Ferrari a Silverstone, cosa non funziona più. E Newey si allontana

diDaniele Sparisci, inviato a Silverstone

Anche McLaren e Mercedes hanno superato la Ferrari nella corsa alla Red Bull. Verstappen-Norris fanno pace, Leclerc: «Vorrei essere io a lottare così»

La pace firmata a tempo di record, Verstappen e Norris sono tornati a braccetto dopo l’incidente e le polemiche in Austria. Si sono parlati lunedì, dicono di essersi chiariti: «Non cambierà nulla — spiega il campione del mondo — andremo sempre a tavoletta e resteremo amici. Non è divertente per la F1?». E Lando: «Corriamo in modo tosto, lo sappiamo, e siamo felici di affrontarci. Avremmo potuto evitare il contatto. Le sue scuse? Non servono».

Tre anni fa, qui alla curva Copse, lo scontro fra l’olandese e Hamilton aveva dato il via all’escalation. Allora come adesso Leclerc è uno spettatore della lotta al vertice, e gli brucia: «Voglio tornare a essere protagonista di quei duelli lì, non mi fa stare bene guardarli in tv e commentarli». Dal tuffo nel porto del Principato Charles è tornato a terra con le zavorre, come tutta la Ferrari, «quelle sono emozioni ormai lontane». 

Leclerc scontento

A Charles non manca l’ottimismo, ma spesso il circuito poi esprime verdetti differenti: Silverstone è un test importante sul presente ma anche sul futuro della Ferrari di Vasseur. Fra le pieghe delle difficoltà emerge infatti anche la tensione di una squadra in cambiamento, il francese sta intervenendo in ogni reparto spingendo per un approccio più aggressivo e inserendo pedine francofone (il capo aerodinamico Serra e il vice D’Ambrosio, in arrivo a ottobre). Il sogno Newey non è tramontato ma si è complicato. L’evoluzione richiederà tempo, ma la lezione della McLaren — team dalle capacità finanziarie imparagonabili — dimostra che sfidare Verstappen è possibile e senza dover aspettare a lungo.

Silverstone, per la Ferrari è l'ultima chiamata

Ora a far paura sono le curve velocissime della pista britannica, l’ultima chiamata per sperare di raddrizzare una stagione e risolvere problemi cronici con gli sviluppi.
Un podio, fortunato, con Sainz, nelle ultime tre gare. Un’involuzione brusca e preoccupante, la Mercedes: sempre davanti dal Canada in poi, persino capace di vincere al Red Bull Ring con Russell.

Che cosa è successo in un mese alla Rossa? «Abbiamo preso una direzione sbagliata, non è un problema di aggiornamenti ma di come farli funzionare. Ora dobbiamo accettare dei compromessi, ma credo si possa risolvere nel breve periodo. Se ci riusciremo con un paio di idee potremo tornare a lottare per le vittorie».

Ferrari, vari in uscita

In Ferrari i segnali di turbamento arrivano dall’attesa uscita del direttore tecnico Enrico Cardile, da altri nomi di primo livello nell’area motori che si guardano in giro, il tutto accompagnato dalla pressione di chi resta. 

Sainz è quasi ai saluti eppure chiama «a dare la svolta» sull’asfalto dove ha ottenuto la sua prima vittoria due anni fa. Lo spagnolo prende tempo di fronte all’offerta Alpine, spera ancora nella chiamata della Red Bull (scontenta di Pérez, appena rinnovato) o della Mercedes. È un gioco rischioso, a tirare le fila è Toto Wolff che non ha smesso di provare ad avere Verstappen già nel 2025. Per questo si sarebbe assicurato anche un sedile in Williams per piazzare Kimi Antonelli qualora il colpo Max andasse in porto. Squadre che cambiano, la Ferrari deve dimostrare di cambiare passo.

5 luglio 2024

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