Sardegna, centrodestra spaccato: FdI non vuole Solinas, la Lega minaccia ritorsioni

di Cesare Zapperi

Nell’isola la coalizione di governo si divide sulla conferma del presidente uscente. FdI vuole candidare il sindaco di Cagliari, il Carroccio pronto a far saltare tutti i tavoli

Sardegna, centrodestra spaccato: FdI non vuole Solinas, la Lega minaccia ritorsioni

Uniti nelle dichiarazioni, divisi nelle scelte. Il centrodestra chiamato a scegliere chi correr� per la poltrona di presidente della Regione Sardegna (si vota il 25 febbraio) � spaccato tra chi, la Lega e il Partito sardo d’azione, vuole la conferma del governatore uscente Christian Solinas, e il resto della coalizione che gioved� sera, dopo nove ore di confronto serrato, sulla spinta di Fratelli d’Italia ha deciso di indicare il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, uomo del partito di Giorgia Meloni. Lo scontro � frontale e rischia di inasprirsi perch� nel corso dell’anno si voter� in altre quattro Regioni (Abruzzo, Piemonte, Umbria e Molise) e pu� partire il gioco dei veti incrociati come ritorsione.

Lo si capisce chiaramente dalle dichiarazioni di Andrea Crippa, vicesegretario della Lega: �Prima delle Europee - spiega Crippa ad Affaritaliani.it - vanno al voto quattro regioni e la Lega � per riconfermare i presidenti uscenti: Solinas in Sardegna, Marsilio in Abruzzo, Bardi in Basilicata e Cirio in Piemonte. Se cos� non fosse anche per una sola regione, si riaprirebbero i giochi e il tavolo su tutte le altre regioni. (...) Noi siamo per la continuit�, vedremo se altri si prendono la responsabilit� di rompere e cercare alternative. La Lega segue le parole di Meloni in conferenza stampa: l’unit� del Centrodestra � un valore, abbiamo quattro presidenti uscenti che hanno amministrato bene e non c’� alcun motivo per cambiare nomi. Quindi per noi il candidato in Sardegna resta Solinas�.

Subito dietro l’angolo, convocate per il 10 marzo, ci sono le elezioni in Abruzzo, dove il presidente (Marsilio) � espressione di Fratelli d’Italia. Se saltasse la testa di Solinas, per la Lega sarebbe inevitabile fare lo stesso con Marsilio. Con le conseguenze inevitabili nelle altre Regioni. Per questo si sta cercando a Roma una soluzione che gioved� i referenti regionali sardi non sono riusciti a trovare a Cagliari. C’� chi ipotizza che una via d’uscita sarebbe una candidatura alle Europee per il governatore uscente. Ma per il Carroccio non vi sarebbe alcun vantaggio in una scelta del genere. E soprattutto, per Salvini � importante tenere il punto. Se salta la regola della conferma degli uscenti, il quadro politico di centrodestra alle amministrative del 2024 (ma anche per quelle del 2025, visto che si voter� in Veneto) subirebbe uno scossone profondo.

D’altra parte, Fratelli d’Italia rivendica il cambio dei rapporti di forza all’interno della coalizione dopo le Politiche del settembre scorso. Il partito di Giorgia Meloni ha ottenuto voti doppi, quando non tripli, rispetto a quello di Matteo Salvini. E rivendica spazio ai vertici delle amministrazioni locali, a partire dalle Regioni. E’ un difficile e delicato lavoro di riequilibro che rischia di provocare lacerazioni e di lasciare sul campo qualche vittima sacrificale. Il dossier ora � sui tavoli romani.

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5 gennaio 2024 (modifica il 5 gennaio 2024 | 10:04)

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