L'intelligenza artificiale? Tra due anni consumerà più elettricità del Giappone

L'intelligenza artificiale? Nel 2026 domanda elettrica alle stelle (in 2 anni consumerà più del Giappone)

L'aumento della domanda elettrica nei Paesi avanzati per lo sviluppo dell'Ai (fonte Iea)

Benvenuti nella modernità. Travolti dall'insolito destino di pensare che l'intelligenza artificiale generativa ci porti definitivamente al super-uomo, alla moltiplicazione dei saperi e delle conoscenze, allo sviluppo potenziale di farmaci personalizzati cuciti su misura sulle patologie di ognuno di noi, ci eravamo dimenticati che qualunque ricerca su ChatGPT passa da un aumento della domanda elettrica che rischia di esplodere perché mette sotto pressione i server. 

Il rapporto internazionale

Secondo un interessante rapporto dell'Agenzia per l'Energia il consumo di elettricità da data center, intelligenza artificiale (AI) e settore delle criptovalute potrebbe raddoppiare entro il 2026.  Scrive il rapporto Electricity 2024 che «i data center sono importanti motori di crescita della domanda di elettricità in molte regioni. Dopo aver consumato a livello globale circa 460 terawattora nel 2022, il consumo totale di elettricità dei data center potrebbe raggiungere più di 1.000 TWh nel 2026. Questa domanda è più o meno equivalente al consumo di elettricità del Giappone. Le normative aggiornate e i miglioramenti tecnologici, anche in termini di efficienza, saranno cruciali per moderare l’aumento del consumo energetico dei data center».  

Il confronto delle ricerche tra Google e ChatGPT

La Iea riporta anche il confronto tra la richiesta elettrica media di una ricerca su Google (0,3 Wh) e una su ChatGPT (2,9 Wh). C'è una differenza di 9 volte: con 9 miliardi di ricerche giornaliere il fabbisogno aggiuntivo sarebbe di quasi 10 TWh annui. L’Agenzia tiene conto anche del paper pubblicato dal data scientist Alex de Vries, un autentico guru della materia, su Joule alla fine del 2023. Un paper che ha suscitato parecchie riflessioni anche tra gli esperti. Perché parte dall’assunto che il 95% del mercato dei server AI è coperto da Nvidia. E dunque ha calcolato che se l’azienda ne ha consegnati nel 2023 100mila, insieme capaci di consumare tra i 5,7 e gli 8,9 TWh, ed entro il 2027 ne spedirà 1,5 milioni all’anno, a piena capacità richiederebbero tra gli 85,4 e i 134 TWh.

L'intelligenza artificiale? Nel 2026 domanda elettrica alle stelle (in 2 anni consumerà più del Giappone)

«Vuol dire aggiungere almeno una Svezia, al massimo una Germania»,  lancia l'allarme l’agenzia. «Le attività di AI si basano su modelli molto sofisticati che hanno un paradigma di sviluppo e utilizzo radicalmente diverso rispetto ai tool digitali tradizionali. Questi modelli di AI sono creati in due fasi: una di “addestramento” dell’algoritmo offline e una di utilizzo predittivo online, entrambe svolte con il lavoro di potenti data center, che sono tra le infrastrutture più energivore esistenti. Il Dipartimento dell’Energia americano ne stima un consumo per metro quadro da 10 a 50 volte superiore rispetto a quello di un qualunque edificio commerciale, concentrando circa il 2% di tutto il consumo elettrico del Paese.

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