Francia, storico risultato di Marine Le Pen: l’ultra destra è al 32,5%

PARIGI – La lista di Marine Le Pen ottiene un risultato storico alle europee. Con il 32,5% dei voti, secondo i primi exit poll dell'Ifop, la lista guidata da Jordan Bardella, giovane presidente del Rassemblement National, conquista un elettore su tre nel voto di oggi. Un record nella storia del partito dell'estrema destra, dieci punti di più delle europee di cinque anni fa. E soprattutto lontano, lontanissimo davanti alla lista della maggioranza macronista «Besoin d'Europe»: la candidata Valérie Hayer ha ottenuto solo il 15,2% dei voti, meno della metà della lista guidata da Jordan Bardella e con un crollo rispetto al 2019 (quando la candidata macronista Nathalie Loiseau aveva preso il 24%). Le Pen e Bardella hanno voluto trasformare questo voto per le europee in un “referendum” su Emmanuel Macron che stasera ha deciso a sorpresa di rivolgersi ai francesi per dare la sua reazione a caldo sui risultati delle europee.

“E’ un verdetto senza appellocommenta Bardella pochi minuti dopo l’annuncio degli exit poll. Il presidente del Rn chiede a Macron di “prendere atto della sconfitta” e di “ridare la popolo”, sciogliendo l’Assemblée National per indire nuove elezioni politiche. Bernard Sananès, direttore dell'istituto di sondaggi Csa, sottolinea che l'estrema destra francese non aveva mai raggiunto un risultato così elevato, in uno scrutinio che registra una partecipazione in aumento rispetto a cinque anni fa (tra il 52 e il 53% rispetto al 50,1% del 2019). Fatto salvo il ballottaggio per la presidenziale del 2022, l'ultimo massimo del Rn è quello delle regionali del 2015 con il 27,7 per cento dei voti. “Ha raccolto la rabbia di elettorati diversi, compresi alcuni che non avevano mai votato prima per questo partito” commenta Sananès. Secondo le prime stime dei flussi, la lista di Bardella, molto popolare tra i giovani, è stata votata da 8 milioni di francesi, superando il risultato di Le Pen al primo turno delle presidenziali del 2022.

La terza lista nelle preferenze dei francesi è quella tra partito socialista e movimento Place Publique di Raphaël Glucksmann, che si attesta al 14,3%. Il nuovo idolo della sinistra riformista e anti Mélenchon non riesce il sorpasso su Hayer ma apre il grande cantiere per la leadership nella sinistra francese. «Siamo a un livello che nessuno aveva previsto all'inizio della campagna» ha commentato Glucksmann, aggiungendo: “Non riesco a festeggiare, l’estrema destra è al 40 per cento” osserva, cumulando le preferenze per Rn e lista Reconquête di Eric Zemmour. Il leader della lista di Ps-Place Publique promette di lavorare per far emergere «un nuovo spazio politico in Francia e in Europa», “un'alternativa coerente, potente al ripiego nazionalista”.

Dietro queste tre liste, tutti gli altri partiti francesi ottengono risultati a una cifra. Manon Aubry, per la lista della France Insoumise, è all'8,3%, con una piccolo incremento rispetto ai sondaggi degli ultimi giorni con una campagna tutta improntata su Gaza e la critica di Israele. La destra dei Républicains, guidata da François-Xavier Bellamy, registra solo il 7%. La lista Reconquête di Eric Zemmour - alleati in Europa dei Conservatori di Giorgia Meloni – lotta per esistere: negli exit poll la lista di cui è capolista Marion Maréchal (nipote di Marine Le Pen) è al 5,6%, meno di mezzo punto sopra alla soglia di sbarramento. Stesso rischio per la lista degli ecologisti capeggiata da Marie Toussaint che registra il 5,1%.