Perché Kate Middleton ha deciso di rivelare il cancro e la chemioterapia

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di Luigi Ippolito

L'immagine di Kate, la �principessa perfetta�, si era dissolta negli ultimi due mesi: prima dietro ai silenzi ufficiali, poi nelle voci morbose su di lei, fino al caos della foto manipolata. Cos� � maturata la scelta di rivelare la malattia e la fatica della chemioterapia

Perché Kate Middleton ha deciso di rivelare  il cancro e la chemioterapia

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA — La perfezione si � incrinata: Kate, la principessa ideale, ha incontrato — e svelato — la propria fragilit�. Un capovolgimento di immagine che ha reso di colpo lei, figura quasi astratta, la persona pi� umana della monarchia. Una immagine costruita con pazienza e ostinazione � stata ribaltata dal destino: che non risparmia nessuno che sia in fondo mortale.

Kate Middleton aveva mostrato di saper incarnare alla perfezione il suo ruolo: anzi, di essere il suo ruolo, non una riga sotto e non una riga sopra. Non a dispetto, ma forse proprio per la sua solida estrazione borghese, lontana da bizzarri scarti aristocratici: occorreva una commoner per interpretare la parte della principessa reale perfetta.

L’anti Diana, � stato detto di lei: la futura regina doveva esserne in qualche modo l’opposto, proiettare stabilit� e conformit� al ruolo, assicurare quella continuit� in grado di traghettare la Corona nel XXI secolo.

Mai un passo sbagliato, mai un sorriso fuori posto, mai un gesto incontrollato: anche nel modo in cui veniva ritratta, Kate aveva assunto un contegno via via pi� regale. La principessa appariva determinata a irradiare un’aura di mediet� come parte integrante della sua figura. La strategia fin dall’inizio era stata la stessa: tenere la testa bassa e lo sguardo puntato sull’obiettivo finale, il Trono. Con un livello di controllo che richiedeva di essere sempre mantenuto. Uno sforzo che si estendeva anche ai dettagli, alla sua voce sapientemente modulata e plasmata che le ha conferito un accento per certi versi ancora pi� upper class di William (e pensare che i suoi antenati erano minatori di Durham e che sua madre faceva l’assistente di volo, prima di far soldi con un business di vendite per corrispondenza).

Ma proprio per questo l’attacco pi� tagliente le era arrivato una decina di anni fa dalla scrittrice Hilary Mantel: l’autrice di �Wolf Hall� aveva paragonato Kate a �una bambola snodabile dal perfetto sorriso di plastica�. �Appare essere stata selezionata — aveva scritto — per il suo ruolo di principessa perch� era irreprensibile: dolorosamente sottile come chiunque potrebbe desiderare, senza bizzarrie, senza stranezze, senza il rischio che emerga una personalit�. Sembra fatta con precisione, prefabbricata: cos� diversa da Diana, le cui difficolt� umane e incontinenza emotiva trasparivano in ogni singolo gesto�. Una critica definita all’epoca �velenosa� e che aveva provocato perfino l’intervento del primo ministro David Cameron. Eppure perfino in quel caso Kate non aveva fatto una piega.

Ma alla fine l’imprevisto � arrivato nelle vesti del Fato: e quell’immagine � stata soppianta da un’altra, rispetto alla quale � andato perso ogni controllo. Nell’era della comunicazione immediata dei social media, Kate � stata come spossessata, la sua vicenda e la sua figura sono diventate dominio della speculazione: in un certo senso, in questi ultimi due mesi, la principessa in carne e ossa si � come dissolta, prima dietro il paravento dei silenzi ufficiali, poi dentro la rifrazione infinita della Rete. � diventata un’idea astratta, un meme, una proiezione di fantasie malate.

L’ultimo, disperato tentativo di mantenere un ritratto controllato di se stessa si � concretizzato nel clamoroso boomerang della foto di famiglia ritoccata, quella diffusa due settimane fa: il photoshop come punto di arrivo della costruzione pianificata di una immagine. Il contraccolpo ha rischiato di travolgerla e solo dio sa, col senno di poi che abbiamo ora, quanto dolore le deve aver arrecato.

Perch� in tutto questo, pareva ci si fosse dimenticati che ne andava di una persona in carne e ossa, fatta di paure ed emozioni come tutti noi. Ed � di questo che il drammatico videomessaggio di ieri si � riappropriato: Kate ha esposto se stessa, il suo volto fragile e quasi trasparente, il suo corpo sofferente ma allo stesso tempo resiliente. Ha imposto la sua voce incrinata dall’emozione alla cacofonia che la circondava. Cos� facendo, ha prosciugato la spazio che si era creato attorno a lei e alla sua assenza: e lo ha riempito con la propria realt� irriducibile. Forse, per la prima volta, Catherine Middleton � stata finalmente se stessa.


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23 marzo 2024 (modifica il 23 marzo 2024 | 06:58)

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