Campo largo, Schlein: «Divisi non si gioca la partita». Ma in Basilicata l’intesa con il M5S è a rischio

di Maria Teresa Meli

Scoppia il caso Azione (che aveva quasi trovato l’accordo): Calenda medita di proporre a Schlein e Conte la candidatura di Pittella e, di fronte a un loro rifiuto (scontato) potrebbe decidere di appoggiare il governatore uscente, Vito Bardi, del centrodestra

Campo largo, Schlein: «Divisi non si gioca la partita». Ma in Basilicata l’intesa con il M5S è a rischio

Elly Schlein insiste: �Uniti si vince o si perde, ma divisi non si gioca proprio la partita. E io preferisco avere perso con una coalizione unita perch� non abbiamo preso abbastanza voti, piuttosto che perdere per le divisioni nel campo delle opposizioni�. Dopo la sconfitta in Abruzzo, per�, il futuro del campo largo non � roseo. Come si arguisce chiaramente dallo sfogo del leader di Azione Carlo Calenda: �Ne ho piene le balle di questo campo�, sbotta l’ex ministro.

E adesso, in Basilicata, l’intesa tra tutti i partiti dell’opposizione appare improbabile. Elly Schlein e Giuseppe Conte hanno cercato di trovare la quadra — tra di loro e con Angelo Chiorazzo, candidato formalmente ancora in campo — su un nome che vada bene a tutti e tre. � stato individuato quello di Nicola Valluzzi, sindaco di Castelmezzano ed ex esponente del Partito democratico. La sua � una candidatura che ha il via libera dei dem, dei 5 Stelle e di Chiorazzo medesimo, visto che Valluzzi � un fedelissimo dell’imprenditore di Senise di cui ha sostenuto la discesa in campo con il movimento cattolico Basilicata casa comune.

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Tutto risolto? Giammai. Perch� nell’ansia di trovare un accordo tra di loro, Pd e M5S non hanno consultato Azione, che, in Basilicata � guidata da Marcello Pittella, ex presidente di quella Regione. Un errore che adesso Conte e Schlein rischiano di pagare caro. Gi�, perch� a questo punto Calenda medita di proporre a entrambi la candidatura di Pittella e, di fronte a un loro rifiuto (che si d� per scontato), Azione potrebbe rompere e decidere di appoggiare il governatore uscente, Vito Bardi, del centrodestra. Le parole pronunciate ieri da Matteo Richetti a Tagad� , su La 7, sono indicative in questo senso: �Un nome per far vincere le opposizioni ci sarebbe ed � quello di Pittella, ma nella coalizione che hanno in mente Schlein e Conte non � previsto che il candidato non sia di loro espressione�.

Se la partita finisse veramente cos�, con la rottura e l’appoggio di Azione a Bardi, giudicato da Calenda �un moderato�, Pd e 5 Stelle rischierebbero di perdere anche queste elezioni regionali dopo quelle abruzzesi. E due sconfitte di seguito prima delle elezioni europee e amministrative non costituirebbero certo un buon viatico per Schlein e Conte. Tanto pi� che anche in Piemonte l’intesa di tutte le forze dell’opposizione si profila tutt’altro che facile. In quella regione, infatti, i 5 Stelle locali resistono all’intesa e Azione non ha ancora deciso se sostenere o meno l’attuale governatore della regione Alberto Cirio, di Forza Italia.

Dunque, la situazione in Basilicata � a dir poco tesa. In molti, nel Partito democratico, ma anche nei 5 Stelle, imputano a Roberto Speranza le difficolt� attuali: �Pur di non candidarsi lui si � impuntato su Chiorazzo che non andava bene ai 5 Stelle e cos� ci siamo ritrovati in mezzo a questo delirio�, sono i commenti degli esponenti locali del Pd e del M5S. Ma raccontano che anche al Nazareno non abbiano gradito l’atteggiamento dell’ex ministro della Salute. E a sera suonava alquanto surreale la dichiarazione di Chiorazzo: �L’accordo non c’�, non ci sta la sintesi, ma c’� un dialogo aperto�. Tradotto: siamo in altissimo mare. E c’� chi sospetta che alla fine della festa quello di Valluzzi sia solo un nome da bruciare nella trattativa per tornare poi all’imprenditore di Senise. Chi ha sentito con le proprie orecchie Speranza ripetere ancora ieri sera che quella di Chiorazzo �� una candidatura autorevole� per la Basilicata, nutre proprio questo dubbio.

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12 marzo 2024 (modifica il 12 marzo 2024 | 20:53)

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