Комментарии 0
...комментариев пока нет
I due nemici di Attal. L’ex bullo complottista e l’avversario di destra
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI Il nuovo primo ministro francese Gabriel Attal � chiamato a combattere due duelli: il primo � contro l’avversario politico Jordan Bardella, capolista lepenista alle prossime elezioni europee di giugno; l’altro � contro il nemico personale Juan Branco, che bullizza e perseguita Attal da quando era suo compagno di scuola alle medie, e non ha mai smesso. Sono due duelli molto diversi, accomunati solo dal fatto che tutti i protagonisti appartengono alla stessa generazione. Attal ha 34 anni, Bardella � ancora pi� giovane, appena 28enne, e Branco � coetaneo di Attal. Attal e Bardella militano su campi politici opposti, ma da un punto di vista personale si rispettano. Attal � cresciuto in una famiglia benestante, nel cuore della rive gauche e dell’�lite intellettuale di Parigi; Bardella in periferia, a Drancy, in una famiglia di immigrati piemontesi, ma questo non impedisce loro di combattersi politicamente mantenendo una forma di stima reciproca. Attal e Branco invece sono espressione dello stesso ambiente: figli di due produttori cinematografici, sono cresciuti tra il VI e il VII arrondissement di Parigi, ovvero i �bei quartieri� delle migliori scuole (private), l’Ecole alsacienne prima e Sciences Po dopo. Ma Branco ha cominciato a perseguitare Attal sui banchi di scuola, e non ha mai smesso. Marted�, appena si � saputo che il presidente Macron aveva nominato Attal al posto di primo ministro, Branco non ha saputo trattenersi e ha pubblicato su X un lunghissimo post pieno di attacchi ad Attal e al suo mentore Macron. Attal, pi� giovane primo ministro della storia di Francia, ha avuto successo nel cuore del sistema; Branco, dall’identica estrazione sociale, si � affermato come autore del best-seller complottista anti-Macron e anti-Attal “Cr�puscule” – un milione di download, mezzo milione di audiolibri, e 170 mila copie vendute in libreria -, e come avvocato anti-sistema, legale dei gilet gialli, di Julian Assange, di Damien Tarel (l’uomo che ha schiaffeggiato Macron), e dell’artista russo Piotr Pavlenski. Il caso Pavlenski merita di essere ricordato: nell’ambito di una vaga perfomance artistica, quasi quattro anni fa, Pavlenski ha teso una trappola a Benjamin Griveaux (amico di Attal), ex portavoce del governo e allora candidato macronista al posto di sindaco di Parigi. Pavlenski, legato alla modella Alexandra de Taddeo, nel febbraio 2020 ha pubblicato online i video privati a sfondo sessuale che Griveaux, sposato con figli, si scambiava con Alexandra de Taddeo. Fine della carriera politica di Griveaux, duro colpo per Macron e il suo entourage, e sospetti su un ruolo di Branco come ispiratore o complice della trappola. Se Gabriel Attal � il primo premier francese a non fare mistero della propria omosessualit�, e anche perch� nel 2018 fu proprio Juan Branco a rivelarla al pubblico, denunciando la relazione tra Attal e St�phane Sejourn� (uomo chiave del partito di Macron, prima al parlamento europeo e ora a Parigi) come, a suo dire, un esempio dei favoritismi e dell’�endogamia di classe�. E prima ancora, a scuola, era stato Branco nei primi blog dell’epoca a bersagliare Attal con insulti omofobi, anche se il compagno di scuola non aveva ancora fatto coming out sul proprio orientamento sessuale. Attal ne ha parlato in tv lo scorso 23 novembre, nel corso di una trasmissione dedicata alla lotta contro il bullismo e le molestie scolastiche, durante la quale ha raccontato la propria esperienza e le angherie subite da Branco. Che marted� ha commentato cos� su X la nomina del nemico di sempre a primo ministro: �Cinque anni fa, nel libro Cr�puscule, dimostravo come l’ascesa di Emmanuel Macron, lungi dall’essere un fenomeno democratico spontaneo, si fondasse su una macchinazione oligarchica che presto avrebbe spinto Gabriel Attal. Cinque anni dopo, ci siamo. Gabriel Attal, che non era nessuno se non un neo-deputato raccomandato dal suo amante, viene nominato primo ministro�. Al confronto del duello personale Attal-Branco, nutrito dall’odio senza fine che Branco ha dichiarato al coetaneo diventato premier, il duello politico Attal-Bardella � una sfida tra gentiluomini, combattuta