Lega, Salvini brinda al sovranismo. Ma il fronte «pro Europa» scalpita

di Marco Cremonesi

Il leader rilancia posizioni del maxi vertice di Identit� e democrazia: siamo quelli di Firenze. I dubbi tra gli imprenditori e le uscite verso Forza Italia

Lega, Salvini brinda al sovranismo. Ma il fronte «pro Europa» scalpita

Il vicepremier Salvini e il ministro dell’Economia Giorgetti

�Siamo quelli di Firenze�. Di fronte ai calici levati per il brindisi natalizio, Matteo Salvini l’altra sera lo ha detto chiaro come pi� non poteva. Tutti hanno alzato il bicchiere per gli auguri, nessuno ha ovviamente detto una sillaba. Ma non tutti i parlamentari convenuti all’hotel Bernini di Roma si sono sentiti rassicurati da quella scelta cos� esplicitamente ribadita. �Siamo quelli di Firenze� si riferisce al raduno sovranista dello scorso 3 dicembre con tutti gli euro-alleati della Lega riuniti nel gruppo Identit� e democrazia (Id). �Siamo quelli di Firenze� � il ribadire il campo di gioco della Lega, qualcosa pi� di una conferma delle alleanze internazionali. � l’indicazione di una fisionomia. Confermata gioved� scorso dalla bocciatura italiana del Mes, in cui Matteo Salvini � stato trainante. Peraltro ieri il leader della Lega ha gettato acqua sul fuoco: �� stato un voto non ideologico ma pragmatico�.

Sar�. Ma appunto, quella collocazione cos� estrema probabilmente non � nelle corde di tutti. Significa giocare con Marine Le Pen e Geert Wilders (il governo olandese � ancora in alto mare) fino ai pi� impopolari di tutti, i tedeschi di Afd, che pure domenica scorsa hanno conquistato il primo sindaco in un Comune di media grandezza, Pirna in Sassonia. Di sicuro, alcuni degli alleati non fanno impazzire nemmeno Salvini: per esempio, il deputato polacco Grzegorz Braun un paio di settimane fa ha pensato bene di spegnere una Menorah con un estintore dentro al Parlamento polacco. Appartiene a Korona (Kkp), partito aderente in Europa a Id. A Salvini, la cui solidariet� a Israele non � in discussione, sar� venuto un mezzo colpo. Collocazione estrema significa giocare anche con il generale Roberto Vannacci, ormai sempre pi� probabile candidato leghista in Italia centrale (�Solo il segretario — ricorda un deputato — pu� essere candidato in tutte le circoscrizioni�): piace a molti, non a tutti.

Nel partito c’� anche chi pensa che una �collocazione cos� netta non convince il nostro elettorato pi� moderato, anche al Nord. Molti imprenditori non condividono l’anti europeismo cos� esibito�. Forse anche per questo, lungo l’ultimo anno c’� stato un notevole travaso di personale politico dalla Lega a Forza Italia. Sar� perch� gli azzurri sono diventati un partito in cui le possibilit� di candidatura sono diventate pi� contendibili. E anche il fatto che nel 2019 la Lega aveva centrato un risultato elettorale irripetibile.

Ma c’� anche un approdo centrista esplicitamente rivendicato, come quello dell’europarlamentare trentino Matteo Gazzini, oggi commissario provinciale azzurro: �Scelgo il Partito popolare europeo�. Ma l’elenco delle defezioni a favore di Forza Italia nel corso dell’ultimo anno � lungo. A ore, sar� formalizzato quello del consigliere regionale del Lazio Angelo Tripodi. E poi in Piemonte, in Abruzzo (Manuele Marcovecchio e Simone Angelosante), nella stessa Lombardia, dove ha cambiato casacca la ex responsabile di Sal� Stefania Zambelli e un volto storico della Lega milanese come Max Bastoni (peraltro, identitario assai). Ma lo snodo cruciale resta il Veneto. Se Luca Zaia non potesse ricandidarsi a causa del limite dei mandati, per il suo ex avversario Flavio Tosi, due volte sindaco di Verona, si aprirebbero praterie. Oggi, infatti, da coordinatore regionale azzurro ha gi� tagliato il traguardo delle tremila tessere. Con molti nomi assai noti localmente che negli ultimi anni avevano incarnato la Lega, per poi magari esserne espulsi come Fabrizio Boron. E poi Alain Luciani, Francesca Da Villa, Cristina Andreatta, l’ex senatore Giampaolo Vallardi e parecchi altri: le prossime settimane saranno cruciali. Maurizio Gasparri, responsabile degli Enti locali di Forza Italia, dice che il suo partito �non vuole pestare il piedi a nessuno. Ma questa � la dimostrazione della nostra vitalit�. Alla faccia di chi ci dava per morti�.

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23 dicembre 2023 (modifica il 23 dicembre 2023 | 21:52)

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