Perché l’attacco degli Houthi a Tel Aviv è così preoccupante

L’attacco su Tel Aviv racchiude molti segnali, tutti negativi per Israele.

Il drone è riuscito a superare le difese. Secondo l’Idf per un errore di identificazione mentre gli Houthi, che hanno rivendicato l’operazione, parlano di una «nuova arma». Sul modello usato sono state fatte diverse ipotesi, una indica una variante del Samad, di concezione iraniana. La tv al Arabiya, poi, ha aggiunto un particolare: nella stessa azione lo scudo creato dagli Usa avrebbe intercettato un missile balistico e tre droni.

È vero che i militanti yemeniti hanno provato dal 7 ottobre scorso dozzine di volte a raggiungere il territorio nemico e i loro ordigni sono stati stoppati, però l’ultimo colpo "conta". E non poco.

Proprio la serie di lanci di cruise, missili balistici e velivoli radiocomandati è servita ad affinare tattiche e tecniche. Gli “artiglieri” yemeniti hanno fatto esperienza ottenendo l’aiuto degli iraniani, che li assistono e riforniscono.