Nvidia, per la regina di Wall Street utili su del 770%: «Punto di svolta per l’intelligenza artificiale»

Jensen Huang, Ceo e cofondatore del gruppo americano, Nvidia

Jensen Huang, fondatore e ceo di Nvidia

L’onda dell’intelligenza artificiale si sta trasformando in uno tsunami. Nvidia è pronto a cavalcarlo. La crescita strabiliante dei numeri di bilancio del produttore di chip sta a dimostrare che le aziende non stanno solo parlando di AI, ma stanno anche investendo miliardi sulla sua adozione. In soli tre mesi, fra ottobre e dicembre 2023, Nvidia ha così visto salire i suoi ricavi del 265% a 22 miliardi di dollari, sbaragliando le previsioni degli analisti e registrando un margine di profitto strabiliante: nel trimestre gli utili sono cresciuti quasi di nove volte, superando i 12 miliardi (+770%). Gli investitori non hanno tardato a prendere le misure: nel pre-mercato il titolo Nvidia sta guadagnando il 13% a Wall Street. 

Gli ordini dai governi

«Il computing accelerato e l’intelligenza artificiale generativa hanno raggiunto un punto di svolta», ha sottolineato il fondatore e amministratore delegato di Nvidia, Jensen Huang. «La domanda è in aumento in tutto il mondo tra aziende, industrie e governi». Le big tech come Google, Amazon e Microsoft sono ancora responsabili per circa il 40% del fatturato di Nvidia, ma nel portafoglio clienti dell’azienda sono di recente entrate molte aziende attive nel settore sanitario, automobilistico e finanziario. Da ultimo, anche gli Stati hanno preso a investire massicciamente sull’intelligenza artificiale, tecnologia che sarà in futuro indispensabile per la competitività in ambito civile e militare. Nvidia ha così rivelato di aver ricevuto ordini, per esempio, dai governi di Francia, Canada e Giappone.

La fabbrica dell’IA

Nonostante la crescente concorrenza,  del resto, i chip di Nvidia rappresentano lo stato dell’arte per le applicazioni di intelligenza artificiale. L'attività di data center ha visto un aumento del fatturato del 400% nel quarto trimestre rispetto all'anno precedente. I chip e i data center sono «di fatto fabbriche per la produzione di IA», ha spiegato il ceo Huang, indispensabili per il funzionamento di ChatGpt e Sora, nonché degli altri modelli di IA generativa sviluppati in risposta al successo di OpenAI. Gli analisti di eToro hanno paragonato Nvidia alla Ibm negli anni ’60, la trave portante della prossima rivoluzione industriale e, di conseguenza, «un titolo irrinunciabile» per tutti gli investitori.

Capitalizzazione oltre i 1800 miliardi

Nvidia è stata infatti la forza trainante di Wall Street nel 2024, responsabile per oltre un quarto del rialzo dell’indice S&P 500. Nell’ultimo anno le sue azioni hanno più che triplicato il loro prezzo in Borsa, spingendo la capitalizzazione del colosso dei chip oltre i 1800 miliardi di dollari, più di Amazon e Google. Dove potrà arrivare? «Stiamo assistendo a una fase di enorme disruption», sottolineano gli analisti di Global X. «Nei prossimi anni, per far fronte alla rapida adozione dell'IA generativa, i chip dei datacenter dovranno essere sostituiti per un valore di trilioni di dollari», proseguono. «Si tratta di un enorme opportunità di mercato per Nvidia e, data la sua posizione preminente nel settore dei chip AI di alta qualità, riteniamo che continuerà a dominare questo spazio fino al 2030». 

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