nessun partito�, ha detto Wilders , che ambisce quindi al governo. E ancora, uno slogan trumpiano: �Restituiremo l’Olanda agli olandesi�.

I candidati e i partiti

Il testimone dei liberali di Mark Rutte, Vvd, � passato alla ministra della Giustizia uscente, Dilan Yeşilg�z. Figlia di rifugiati curdi arrivati nel Paese negli anni Ottanta, ha tenuto una linea dura sull’immigrazione. Una posizione affine a quelle che, lo scorso luglio, ha causato la caduta dell’esecutivo, proprio per la stretta tentata da Vvd (l’obiettivo era rendere pi� difficili i ricongiungimenti familiari) ma bocciata dagli alleati.

A differenza di Rutte, che non ha mai aperto al sovranista Geert Wilders (pur avendo governato, in minoranza, grazie, col suo appoggio esterno per un biennio nel 2010), Yeşilg�z la considera un’opzione. Ci� ha legittimato Wilders in campagna elettorale, secondo Joost van Spanjen, professore di Scienze Politiche alla Royal Holloway University: �Gli ha dato un volto presentabile�.

Il Partito per la libert� di Wilders, di estrema destra, ha in parte ammorbidito i messaggi pi� incendiari di fronte alle �altre priorit� del Paese, ma non ha mai rinnegato le tesi islamofobe e, soprattutto, la volont� di tenere un referendum sull’uscita dall’Ue, la cosiddetta �Nexit� (un calco di �Brexit�). All’ultimo dibattito tv, si � autoproclamato possibile partner per il prossimo esecutivo.

Completano la corsa a quattro l’ex vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, frontman dell’alleanza tra Sinistra e Verdi, e Pieter Omtzigt, che ha fondato la scorsa estate Nuovo contratto sociale. Timmermans ha lasciato Bruxelles per tentare di ripetere l’�impresa� del 2019, quando alle Europee port� i laburisti al sorpasso su Vvd (con il 19%). Omtzigt � un �ultra-centrista�: non sa se vorr� fare il premier (alla domanda del Corriere ha risposto: �Ho una vita�) ma sar� probabilmente decisivo. Entrambi, in campagna elettorale, hanno escluso alleanze con Wilders.

Il sistema elettorale e i tempi

C’� un solo �collegio elettorale�, nazionale. Anche per questo, la scheda ha dimensioni considerevoli. Il sistema � proporzionale: il voto espresso per un candidato viene considerato automaticamente trasferito al suo partito. Esistono correttivi per fare in modo che chi ottiene pi� preferenze possa scalare verso l’alto e non sia penalizzato nella ripartizione dei seggi, che parte dalla posizione sulla lista.

La soglia di sbarramento non � fissa. Viene calcolata dividendo per 150 (il numero degli scranni nella Camera bassa) il numero dei votanti. Questa formula fa s� che sia pi� bassa di quelle di altri Paesi europei. Per esempio, la scorsa tornata (nel 2021) la quota per sbloccare un seggio si attestava circa su 70mila voti, cio� lo 0,63%. Ci� consente anche alle formazioni pi� piccole di eleggere rappresentanti.

In corsa ci sono 26 partiti, ma sono 17 quelli con possibilit� realistiche di entrare in Parlamento. Comunque, non pochissimi: questa frammentazione ha determinato, spesso, l’esigenza di formare esecutivi di coalizione.

All’indomani del voto, c’� la prima seduta, in cui si incarica una figura di rilievo istituzionale di condurre le consultazioni. Una volta individuato il perimetro della maggioranza, possono cominciare le trattative, guidate di solito dal leader del partito pi� votato. Possono volerci mesi: l’ultima volta, ci sono voluti 299 giorni a Rutte per trovare l’intesa per il suo quarto governo.

(Articolo in aggiornamento...)

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22 novembre 2023 (modifica il 22 novembre 2023 | 21:55)

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