Attilio Fini: «Così a 93 anni ho disarmato il rapinatore». L’intervista all’ex ct della scherma

di Flavio Vanetti

L’ex ct della scherma Attilio Fini: �� stato come nella sciabola, devi bruciare l’avversario sullo scatto L’arma? Era vera. I miei familiari avrebbero preferito che gli dessi quel che chiedeva, ma io rifarei lo stesso�

Attilio Fini: «Così a 93 anni ho disarmato il rapinatore». L’intervista all’ex ct della scherma

Oltre a non aspettarsi la reazione, l’aggressore non conosceva i suoi trascorsi di sciabolatore e di c.t. vincitutto della scherma (dagli anni 70 agli anni 90 ha contribuito a un’infinit� di trionfi), dotato di una grinta e di una personalit� grandi come una casa. Cos� adesso Attilio Fini, classe (di ferro) 1930, pu� scherzarci su: �Soprattutto — dice ridacchiando — il tizio ignorava che in pedana ho divorato il fegato a tanti arbitri�.

Luned� sera, piazza De Agostini a Milano, �proprio di fronte a casa mia: stavo rientrando dopo aver fatto due passi�, il Grande Vecchio delle lame, di natali bolognesi, passato alla scherma perch� la mamma non voleva che prendesse freddo nel seguire le orme del padre calciatore, vede avvicinarsi un figuro minaccioso. Mal gliene incolse, al figuro

Racconti pure, Fini…
�Mi sono accorto che mi stava puntando una pistola. In quel momento mi ha intimato: “Dammi i soldi o l’orologio”. Gli ho dato un cazzotto in faccia, poi un colpo sulla mano che ha fatto schizzare via la rivoltella e infine uno spintone: � finito incastrato tra alcuni motorini. Sono arrivati due ragazzi e hanno immobilizzato l’uomo in attesa della polizia. Era un algerino, nel suo Paese era ricercato per omicidio: non una cosuccia�.

Possiamo dire che � stata una parata e risposta?
�Pi� che altro � stato un attacco sul tempo dell’avversario. Come nella sciabola, quando devi bruciare il rivale sullo scatto. Il mio passato mi ha aiutato: in pedana servono decisione e riflessi�.

Ha avuto entrambi, in particolare i riflessi: a 93 anni si pu� essere svegli come a 20.
�L’istinto mi ha detto di agire subito, lui si � poi avvicinato in modo sciocco. Per� la pistola era vera�.

Era ubriaco o fuori di s�, in ogni caso poco lucido?
�No, tutt’altro. Sapeva benissimo quello che faceva. Ma non si aspettava la mia reazione: l’ho colto di sorpresa�.

Non ha avuto paura nemmeno per un attimo?
�Sul momento, zero paura: � scattato tutto all’improvviso, ho capito che non c’era da rimanere con le mani in mano. Ora, a mente fredda, dico invece che ho corso un bel rischio. Per� la reazione nella mia testa � stata chiara: i soldi non te li do. E nemmeno l’orologio, che porto a destra sotto il maglione. Se mi avesse aggredito per strapparmelo, non l’avrebbe trovato subito�.

I suoi familiari, invece, l’hanno �sgridata�, giusto?
�Mi hanno detto che avrei fatto meglio a dargli quel che chiedeva. Forse hanno ragione, ma vi dico una cosa: � la prima volta che ho vissuto un fatto del genere e mi auguro non capiti pi�; eppure se dovesse succedere di nuovo, rifarei tutto�.

Stefano Cerioni e lei, i due turbolenti per antonomasia della scherma azzurra.
�Stefano rimane insuperabile… Io, arbitri a parte, me la prendevo con avversari supponenti, spesso francesi�.

Lei s’era fatto la fama di burbero.
�Ero severo ed esigente, ma in realt� ero tranquillo�.

In tv ha tracciato una morale di quello che ha vissuto.
�Ho detto che in giro c’� troppa cattiveria. E c’� un problema di sicurezza: un tempo esistevano i vigili di quartiere, oggi per difenderti devi arrangiarti da solo. Se ci riesci�


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22 dicembre 2023 (modifica il 22 dicembre 2023 | 10:53)

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