Putin, oltre 4 ore di conferenza stampa: «La pace in Ucraina quando avremo raggiunto i nostri obiettivi, gli aiuti a Kiev stanno finendo»

di Marco Imarisio

Il presidente russo risponde alle domande (ne sono arrivate pi� di 2 milioni) e disegna il suo mondo. I temi: il conflitto in Europa, la situazione in Medio Oriente, i rapporti con gli Usa, gli scacchi. E un messaggio (significativo) che darebbe al se stesso del 2000

Putin, oltre 4 ore di conferenza stampa: «La pace in Ucraina quando avremo raggiunto i nostri obiettivi, gli aiuti a Kiev stanno finendo»

Presidente, quando ci sar� la pace? �Quando avremo raggiunto i nostri obiettivi, che non sono cambiati. Vi ricordo di cosa parlavamo all’inizio: della denazificazione e demilitarizzazione dell’Ucraina, del suo status neutrale. Oggi l’Ucraina non produce quasi niente. Tutto gli viene fornito, scusatemi l’espressione, a sbafo. Ma questo, a quanto pare, sta finendo. Sono stati riforniti di 420-439 carri armati occidentali, ma solo dall’inizio della cosiddetta controffensiva, come promesso ne abbiamo distrutti 747, oltre a quasi 2300 autoblindo. Questa � appunto la demilitarizzazione�.

Sono pi� di quattro ore di Vladimir Putin a ruota libera, ma � tutto qui. La tradizionale telefonata di fine anno unita all’incontro con i giornalisti, momento fondamentale della sua propaganda, che nel 2022 era saltata causa guerra. Due eventi in uno. Con la questione che pi� preme al mondo intero liquidata all’inizio, in tre minuti. Tutto il resto delle risposte sull’Operazione militare speciale, con domande poste dai militari in trincea nel Donbass, in tuta mimetica con lo stemma sulla manica che sotto la bandiera della Federazione russa porta la sua immagine (�Per noi � un onore e un privilegio parlare con Lei�), riguardano condizioni di vita al fronte, dettagli, armamenti. Il presidente ragiona esclusivamente in termini militari, non diplomatici, e lo far� ancora a lungo. Assicura che non ci sar� una nuova mobilitazione, �sono gi� 617.000 i soldati a contratto o volontari al fronte�, ma i negoziati possono attendere. Era risaputo, questa � solo una conferma. Come lo � anche il seguito, su ogni altra questione. Anche le imminenti elezioni presidenziali sono quasi una nota a margine. Nessuna sorpresa.

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(Epa)

Sullo schermo alle sue spalle scorrono le domande dei cittadini russi, ne sono arrivate pi� di due milioni. Qualcuna forse � sfuggita al controllo del Cremlino, ma � pi� probabile che si tratti di una scelta precisa per far apparire il dibattito genuino e democratico. �Perch� la tua realt� � cos� in contrasto con quella delle nostre vite?� �Perch� devo pagare 500 rubli per una confezione di uova?�. Innocue punture di spillo, che si perdono nella recita di decine di interventi adoranti e ben selezionati dalla platea. �Non abbiamo nessuna domanda da farle, siamo qui solo per ringraziarla di aver fatto diventare Lugansk parte della Federazione russa�. �Volevo applaudirla per la sua decisione di ricandidarsi�. Due momenti degni di nota. Quando lo Zar contraddice il suo portavoce Dmitry Peskov, che stava dando la parola a un giornalista del New York Times (portava una specie di tuta mimetica per imitare Zelensky), e impone la precedenza alla domanda proveniente dall’agenzia di Stato cinese Xinhua. Quando commenta il video di uno studente di San Pietroburgo che utilizza tecnologia deep-fake per sembrare come lui: �Per quel che ne so, si tratta del mio unico sosia�.

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(Epa)

Ecco un riassunto dello stato della nazione e del mondo secondo Vladimir Putin.

IL FUTURO DI MOSCA. �Per un Paese come il nostro, la mera esistenza senza una forte sovranit� � impossibile. L’essenziale � il rafforzamento della sovranit� che vuol dire potenziamento della capacit� difensiva, sicurezza sui confini esterni, garanzia dei diritti, sicurezza nella sfera della sovranit�, anche quella economica e tecnologica che costituisce il futuro di ogni paese, compresa la Russia�.

EUROPA. �La normalizzazione dei rapporti con l’Europa non dipende solo da noi. Non siamo stati noi a guastare questi rapporti. Abbiamo subito il deterioramento di queste relazioni, si � cercato di accantonarci in secondo piano, trascurando i nostri interessi. Il fatto � che in misura notevole i Paesi europei hanno perso la propria sovranit�. Infatti, stanno prendendo molte decisioni a proprio danno. Ricordiamo come � cominciato il conflitto in Ucraina. Da un colpo di Stato...In fin dei conti i russi e gli ucraini sono un unico popolo e quello che sta succedendo ora � una enorme tragedia simile ad una guerra civile. L’irrefrenabile volont� di avvicinarsi strisciando ai nostri confini inglobando anche l’Ucraina nella Nato, tutto questo ha portato a questa tragedia. Molti leader europei si credono De Gaulle, ma nei fatti si comportano come Petain�.

