Considerando i timori di un brusco rallentamento per effetto dell’annuncio dei nuovi incentivi, il mercato del nuovo in Italia non � andato male. A febbraio, secondo i dati del ministero dei Trasporti, le immatricolazioni sono state 147.094, il 12,8% in pi� rispetto allo stesso del 2023. Il miglioramento, unito a quello di gennaio (+10,6%), porta il consuntivo del primo bimestre a mostrare una crescita dell’11,7% e un totale di 289.103 targhe. Pi� che il confronto - ormai inutile, per molti versi - con i livelli di immatricolazione pre-pandemici (-16% rispetto al primo bimestre 2019), ha senso riflettere, una volta di pi�, che non stanno contribuendo alla ripresa i potenziali acquirenti di auto con emissioni di CO2 da 0 a 20 g/km (auto elettriche) e con emissioni di CO2 da 21 a 60 g/km (auto plug-in). Come � noto, da gennaio sono gi� disponibili incentivi anche per queste tipologie, ma l’utilizzazione degli stanziamenti � stata del tutto insignificante perch� si attendono i ben pi� consistenti incentivi annunciati dal Governo sui quali non si hanno notizie affidabili sulla data di entrata in vigore.
Mercato auto Italia, un buon febbraio per le vendite: volano ibride e benzina
Nel confronto con il primo bimestre del 2023, c’� stata una crescita (+11,70 % ) dovuta in parte agli incentivi. Tra le Case, dietro Fiat ci sono Toyota e Dacia. Panda ancora regina tra i modelli. Elettriche ferme: +2,8% rispetto a 12 mesi fa.

I motivi della crescita
L’analisi del Centro Studi Promotor attribuisce il buon risultato a diversi fattori. Il primo � che il febbraio appena finito ha avuto un giorno lavorativo in pi�, rispetto al febbraio 2023, in virt� dell’anno bisestile. Il secondo fattore � l’effetto positivo degli incentivi in vigore da gennaio per le auto con emissioni di CO2 da 61 a 135 g/km (guarda caso le auto a benzina e diesel meno inquinanti, comprese mild hybrid, full hybrid, ibride plug-in) che hanno visto lo stanziamento di 120 milioni esaurirsi in un batter d’occhio. Il terzo elemento � un aumento delle immatricolazioni di auto da destinare al mercato delle chilometri zero. �Tra queste ci sono molte auto elettriche di difficile vendita - spiega Gian Primo Quagliano, presidente di CSP - anche perch� non hanno beneficiato di incentivi al momento delle immatricolazioni da parte dei concessionari e non ne potranno beneficiare quando verranno vendute come usate con chilometri zero�. Un quarto fattore, infine, � il fatto che gli acquirenti che non hanno bisogno di incentivi stanno, sia pur lentamente, ma con continuit�, recuperando il forte calo dei primi anni post-crisi.
Ibride plug-in a picco
La classifica per modelli non regala sorprese con l’inossidabile Fiat Panda saldamente prima davanti alla Dacia Sandero e alla Citroen C3: Stellantis almeno in Italia si batte bene, quattro delle prime cinque auto vendute nel bimestre sono dei suoi marchi. In febbraio sono brillate anche le cugine Yaris, sia normale sia la Cross, che hanno proiettato Toyota al secondo posto nella classifica delle Case, dietro la Fiat (che nel bimestre ha segnato +0,78%) e davanti la Dacia. I due brand esteri viaggiano sul +17% di crescita mentre al di l� dei piccoli numeri, ma MG in soli 12 mesi ha triplicato le vendite mensili. Come sempre indicativa la situazione per alimentazioni: momento magico per le auto a benzina (ipotizzare un +30,7% nei primi due mesi dell’anno era difficile) e per le ibride con +17,5% per le full hybrid e +15% per le mild hybrid. A picco le ibride plug-in (-25,1%) e, a conferma che la spina non � ancora amata dagli italiani, i modelli elettrici restano praticamente al palo: 5054 immatricolazioni a febbraio (+2,8%) che portano a 8037 il totale dei primi due mesi dell’anno con un calo del 2,7%. La speranza � pi� che mai nei prossimi incentivi.
1 marzo 2024 (modifica il 1 marzo 2024 | 19:16)
© RIPRODUZIONE RISERVATA