De Ketelaere, valore, riscatto e rinascita: all'Atalanta per sognare in grande

diGuendalina Galdi

Il riscatto (morale e di mercato) di Charles De Ketelaere si compie in una stagione, con due finali ancora da giocare e con vista sull'Europeo, che ha già segnato la sua rinascita

Nel giro di due anni, Charles De Ketelaere costerà complessivamente oltre 60 milioni. I 36,5 spesi dal Milan nell'estate 2022, altri 3 sborsati dall'Atalanta per portarlo a Bergamo, e infine i 22,06 che in estate la società di Gasperini sarà felice di spendere per tenerselo stretto. Molto stretto. Anche perché la rinascita del 23enne belga è lampante. 

Il confronto tra il De Ketelaere di Bergamo e quello di Milano è quasi spietato. In questa stagione, rispetto alla scorsa, sono aumentate le presenze (45 contro 40), i gol (13 a 0), gli assist (9 a 1). Fiducia e continuità. Lui lo sa e lo ammette: «Ho sempre provato a fare il mio partita dopo partita, ma ora sono cresciuto tanto e si vede» ha detto dopo la doppietta alla Roma (seconda stagionale dopo quella alla Lazio) e dopo una vittoria incastonata tra il successo sul Marsiglia che è valso l'ultimo atto dell'Europa League e l'altra finale, quella di Coppa Italia contro la Juventus. 

Quella nerazzurra evidentemente è al tonalità con cui si sente più a suo agio in campo. Prima al Bruges e ora con la squadra di Gasperini, protagonista della rinascita del giovane belga. «È un ragazzo intelligente e che conosce il calcio» ha detto il tecnico che in stagione lo ha schierato più da punta centrale che da trequartista. Insomma, in campo la chiave è stata il ruolo, quello che Stefano Pioli al Milan non ha mai pensato di cambiare: «No, perché avevamo altre idee. Lui l'anno scorso ha sofferto il trasferimento in un campionato diverso da quello a cui era abituato». 

Proprio i suoi numeri in Belgio infatti avevano convinto il Milan a puntare forte su un 2001 che non si era mai spinto oltre la Jupiler Pro League. Un acquisto targato Paolo Maldini (e Massara) che l'ex dirigente rossonero ha sempre protetto nonostante le critiche, sicuro che «i ragazzi a quell'età vanno aspettati e aiutati». 

Un anno, poi l'addio per spostarsi a nemmeno 60 km da Milano. Rimpianto per il Milan? Di sicuro non una ricca plusvalenza, anzi. Ma semplicemente forse non era il momento giusto. Oppure il posto giusto, visto che comunque in una realtà italiana (ora) ci si è saputo calare perfettamente. Un'esperienza in serie A che è riuscito a non sciupare dopo un'annata negativa. Perso il primo set, al secondo Charles ha saputo riprendersi. Un colpo da ex tennista e tifoso di Federer qual è. 

La «prima vita» sportiva di De Ketelaere infatti era accompagnata da racchetta e pallina. L'unica costante è la sua voglia di emergere e la vicinanza della famiglia. Soprattutto di mamma Isabelle che viene a trovarlo una volta al mese. C'era inevitabilmente anche lei quando ha vissuto i suoi primissimi momenti da «milanese» nell'estate 2022. Sorridente ma attenta a ogni particolare — mentre papà De Ketelaere fotografava un tifoso con una prima maglia «rudimentale» del figlio. Lui un po' turista, lei con l'aria da manager. Aveva trovato casa al figlio prima di trasferirsi in Italia e prima ancora si racconta sia sempre stata vicino al figlio anche per analizzare insieme alcune partite e scrutare gli errori da non ripetere. Spalla e consigliera. Cuore di mamma e testa da agente. A Milano come a Bergamo. Lì dove la rinascita e il riscatto (morale e di mercato) di Charles si compiono in una stagione con due finali ancora da giocare e la vista sull'Europeo. 

13 maggio 2024

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