Covid, Oms: in Europa i vaccini hanno salvato un milione e mezzo di vite

di Laura Cuppini

Decessi ridotti del 57% tra dicembre 2020 e marzo 2023. Studio su 67 milioni di inglesi: con maggiori coperture si sarebbero evitati settemila ricoveri e decessi nell’estate 2022

Covid, Oms: in Europa i vaccini hanno salvato quasi un milione e mezzo di persone

(Lapresse)

I vaccini anti Covid, in Europa, hanno salvato quasi un milione e mezzo di vite. Lo dimostra uno studio dell’Organizzazione mondiale della sanit� (Oms), secondo cui, senza i vaccini, �il bilancio cumulativo della Regione europea sarebbe stato di circa quattro milioni di morti, forse anche pi� alto�. Alla fine del 2023 il numero totale dei decessi per Covid, nel mondo, ha superato i sette milioni (anche se, secondo la stessa Oms, il vero bilancio delle vittime potrebbe essere fino a tre volte pi� alto). �La nostra analisi su 44 Paesi ha rilevato che oltre il 90% delle vite salvate riguarda persone di et� superiore ai 60 anni — ha detto Hans Henri Kluge, direttore regionale Oms per l’Europa —. I vaccini hanno ridotto i decessi del 57% nella Regione europea tra dicembre 2020, quando sono iniziate le somministrazioni, e marzo 2023. Oggi 1,4 milioni di persone, per la maggior parte anziane, sono qui perch� hanno preso la decisione fondamentale di vaccinarsi. Questo � il potere dei vaccini. Le prove sono inconfutabili�.

Vaccinare i gruppi a rischio

Ancora oggi � utile proteggersi. �L’Oms raccomanda che le persone a pi� alto rischio di Covid continuino a essere vaccinate da 6 a 12 mesi dopo la dose pi� recente: anziani, donne incinte, immunocompromessi, persone con condizioni mediche croniche importanti e operatori sanitari di prima linea� ha spiegato Kluge, sottolineando che i gruppi vulnerabili devono imparare a �convivere con Covid e altri virus respiratori, tenendosi aggiornati con le vaccinazioni contro Covid e influenza�. Sul fronte della sanit� pubblica, il direttore regionale Oms ha espresso preoccupazione: �Mentre i sistemi sanitari sono sotto pressione, potremmo essere impreparati ad affrontare qualsiasi cosa fuori dall’ordinario, come l’emergere di una nuova e pi� grave variante di Covid o di un agente patogeno sconosciuto�.

La variante JN.1

Hans Kluge ha infine invitato i Paesi a non abbassare la guardia: �Sebbene i tassi di infezione da Covid stiano ampiamente diminuendo nella Regione europea, la situazione pu� cambiare rapidamente. La variante JN.1 sta rapidamente sostituendo le altre. Ora � la variante dominante nella nostra Regione, dove rappresenta il 79% delle varianti sequenziate. Sebbene non ci siano prove che JN.1 sia pi� grave, � vitale che i Paesi continuino a monitorare eventuali nuove varianti. Molti hanno ridotto o interrotto la segnalazione di Covid all’Oms. Non potr� sottolineare mai abbastanza quanto sia importante la sorveglianza continua di questo virus, insieme ad altri patogeni respiratori circolanti�.

Le misure di protezione

�Gli anni della pandemia ci hanno insegnato che proteggere s� stessi e gli altri dalle infezioni respiratorie deve essere il nuovo modo di vivere — ha aggiunto Kluge —. Significa valutare il nostro livello di rischio e il rischio per gli altri in ogni fase della giornata. E poi applicare le misure protettive per ridurre le possibilit� di contrarre o diffondere infezioni respiratorie: restare a casa in caso di malattia, igiene delle mani e della tosse, un’adeguata ventilazione interna e uso della mascherina in determinati ambienti, come ospedali o luoghi affollati�.

Lo studio inglese

In un altro nuovo studio, pubblicato su The Lancet , sono stati calcolati quanti ricoveri e decessi si sarebbero potuti evitare nel Regno Unito con una copertura vaccinale maggiore contro Covid: settemila, solo nell’estate del 2022. Si tratta del primo studio condotto sull’intera popolazione delle quattro nazioni (Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord), ovvero 67 milioni di persone. Dopo l’iniziale successo della campagna vaccinale nel Regno Unito (oltre il 90% della popolazione sopra i 12 anni vaccinata con almeno una dose a gennaio 2022), le somministrazioni hanno avuto fortune alterne. In questo ampio studio, dell’Health Data Research UK (HDR UK) e dall’Universit� di Edimburgo, gli scienziati hanno analizzato i dati sanitari pubblici relativi a tutti coloro che avevano pi� di 5 anni di et� nel periodo compreso tra il 1� giugno e il 30 settembre 2022.

I numeri

I risultati rivelano che la percentuale di persone �sottovaccinate� al 1� giugno 2022 variava tra un terzo e la met� della popolazione: 45,7% per l’Inghilterra, 34,2% per la Scozia, 32,8% per il Galles e 49,8% per l’Irlanda del Nord. I calcoli statistici hanno indicato che 7.180 ricoveri e decessi su circa 40.400 casi di Covid grave durante i quattro mesi dell’estate 2022 avrebbero potuto essere evitati se la popolazione del Regno Unito fosse stata completamente vaccinata. La �sottovaccinazione� (cio� non aver ricevuto tutte le dosi di vaccino per cui si � idonei) � risultata correlata a un numero significativamente maggiore di ricoveri e decessi in tutte le fasce d’et�, con una probabilit� pi� che doppia, per le persone di et� superiore ai 75 anni, di avere un esito grave di Covid rispetto a coloro che erano pienamente protetti. I tassi pi� elevati di sottovaccinazione sono stati riscontrati nei giovani, nei maschi, nelle persone che vivono in aree povere e nelle persone di etnia non bianca.

Vite salvate

�I vaccini anti-Covid salvano vite umane. Con l’emergere di nuove varianti, questo studio aiuter� a individuare i gruppi e le aree del Paese in cui le campagne di salute pubblica dovrebbero essere concentrate� ha commentato Aziz Sheikh, direttore dell’Usher Institute dell’Universit� di Edimburgo, tra gli autori del lavoro. �Il risultato della ricerca � una grande conferma dei benefici della vaccinazione� ha aggiunto Alan Keys, collaboratore del British Heart Foundation Data Science Centre di HDR UK e co-autore dell’indagine.


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16 gennaio 2024 (modifica il 16 gennaio 2024 | 14:59)

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