Spinelli a Signorini: «Smetti di piangere, ti trovo io il lavoro». E Toti sarà sentito tra due settimane
Negli stralci dell'interrogatorio dell'imprenditore i rapporti con le istituzioni. La promessa all'ex presidente dell'Autorità portuale: un incarico da 300mila euro. Il governatore davanti ai pm tra il 27 maggio e il 2 giugno. L'avvocato: «Preferiva prima»
GENOVA «Paolo Emilio Signorini era disperato perché gli finiva il lavoro. Gli ho detto: "Smettila di piangere, te lo troviamo un posto di lavoro"». È quanto ha detto Aldo Spinelli, l'imprenditore ai domiciliari insieme al presidente Giovanni Toti, nel corso del suo interrogatorio davanti al giudice Paola Faggioni. Spinelli si riferiva alla promessa fatta all'ex presidente dell'Autorità portuale di trovargli un posto di lavoro a Roma da 300 mila euro. Per l'accusa sarebbe stato una delle tante promesse in cambio di favori in porto. È solo uno degli stralci che stanno emergendo dopo l'interrogatorio di lunedì.
E ancora. «Le cose elettorali le ho sempre date a lui, abbiamo fatto il Festival della Scienza, abbiamo fatto il Festival dei Fiori, abbiamo alle chiese dato
i contributi, ho fatto il Palazzo di San Lorenzo... la chiesa di San
Lorenzo», ha detto ancora Spinelli durante l'interrogatorio. «Solo tutti ufficiali» e che Toti «non ha fatto niente» per la concessione del Terminal Rinfuse, «perché la pratica era già passata in comitato» e «doveva solo essere ratificata».
Intanto per Toti inizia a decifrarsi il giorno dell'interrogatorio di garanzia: si terrà nella settimana tra il 27 maggio e il 2 giugno, quindi tra due settimane. In quell'occasione il governatore della Regione Liguria potrà spiegare ai magistrati la sua versione sulle accuse che lo riguardano. A confermarlo stato Stefano Savi, difensore del Presidente. «Toti aspetta l'interrogatorio - ha aggiunto. Certo, lui l'avrebbe fatto prima, ma aspettiamo». Sul tavolo resta ancora infatti la questione delle possibili dimissioni.