Sinner è favorito a Wimbledon? Così cambia il suo gioco sull'erba

diGaia Piccardi

Jannik Sinner sull'erba ha reso ancora più scarno ed essenziale il suo gioco, alzando le percentuali della battuta. Per i bookmaker il favorito è Alcaraz, Djokovic ci proverà

Mentre ad Halle Jannik Sinner era impegnato a diventare un tennista erbivoro, gli inglesi hanno deciso le quote. I bookmaker vedono favorito il campione in carica di Wimbledon (e di Parigi), Carlos Alcaraz, sul barone rosso e Novak Djokovic, sette volte re sull’erba, operato al menisco del ginocchio destro il 5 giugno scorso. È una notizia: significa che gli scommettitori danno per scontato che il serbo giochi (si può puntare anche su questo), grazie a un recupero record che farebbe concorrenza a quello di Franco Baresi a Usa ’94 (25 giorni).

A Wimbledon, Sinner potrebbe trovare Djokovic in finale

La presenza nel tabellone del sovrano spodestato, in effetti, sposta non di poco gli equilibri. La sconfitta di Alcaraz al Queen’s ha riportato Djokovic al secondo posto in classifica, alle spalle di Jannik: se i notabili di Wimbledon rispetteranno il ranking (sono liberi di non farlo) significa avere la certezza di affrontare il Djoker in finale, se ci arriva, con Carlito mina vagante orientata dal sorteggio di venerdì. Djokovic è in Church Road, ieri si è allenato blandamente, ginocchio e braccio protetti da fasce elastiche: «Miglioro in fretta, vorrei provarci» avrebbe detto ad Alcaraz, incrociandolo sui prati. 

Quanto a Jannik, arrivato ieri all’ora di pranzo, lo schema è il solito: casa in affitto a Wimbledon insieme al team (Vagnozzi si unisce a Cahill dopo una breve vacanza), pochissime distrazioni, occhi puntati sull’obiettivo. Conquistare Wimbledon da numero uno del mondo farebbe fare un salto quantico allo status dell’italiano che sta riscrivendo le leggi del tennis.

Le settimane parallele di Halle e del Queen’s, con Sinner e Musetti finalisti su una superficie tradizionalmente ostile alla nostra tradizione, sottolineano ancora una volta il momento d’oro di una generazione che, a questo punto, non si pone limiti. «Non sono il favorito. Sono uno dei favoriti di Wimbledon» ha detto Jannik con il solito understatement, sul verde (29 partite in carriera, 19 vittorie) ha reso ancora più scarno ed essenziale il suo gioco, alzando le percentuali della battuta, che a Londra sarà la leva per provare ad aprire la cassaforte. 

Come cambia il gioco di Sinner sull'erba

Con il 91,3% dei game al servizio vinti e una media di 6,8 ace a match domina le statistiche stagionali dell’Atp, e sta crescendo anche nei numeri alla risposta: ad Halle, non a caso, prima della finale con Hurkacz (grande battitore capace di servire a 243 km all’ora: picco di velocità registrata in Davis), Cahill ha chiesto allo sparring di Jannik di servire ben dentro la riga di fondo campo, perché l’allievo si abituasse alla pesantezza di palla.

 L’erba di Wimbledon non è quella di Halle. In Church Road dal 2001 si semina solo loietto inglese perenne, rasatura 8 millimetri contro i 6 precedenti, considerato più resistente e affidabile nel rimbalzo rispetto al misto di semi usato prima.
Sinner lo tratterà come se fosse veloce all’aperto: la solita violenza con gli accorgimenti negli spostamenti e le ginocchia basse richieste dal manto su cui si gioca meno in assoluto. Jannik ormai conosce le dinamiche tra top players, fa pretattica: «Se sta bene, il favorito rimane Djokovic». Se.

25 giugno 2024

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