Mutui, perché la rata del variabile scenderà tra i 100 e i 200 euro entro fine 2024

La Bce lascia invariato il costo del denaro confermando le previsioni della vigilia. Lo scenario internazionale resta difficile e l’inflazione non appare del tutto domata. Il ribasso dei tassi è rimandato alle prossime riunioni del board di Francoforte. Ma non è facile neppure, passando dal macro al micro, la situazione di chi un mutuo lo deve scegliere ora.

Grazie al calo dell’Eurirs i tassi fissi da ottobre a oggi sono scesi di circa 80 centesimi e un mutuo a 30 anni da 200 mila euro per una casa da 250 mila si ottiene a un tasso indicativo del 3,4%, con una rata da 887 euro; un variabile per medesimi importo e durata costa 1.061 euro; l’Euribor infatti si è attestato su valori tra 3,8 e 4%, a seconda della cadenza (mensile o trimestrale). In apparenza non c’è scelta e infatti tutte le rilevazioni concordano nell’indicare che la stragrande maggioranza dei nuovi mutui viene effettuata a tasso fisso.