Massimiliano Farris, Inter, e la telefonata con Inzaghi nell’intervallo

di Guendalina Galdi

Massimiliano Farris � il vice fedelissimo di Inzaghi, che ha preso il suo posto per la squalifica. Ogni volta che � stato chiamato in panchina non ha mai perso

Massimiliano Farris, Inter, e la telefonata con Inzaghi nell’intervallo

Sotto una pioggia che non ha mai accennato a diminuire sull’Olimpico, Massimiliano Farris si � sbracciato senza sosta. Ha urlato, dato indicazioni, sofferto dopo i due gol presi ed esultato dopo ognuno dei quattro fatti. Il vice di Inzaghi quando � stato chiamato a prendere il comando della panchina non ha mai perso. E alla quarta sostituzione — in occasione di Roma-Inter — non si � smentito e non ha fatto sentire la mancanza dell’amico Simone che all’Olimpico si � dovuto accomodare in tribuna. Anche se Inzaghi, nonostante la lontananza, la sua squadra non l’ha mai abbandonata.

Le indicazioni via telefono si sono sprecate, sia prima che iniziasse la gara sia dopo il primo tempo deludente. �La Roma ci ha mangiato, siamo scesi in campo male. Poi nell’intervallo ci ha chiamato il mister in vivavoce e abbiamo fatto uno switch mentale� ha raccontato Bastoni nel post. Senza ridimensionare il lavoro di Farris, la chiamata era prevista, la sfuriata meno. Anche perch� per entrambi era difficile immaginare una gara cos� in salita dopo 45’.

�C’� stata questa comunicazione del mister — ha confermato lo stesso Farris — che era giustamente carico perch� non aveva visto fare alla squadra quello che doveva fare. L’Inter del secondo tempo � l’Inter che conosciamo�. La squadra che insieme a Inzaghi ha plasmato dal 2021. Ma Massimiliano e Simone lavorano insieme ormai da dieci anni. Prima alla Lazio, poi a Milano. Due amanti del calcio che si sono incontrati in Romagna, quando Inzaghi era allenatore della Primavera biancoceleste, e hanno iniziato questo sodalizio. E chiss� se in quella primissima chiacchierata al Neri di Rimini hanno ricordato anche un Fiorenzuola-Brescello del novembre 1997 finito 1-1 in cui si sono affrontati da avversari. Farris tra i padroni di casa (in difesa accanto a Pioli), Inzaghi nell’attacco ospite. Classe 1971, Farris � nato a Milano (ma ha origini sarde) e ha giocato in tutte le categorie dalla serie C alle quattro presenze in A con il Torino nel giugno del 1989.

Tanta gavetta, tante squadre (18) fino al ritiro nel 2009 che ha coinciso con l’inizio della sua carriera da allenatore. Flaminia, Pomezia, Pomigliano, Viterbese, Sora, poi dal 2014 il salto nello staff e nella Lazio di Inzaghi. La sua seconda voce quando Simone non ha potuto presentarsi, afono, davanti alle tv; amico, ombra e vice fedelissimo. L’ex difensore che allena e cura quel reparto, l’uomo fidato con cui confrontarsi quotidianamente da un decennio.

Non ultimo: tifoso interista da sempre. Farris ha conquistato San Siro quando, dopo il quinto derby vinto contro il Milan, al gol di Frattesi si � girato verso gli spalti e ha aperto la mano a indicare proprio quel numero cinque. Perch� anche lui dalla panchina le partite le vive cos�. Scaldandosi, all’occorrenza. Come nella finale di Coppa Italia del 2022 quando fu protagonista di un faccia a faccia piuttosto duro con Allegri. La voce di Inzaghi che si fa emozione del tifoso. D’altronde le partite contro la Juventus non sono mai come le altre, quando si ha una moglie juventina probabilmente ancora meno.

Il derby d’Italia Farris lo gioca anche in casa, lui che ha conosciuto la sua met� durante un derby Primavera ai tempi del Toro. E adesso hanno tre figlie. Ma la vita privata per il vice di Inzaghi � privata per davvero: niente social, profilo basso. Tranne quando � in panchina. Consigliere e tifoso. Figura indispensabile e che ogni volta che ha sostituito il suo allenatore non ha mai conosciuto la parola sconfitta.


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10 febbraio 2024 (modifica il 10 febbraio 2024 | 22:23)

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