Medici, aumenti da 290 euro e arretrati fino a 10 mila: si accelera sul nuovo contratto
di Redazione Economia
Il lungo iter del contratto nazionale per l’area dei dirigenti medici, veterinari e sanitari 2019-2021 sta per concludersi. Dopo la certificazione della Corte dei Conti, l’Aran ha convocato le organizzazioni sindacali il 23 gennaio per la firma del contratto. L’intesa sul nuovo contratto della dirigenza medica era stata raggiunta a settembre dello scorso anno dopo 7 mesi di trattative. Le risorse per il contratto ammontano a 618 milioni e si prevede un aumento di 289 euro lordi medi al mese per 13 mensilità e fino a 10 mila euro di arretrati pro capite.
Il contratto riguarda 135 mila dirigenti del Servizio sanitario nazionale (120.063 medici e 14.573 dirigenti sanitari non medici). «Con incrementi significativi per l’indennità di specificità medico veterinaria, nuove indennità di pronto soccorso e altri benefici, il contratto 2019-2021 — sottolinea il presidente Aran, Antonio Naddeo — porta con sé una serie di miglioramenti per i professionisti del settore. Mantenendo una struttura consolidata per i fondi aziendali, il nuovo contratto perfeziona vari aspetti tenendo conto delle esigenze più innovative del settore sanitario».
di Redazione Economia
Uno dei punti più dibattuti del contratto è stato quello dell’orario di lavoro. Con l’accordo è stato stabilito lo stop alle ore di lavoro extra non pagate oltre le 34 più 4 contrattualmente dovute. Il contratto riconosce le ore in più e ne stabilisce il recupero. Superata una soglia che varia da ospedale a ospedale, le ore in più andranno recuperate entro 12 mesi. Inoltre, come sottolineati anche dal sindacato Anaao Assomed (la principale sigla dei camici bianchi), c’è una riduzione delle guardie e della reperibilità, viene garantito lo sblocco delle carriere e il riconoscimento delle ferie anche in caso di trasferimento ad altra azienda e viene eliminato il servizio esterno per gli ospedali e presidi ospedalieri «che alimentava il fenomeno dei medici globetrotter».
Oggi c’è stata anche la firma del contratto scuola 2019-2021. «Per quanto riguarda il contratto, noi nel novembre 2022 abbiamo riconosciuto aumenti che per il personale docente sono stati di 124 euro al mese in più. Inoltre, nella finanziaria di quest’anno abbiamo stanziato risorse davvero importanti per il rinnovo dei contratti di un milione e 200.000 lavoratori della scuola. Ci saranno aumenti ancora più significativi rispetto allo scorso anno», aveva sottolineato ieri il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. La prima parte di aumenti era già stata approvata a novembre e inserita nello stipendio da dicembre 2022. Per il personale docente, viene riconosciuto anche un incremento stabile della Retribuzione Professionale Docenti (RPD) che va da 194,80 euro a 304,30 euro al mese e un ulteriore incremento del Compenso Individuale Accessorio (CIA) che va da 79,40 euro a 87,50 euro. Vengono inoltre innalzate anche le indennità di bilinguismo e trilinguismo, di lavoro notturno e/o festivo spettanti al personale educativo e al personale Ata.
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