in punta di fioretto. I due si osservano, si tallonano, si combattono in dibattiti televisivi che per� non sconfinano mai nella scorrettezza. �Penso che ci sia un rispetto reciproco, e anche una forma di fiducia generazionale�, ha detto qualche settimana fa in tv Jordan Bardella. �Non siamo d’accordo praticamente su nulla nella sostanza, ma questo non significa che non ci rispettiamo�, ha confermato nella stessa trasmissione il futuro premier. Scegliendo Gabriel Attal, Macron ha deciso di puntare su un giovane che ha appena qualche anno in pi� di Bardella, ma che sembra anche l’unico capace di tenergli testa nei dibattiti. I sondaggi indicano che alle europee di giugno il Rassemblement national - di cui Bardella - � capolista � avanti di almeno dieci punti rispetto al partito di Macron, che annaspa sotto al 20 per cento. Attal ha il compito di frenare l’avanzata dei lepenisti: le sue mire verso l’Eliseo nel 2027, quando Macron non potr� pi� ripresentarsi, passano attraverso una buona prova alle europee di quest’estate, momento decisivo per il macronismo e per Attal, il suo nuovo interprete. �Non voglio fare come Obama�, ha detto Emmanuel Macron subito dopo avere vinto per la seconda volta l’elezione presidenziale, nell’estate 2022. Intendeva dire che vuole prepararsi una successione, per non lasciare il Paese in mano ai populisti come � successo negli Stati Uniti con la presidenza Trump. Attal �, per adesso, l’erede designato. Un uomo che con i suoi 34 anni legittima anche i 28 di Jordan Bardella, a lungo sospettato dai quadri del Rassemblement national di essere troppo giovane e inesperto. Lontano dalle cattiverie personali del duello Attal-Branco, il duello Attal-Bardella � lo scontro politico tra i due eredi di Emmanuel Macron e Marine Le Pen, che proveranno a riproporre anche nel 2027 la sfida tra europeisti e sovranisti – al posto di quella destra-sinistra – che domina la politica francese dal 2017. Gabriel Attal sa gi� che il suo mentore Emmanuel Macron non potr� correre in prima persona; Jordan Bardella spera che la lotta con Attal lo metta talmente in luce da indurre Marine Le Pen, eterna candidata ma anche eterna sconfitta, a fare un passo indietro in suo favore, prima del 2027.
PARIGI Il nuovo primo ministro francese Gabriel Attal � chiamato a combattere due duelli: il primo � contro l’avversario politico Jordan Bardella, capolista lepenista alle prossime elezioni europee di giugno; l’altro � contro il nemico personale Juan Branco, che bullizza e perseguita Attal da quando era suo compagno di scuola alle medie, e non ha mai smesso. Sono due duelli molto diversi, accomunati solo dal fatto che tutti i protagonisti appartengono alla stessa generazione. Attal ha 34 anni, Bardella � ancora pi� giovane, appena 28enne, e Branco � coetaneo di Attal. Attal e Bardella militano su campi politici opposti, ma da un punto di vista personale si rispettano. Attal � cresciuto in una famiglia benestante, nel cuore della rive gauche e dell’�lite intellettuale di Parigi; Bardella in periferia, a Drancy, in una famiglia di immigrati piemontesi, ma questo non impedisce loro di combattersi politicamente mantenendo una forma di stima reciproca. Attal e Branco invece sono espressione dello stesso ambiente: figli di due produttori cinematografici, sono cresciuti tra il VI e il VII arrondissement di Parigi, ovvero i �bei quartieri� delle migliori scuole (private), l’Ecole alsacienne prima e Sciences Po dopo. Ma Branco ha cominciato a perseguitare Attal sui banchi di scuola, e non ha mai smesso. Marted�, appena si � saputo che il presidente Macron aveva nominato Attal al posto di primo ministro, Branco non ha saputo trattenersi e ha pubblicato su X un lunghissimo post pieno di attacchi ad Attal e al suo mentore Macron. Attal, pi� giovane primo ministro della storia di Francia, ha avuto successo nel cuore del sistema; Branco, dall’identica estrazione sociale, si � affermato come autore del best-seller complottista anti-Macron e anti-Attal “Cr�puscule” – un milione di download, mezzo milione di audiolibri, e 170 mila copie vendute in libreria -, e come avvocato anti-sistema, legale dei gilet gialli, di Julian Assange, di Damien Tarel (l’uomo che ha schiaffeggiato Macron), e dell’artista russo Piotr Pavlenski. Il caso Pavlenski merita di