Laura Boldrini in prima fila nella sala della Protomoteca non ha perso una battuta, i temi del convegno di ieri in ricordo di David Sassoli sono quelli che hanno segnato tutto il suo impegno politico. L’ex presidente della Camera aspetta l’incontro di Gubbio — il 18 e il 19 gennaio — per ragionare con il suo partito sulle candidature per le elezioni europee di giugno. �Bisogna evitare in ogni modo il rischio che in queste elezioni le donne vengano penalizzate�, dice riflettendo sui rischi effettivi che le donne del partito possano correre in questa tornata elettorale.
Elezioni europee, «così Schlein penalizza noi». Il fronte delle donne del Pd che non vuole capolista la segretaria
Da Boldrini a Zampa: con l’alternanza uomini favoriti. De Micheli: �Schlein non deve candidarsi. Il partito deve essere plurale. � il partito che si deve affermare, non Schlein�

Da sininistra in alto in senso orario: Paola De Micheli, Alessandra Moretti, Sandra Zampa e Laura Boldrini
Sembra che il progetto della segretaria dem Elly Schlein sia quello di candidarsi in tutte e cinque le circoscrizioni per le Europee. Laura Boldrini scuote la testa: �Immagino che non voglia incorrere in questo rischio, lei � una segretaria femminista. Candidandosi capolista nelle cinque circoscrizioni finirebbe per penalizzare le donne del partito�.
Il meccanismo che penalizzerebbe le donne � quello dell’alternanza: se Schlein si candida in caso di vittoria lascia il posto al candidato uomo che segue in lista. Alessandra Moretti � lineare: �Sono convinta che valorizzare le donne sia un elemento chiave per costruire un programma femminista per la prossima legislatura europea�. Lei � alla sua seconda legislatura al Parlamento europeo, la prima volta ci entr� grazie a Matteo Renzi che la mise capolista nel Nordest insieme ad altre quattro donne, non � pi� successo che il Pd avesse tutte donne come capolista alle Europee.
Adesso Alessandra Moretti � convinta: �Il Pd dovrebbe sempre promuovere la partecipazione femminile nelle assemblee legislative perch� la qualit� della democrazia si misura anche dalla nostra presenza nei luoghi delle decisioni. Tanto pi� per il futuro di un’Europa che dovr� rimettere al centro le persone: la voce delle donne non pu� essere silenziata ma � essenziale per garantire quell’Europa sociale e dei diritti messi a dura prova da governi di destra come il nostro�,
Paola De Micheli ha partecipato alla corsa a quattro per la poltrona della segreteria del Pd, oltre a Elly Schlein con lei c’erano Stefano Bonaccini e Gianni Cuperlo. Adesso � diretta quando dice: �Elly Schlein non deve candidarsi. Il partito deve essere plurale. � il partito che si deve affermare, non Schlein�. Non ha dubbi De Micheli: �Nel Pd ci sono tante donne, quantitativamente e qualitativamente. Penso a Pina Picierno, che oggi � vicepresidente del Parlamento europeo. Irene Tinagli, Elisabetta Gualmini. Ma non solo�.
Sandra Zampa esprime lo stesso concetto di De Micheli: �Bisogna partire valorizzando l’ottimo lavoro svolto dalle parlamentari uscenti. E proporre altri nomi ancora. La presenza delle candidature femminili fa bene e il lavoro delle elette si conferma sempre di qualit�. Oggi senatrice pd, Zampa � stata per anni la portavoce di Romano Prodi. Anche lei ieri era nella sala della Protomoteca in Campidoglio insieme al Professore e sua sorella Roberta, che adesso segue Prodi nelle sue relazioni con la stampa.
Zampa ribadisce il concetto di Prodi, ma non esita a rivolgersi direttamente alla segretaria: �Le pluricandidature sono fasulle e quindi mi attendo che Elly, di cui conosco la salda e netta cultura democratica, non proceda in questa direzione. Lo faceva Berlusconi. Lasciamo che lo facciano loro. I suoi eredi�.
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13 gennaio 2024 (modifica il 13 gennaio 2024 | 09:22)
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