Sinner, conferenza stampa al Roland Garros: «L'anca non è più un problema»

diGaia Piccardi

Riecco Jannik. Dopo il forfait agli Internazionali di Roma, Sinner è pronto al ritorno in campo sulla terra rossa del Roland Garros: «Non mi sento obbligato a nessun risultato, la pressione è un privilegio, sono qui per misurarmi contro i migliori giocatori del mondo, provando a fare del mio meglio» ha detto in conferenza

«L’anca non è più un problema, sto bene e sono felice di essere a Parigi». Diciannove giorni dopo la mestissima conferenza stampa a Roma, in cui ufficializzava il ritiro dagli Internazionali e annunciava che l’infortunio patito a Madrid «non era una cosa semplice come sperava» (se ne sarebbe occupato a Torino, al J Medical), Jannik Sinner è portatore sano di pensieri ben più luminosi. Torna a parlare al Roland Garros, nel media day dedicato alle interviste, in attesa dell’esordio nella seconda prova dello Slam (lunedì contro l’americano Eubanks), dopo essersi annesso la prima (Australian Open, in rimonta contro Medvedev).

«I miracoli non si possono fare — spiega Jannik, testa di serie numero due del torneo —, certo non sono nella forma fisica nella quale speravo di essere a questo punto. Esco da un periodo non facile: ho dovuto rinunciare agli Internazionali d’Italia». Poi si accende: «Sono felice di dover pensare al primo turno del Roland Garros, non ho ritmo partita, non sarà un match facile. Lavorerò duro in allenamento nei prossimi giorni per farmi trovare pronto». L’anca che l’ha disturbato a Madrid e boicottato a Roma non è più un problema: «Non ci penso, non è più una preoccupazione. Gli esami erano buoni, ecco perché sono a Parigi. Certo non poter giocare a tennis per tre settimane prima di un Major non è l’avvicinamento ideale; la cosa più importante è l’approccio mentale: accettare quello che è successo, guardare avanti, giorno per giorno. Superare il primo turno con Eubanks potrebbe aiutarmi a trovare la forma».

È importante che sia sereno, lo ripete: «Sono felice, so che posso giocare un buon tennis anche nella forma fisica in cui mi trovo e, possibilmente, andare oltre il secondo turno dell’anno scorso. Non mi sento obbligato a nessun risultato, la pressione è un privilegio, sono qui per misurarmi contro i migliori giocatori del mondo, provando a fare del mio meglio». È l’ultimo Roland Garros di Rafa Nadal, 14 volte re («Mi sento fortunato di potergli parlare, di incontrarlo al ristorante del torneo o nello spogliatoio: la passione che Rafa ha per il tennis è straordinaria»), poi Jannik spiega come è arrivato a prendere la decisione di essere a Parigi: «È un Grande Slam, un torneo importante sulla superficie dove a luglio si giocheranno le Olimpiadi. Sono qui per migliorare, ho ritrovato il piacere dei punti, sono fiducioso di poter crescere in condizione giorno per giorno».

Il torneo è apertissimo: il campione in carica Djokovic prova a difendere la vetta del ranking da Sinner, Nadal è all’ultimo urrah (primo turno durissimo con Zverev), anche Alcaraz rientra da un infortunio. Sinner, destinato a un’epica semifinale contro l’arcirivale spagnolo, non vede un vero favorito: «Penso a me stesso, non mi guardo troppo intorno. Arrivo al circolo, faccio quello che devo fare, me ne vado (a Parigi è stato pizzicato a cena con la collega russa Anna Kalinskaya ndr). Controllare quello che succede non è il mio lavoro. Il mio lavoro è giocare il primo turno lunedì, al momento non mi interessa altro».

24 maggio 2024 ( modifica il 24 maggio 2024 | 17:04)

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