essere ricordato: nell’ambito di una vaga perfomance artistica, quasi quattro anni fa, Pavlenski ha teso una trappola a Benjamin Griveaux (amico di Attal), ex portavoce del governo e allora candidato macronista al posto di sindaco di Parigi. Pavlenski, legato alla modella Alexandra de Taddeo, nel febbraio 2020 ha pubblicato online i video privati a sfondo sessuale che Griveaux, sposato con figli, si scambiava con Alexandra de Taddeo. Fine della carriera politica di Griveaux, duro colpo per Macron e il suo entourage, e sospetti su un ruolo di Branco come ispiratore o complice della trappola. Se Gabriel Attal � il primo premier francese a non fare mistero della propria omosessualit�, e anche perch� nel 2018 fu proprio Juan Branco a rivelarla al pubblico, denunciando la relazione tra Attal e St�phane Sejourn� (uomo chiave del partito di Macron, prima al parlamento europeo e ora a Parigi) come, a suo dire, un esempio dei favoritismi e dell’�endogamia di classe�. E prima ancora, a scuola, era stato Branco nei primi blog dell’epoca a bersagliare Attal con insulti omofobi, anche se il compagno di scuola non aveva ancora fatto coming out sul proprio orientamento sessuale. Attal ne ha parlato in tv lo scorso 23 novembre, nel corso di una trasmissione dedicata alla lotta contro il bullismo e le molestie scolastiche, durante la quale ha raccontato la propria esperienza e le angherie subite da Branco. Che marted� ha commentato cos� su X la nomina del nemico di sempre a primo ministro: �Cinque anni fa, nel libro Cr�puscule, dimostravo come l’ascesa di Emmanuel Macron, lungi dall’essere un fenomeno democratico spontaneo, si fondasse su una macchinazione oligarchica che presto avrebbe spinto Gabriel Attal. Cinque anni dopo, ci siamo. Gabriel Attal, che non era nessuno se non un neo-deputato raccomandato dal suo amante, viene nominato primo ministro�. Al confronto del duello personale Attal-Branco, nutrito dall’odio senza fine che Branco ha dichiarato al coetaneo diventato premier, il duello politico Attal-Bardella � una sfida tra gentiluomini, combattuta in punta di fioretto. I due si osservano, si tallonano, si combattono in dibattiti televisivi che per� non sconfinano mai nella scorrettezza. �Penso che ci sia un rispetto reciproco, e anche una forma di fiducia generazionale�, ha detto qualche settimana fa in tv Jordan Bardella. �Non siamo d’accordo praticamente su nulla nella sostanza, ma questo non significa che non ci rispettiamo�, ha confermato nella stessa trasmissione il futuro premier. Scegliendo Gabriel Attal, Macron ha deciso di puntare su un giovane che ha appena qualche anno in pi� di Bardella, ma che sembra anche l’unico capace di tenergli testa nei dibattiti. I sondaggi indicano che alle europee di giugno il Rassemblement national - di cui Bardella - � capolista � avanti di almeno dieci punti rispetto al partito di Macron, che annaspa sotto al 20 per cento. Attal ha il compito di frenare l’avanzata dei lepenisti: le sue mire verso l’Eliseo nel 2027, quando Macron non potr� pi� ripresentarsi, passano attraverso una buona prova alle europee di quest’estate, momento decisivo per il macronismo e per Attal, il suo nuovo interprete. �Non voglio fare come Obama�, ha detto Emmanuel Macron subito dopo avere vinto per la seconda volta l’elezione presidenziale, nell’estate 2022. Intendeva dire che vuole prepararsi una successione, per non lasciare il Paese in mano ai populisti come � successo negli Stati Uniti con la presidenza Trump. Attal �, per adesso, l’erede designato. Un uomo che con i suoi 34 anni legittima anche i 28 di Jordan Bardella, a lungo sospettato dai quadri del Rassemblement national di essere troppo giovane e inesperto. Lontano dalle cattiverie personali del duello Attal-Branco, il duello Attal-Bardella � lo scontro politico tra i due eredi di Emmanuel Macron e Marine Le Pen, che proveranno a riproporre anche nel 2027 la sfida tra europeisti e sovranisti – al posto di quella destra-sinistra – che domina la politica francese dal 2017. Gabriel Attal sa gi� che il suo mentore Emmanuel Macron non potr� correre in prima persona; Jordan Bardella spera che la lotta con Attal lo metta talmente in luce da indurre Marine Le Pen, eterna candidata ma anche eterna sconfitta, a fare un passo indietro in suo favore, prima del 2027.