USA. �Non � vero che li odiamo. Li consideriamo un Paese importante e utile al mondo, ma questa politica assolutamente imperiale ostacola loro stessi. Perch� nell’immaginario collettivo, si devono comportare come un impero. Quando saranno avvenuti certi cambiamenti interni, quando cercheranno dei compromessi senza provare a risolvere le proprie questioni con sanzioni e azioni belliche, allora forse ci saranno le condizioni fondamentali per ripristinare le relazioni a pieno titolo. Per ora, non ci sono. Ma noi siamo pronti�.

MEDIO-ORIENTE. �Si fa un gran parlare della crisi ucraina. Ma tutto il mondo vede la differenza. Guardate l’Operazione militare speciale e quel che succede a Gaza, dove � in atto una catastrofe, e ve ne accorgete. In Ucraina non accade nulla di simile�. �Il presidente turco Erdogan ha un ruolo da leader sulla questione di una soluzione nella Striscia di Gaza che sia di lungo termine�. Con un riferimento sottinteso a Israele, Putin ha ribadito che � estremamente importante attuare le risoluzioni dell’Onu per la creazione di uno Stato palestinese.

GERSHKOVICH. Per la prima volta, Putin ha parlato del cronista del Wall Street Journal e del marine americano Paul Whelan, entrambi carcerati e in attesa di giudizio accusati di spionaggio. �Intanto, perch� non commettere reati nel territorio della Federazione Russa? Ma noi non rifiutiamo di farli rimpatriare. Vogliamo metterci a trovare un accordo con gli Usa che sia reciprocamente accettabile. I contatti con la parte americana ci sono, il dialogo � in corso. Non � facile, ma nel complesso mi sembra che usiamo il linguaggio comprensibile l’uno all’altro. Spero di poter trovare presto una soluzione. Ma anche la parte americana ci deve ascoltare. Tuttavia, le considerazioni umanitarie devono essere alla base di tutto�.

IL SUO METODO. Una giornalista russa gli domanda come riesce a superare lo stress quando tutto il mondo “marcio” � contro di lui. �Con il senso del dovere. Lo dico senza pathos. Bisogna tendere a scegliere l’essenziale e fare di tutto per raggiungere gli obiettivi prefissati, senza badare alle inezie. Certo, il campo visivo dev’essere largo, bisogna capire e analizzare tutto ma andare avanti con sicurezza verso la meta se si � certi di quello che si fa. Io ne sono certo�.

GLI SCACCHI. �Ho chiesto recentemente a un giovane (mostra con la mano l’altezza di un metro o poco pi�) di giocare. Lui mi dice: va bene. E io: cosa pensi, riesco a vincere? Mi guarda dal basso in alto e dice: non credo proprio. Morale: � sempre necessario perfezionarsi�.

Poco altro da segnalare. Un doppio senso sul significato della parola uova, che in russo vuole dire anche “testicoli”, l’economia che va bene, il Paese che � in crescita, enfasi sui suoi recenti viaggi all’estero, nessun accenno ai dissidenti incarcerati. Chi sognava di diventare da piccolo? �Prima un pilota, poi un agente segreto, e ce l’ho fatta�. Cosa si aspetta da Babbo Natale? �Il pi� grande regalo sono i figli e i figli dei nostri figli�. Che cosa sta leggendo? �Ora vado a rileggere il Codice penale perch� qualcuno pensa che certe punizioni da noi siano troppo severe. Ho poco tempo da dedicare alla lettura. Sul comodino nella camera da letto c’� un volumetto di Lermontov�. Che consiglio darebbe ai giovani? �Salvaguarda l’onore� risponde con un antico proverbio citato da Pushkin.

L’ultima domanda � forse la pi� interessante. Cosa direbbe il Putin di oggi a quello del 2000, quando divenne presidente per la prima volta? �Che vi siete incamminati sulla strada giusta, compagni� dice citando il testo di un cartellone stampato per il ventiduesimo Congresso del Pcus nel 1961, con la figura di Lenin che mostra la strada con un braccio teso. �Mi metterei in guardia da una eccessiva e ingenua fiducia verso i cosiddetti partner. A proposito di consigli, bisogna credere nel grande popolo russo. In questa fede sta la premessa di successo nella rinascita, affermazione e sviluppo della Russia�. Dal mondo di Vladimir Putin � tutto.


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14 dicembre 2023 (modifica il 14 dicembre 2023 | 15:58)

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