A Isfahan la base degli F-14 e il cuore del nucleare iraniano

diRedazione Esteri

 A essere colpito  - secondo il New York Times - è il sito che  ospita i super caccia di fabbricazione americana, acquistati prima della rivoluzione islamica del 1979. Ma c'è chi dice che il vero obiettivo è il sito di conversione dell'uranio

Lampi improvvisi ed esplosioni hanno acceso la notte di Isfahan, la provincia  al centro  dell'Iran che ospita un importante sito nucleare, una base aerea e altre strutture militari.

Fonti militari citate dall'agenzia di stampa iraniana «Fars» riferiscono che «i sistemi di difesa aerea sono stati attivati» e hanno abbattuto almeno tre droni suicidi.

 Secondo quanto riferito da tre funzionari iraniani al New York Times  sarebbe stata attaccata la base aerea, che da tempo ospita la flotta iraniana degli F-14 Tomcat, i super caccia di fabbricazione americana, acquistati prima della rivoluzione islamica del 1979.

Per i media iraniani  invece la deflagrazione è «il risultato dell'attivazione del sistema di difesa aerea». L'esercito israeliano e il Pentagono finora si sono entrambi rifiutati di commentare. 

L'agenzia di stampa dei Pasdaran Tasnim ha pubblicato un video di uno dei suoi giornalisti, che diceva di trovarsi nella zona sudorientale di Zerdenjan a Isfahan, vicino alla sua «montagna di energia nucleare». Il filmato mostrava due diverse posizioni di cannoni antiaerei e i dettagli del video corrispondevano alle caratteristiche note del sito iraniano di conversione dell'uranio a Isfahan. 

«Isfahan è il centro del programma nucleare iraniano in termini di addestramento, ricerca e di sviluppo della capacità nucleare iraniana ha chiarito l'ex vice segretario di stato americano Mark Kimmitt - la paura più grande che gli israeliani hanno non è la continuazione dei missili oggi, ma una capacità nucleare domani» ha detto alla Bbc,  spiegando l'importanza di Isfahan e del motivo per cui Israele potrebbe averla scelta come luogo di un attacco. 

L'impianto di Isfahan gestisce tre piccoli reattori di ricerca forniti dalla Cina, oltre a gestire la produzione di carburante e altre attività per il programma nucleare civile iraniano. Isfahan ospita anche siti associati al programma nucleare iraniano, compreso il sito sotterraneo di arricchimento di Natanz, che è stato ripetutamente preso di mira da sospetti attacchi di sabotaggio israeliani. La televisione di Stato ha descritto tutti i siti della zona come «completamente sicuri». 

Il programma nucleare iraniano è rapidamente cresciuto  fino a produrre uranio arricchito a livelli quasi nucleari dopo il crollo dell’accordo atomico con le potenze mondiali dopo che l’allora presidente Donald Trump ha ritirato l’America dall’accordo nel 2018. Mentre l’Iran insiste che il suo programma è per scopi pacifici, le nazioni occidentali e l’Agenzia internazionale per l’energia atomica affermano che Teheran ha gestito un programma segreto di armi militari fino al 2003. L’Aiea ha avvertito che l’Iran ora detiene abbastanza uranio arricchito per costruire diverse armi nucleari se scegliesse di farlo.

19 aprile 2024 ( modifica il 19 aprile 2024 | 08:00)

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