Ferrari F1, Vasseur:«Vincere a Monaco è stupendo, ma non mi basta. Bisogna crescere in ogni area: se ti rilassi sei morto»

diDaniele Sparisci 

Dopo la vittoria di Charles a Montecarlo , il team principal francese indica la strada:  «Siamo tutti vicinissimi, possiamo vincere su ogni pista»

Si è goduto la festa per la vittoria di Monaco di Leclerc fino a tarda notte, poi è tornato a Maranello. Dal suo ufficio nella Gestione Sportiva Fred Vasseur richiama alla concentrazione: «Pensare adesso al campionato sarebbe sbagliato, concentriamoci sulla prossima gara in Canada. Se cominci a convincerti che ciò che hai fatto sia buono è l'inizio della fine, se ti accontenti sei morto. Si può sempre migliorare». 

«Guai a cambiare atteggiamento dopo Monaco»

Il tuffo nel porto insieme a Charles, l'euforia della squadra, il francese paragona la gioia provata per il successo nel Principato all'emozione della pole di Sainz a Monza nel 2023: «Anche quella è stata speciale, era la prima volta che sentivo una sensazione simile in rosso». Questa vittoria, la terza sotto la sua gestione può essere un punto di svolta? «Sappiamo quello che vogliamo raggiungere e siamo tutti focalizzati sugli obiettivi.  Non so se è un punto di svolta ma è un bel passo avanti. Però guai a cambiare approccio per un paio di bei risultati o perché magari due gare vanno male. Farà molto bene a Charles, sappiamo da quanto la inseguiva in casa e poi è tornato al successo dopo quasi due anni. È la prova che stiamo tutti spingendo nella direzione giusta: arriveranno anche fine settimana duri, non aspettiamoci di fare sempre bene come a Montecarlo».  

«Sainz è un superprofessionista, non perderà la motivazione»

 Tutti contenti tranne Carlos che a fine stagione lascerà e non avrebbe voluto: «Ma il suo approccio resterà lo stesso, non ho dubbi. Conosceva la situazione da febbraio ed è un superprofessionista. Mi ha detto: "Ok è una decisione dura, ma spingerò sino all'ultima curva».  

«Newey? Io guardo di più al gruppo»

Sullo sfondo resta l'ombra di Adrian Newey, il team principal preferisce non commentare: «Parlo con tutti nel paddock perché sono educato. La cosa più importante adesso è la stabilità del gruppo, conta di più dei singoli. Sono contento dell'attuale situazione». Parole che suonano come una rinuncia al genio della Red Bull o come un depistaggio? Vedremo.   

«Barcellona  test della verità? Non credo...»

Quanto alle prossime corse dopo il Canada arriverà Barcellona, una pista-verità per le monoposto: «Sì ma non più così tanto, la Spagna non cambierà le gerarchie: è due anni che non facciamo i test lì ma in Bahrain, prima ci arrivavamo preparati  con gli assetti adesso non più. Abbiamo altri riferimenti». 

«Siamo tutti vicinissimi, si può vincere su ogni pista»

 L'altra domanda fondamentale è: questa Rossa può vincere ovunque?  «Se guardo alle ultime tre gare (Miami, Imola, Monaco) su piste completamente diverse siamo tutti lì in un decimo: la Red Bull, la McLaren e noi.  Non so se sarà così anche in Canada, un tracciato dalle caratteristiche strane. Ma abbiamo buone sensazione anche per Montreal».  Vasseur non fissa gli obiettivi: «Piuttosto che dare dei numeri, preferisco vedere miglioramenti in ogni singola area del team: strategia, pit-stop, sviluppi, produzione. La mentalià deve essere spingere oltre il limite, se ragioni così alla fine vinci».  

«Con Hamilton non parliamo di certe cose»

Con Hamilton il rapporto è già ben avviato: «Mentirei se dicessi che non ci parlo, lo conosco da vent'anni. Mai di questione tecniche per rispetto della Mercedes».  

Il discorso ai dipendenti: «Siete padroni dei risultati». 

Dopo il trionfo nel Principato Vasseur ha parlato ai dipendenti nella fabbrica di Maranello: «Ho detto quello che ripeto sempre: "Da voi provengono le prestazioni. Siete i padroni dei risultati, nel bene e nel male. I trofei sono il frutto del vostro lavoro"». 

31 maggio 2024

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