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Xi Jinping sempre più solo al comando della Cina
Una sola settimana di sessione plenaria e il Congresso Nazionale del Popolo ha finito i lavori annuali a Pechino. Il copione non prevedeva un discorso pubblico di Xi Jinping , ma tutti gli atti della rappresentazione di �democrazia con caratteristiche socialiste cinesi� dicono che c’� un uomo sempre pi� solo al comando della Repubblica popolare. E il suo potere � pi� opaco.
Nell’ultimo giorno di lavori i delegati hanno votato una revisione della legge sull’organizzazione statale che riduce gli spazi di manovra del governo ora presieduto da Li Qiang, che nella distribuzione dei poteri dovrebbe avere il controllo sulla pianificazione economica. Il nuovo testo sancisce che il Consiglio di Stato (nome ufficiale del governo cinese, ndr) �deve risolutamente sostenere l’autorit� del Partito comunista, la sua guida centralizzata e aderire al Pensiero di Xi Jinping�. Esito del voto: 2.883 s�, 9 astensioni, 8 no. Nessuno dubitava, gi� prima di questa sessione parlamentare nella Grande Sala del Popolo, che la mano di Xi fosse su ogni bottone di comando: � segretario generale comunista, presidente della Repubblica, presidente della Commissione militare centrale; per avere ancora pi� controllo operativo nel corso dei suoi primi dodici anni al potere ha costituito e dirige personalmente una dozzina di �gruppi centrali di guida� che si occupano di tutti gli aspetti della societ� e dell’economia.
Ma l’emendamento della �legge organica sul Consiglio di Stato�, che accresce il controllo del Partito sul governo, ha un notevole peso simbolico. Dichiara che l’interesse politico del Partito determina ogni azione di governo: la sicurezza del potere prevale sullo sviluppo economico. Un altro passaggio della rappresentazione nella Grande Sala del Popolo non avrebbe suscitato clamore in un altro Paese: � stata cancellata una conferenza stampa.
Ma anche questa mossa fa parte del piano: l’incontro abolito � quello del primo ministro con i giornalisti cinesi e stranieri. Per oltre trent’anni e ininterrottamente dal 1993, il Congresso si era chiuso con la conferenza stampa del premier, grande occasione perch� era l’unico contatto pubblico annuale con il mondo esterno. Quell’atto � stato tagliato dalla rappresentazione.
Al premier Li Qiang � rimasto solo il compito di leggere in aula ai delegati il �rapporto di lavoro�, attribuendo i successi passati e futuri alla �guida illuminata del segretario generale�. In questa versione mandarina del Discorso della Corona, Li Qiang la settimana scorsa ha annunciato che l’obiettivo di crescita della Cina per il 2024 � al 5%; ha aggiunto che �ci sono delle difficolt� da risolvere�, ha avvertito che �le fondamenta per una ripresa sostenuta e la crescita non sono abbastanza solide�.
Fino all’anno scorso, la stampa internazionale avrebbe potuto chiedere al premier di sviluppare il suo discorso. Certo, le domande della conferenza stampa finale dovevano essere comunicate in anticipo, venivano selezionate e contingentate. Ma era sempre una finestra sulle azioni della superpotenza cinse. Ora � stata chiusa per volere di Xi. Sempre pi� solitario al comando e sempre pi� avvolto nell’opacit� del suo potere.
Nell’ultimo giorno di lavori i delegati hanno votato una revisione della legge sull’organizzazione statale che riduce gli spazi di manovra del governo ora presieduto da Li Qiang, che nella distribuzione dei poteri dovrebbe avere il controllo sulla pianificazione economica. Il nuovo testo sancisce che il Consiglio di Stato (nome ufficiale del governo cinese, ndr) �deve risolutamente sostenere l’autorit� del Partito comunista, la sua guida centralizzata e aderire al Pensiero di Xi Jinping�. Esito del voto: 2.883 s�, 9 astensioni, 8 no. Nessuno dubitava, gi� prima di questa sessione parlamentare nella Grande Sala del Popolo, che la mano di Xi fosse su ogni bottone di comando: � segretario generale comunista, presidente della Repubblica, presidente della Commissione militare centrale; per avere ancora pi� controllo operativo nel corso dei suoi primi dodici anni al potere ha costituito e dirige personalmente una dozzina di �gruppi centrali di guida� che si occupano di tutti gli aspetti della societ� e dell’economia.
Ma l’emendamento della �legge organica sul Consiglio di Stato�, che accresce il controllo del Partito sul governo, ha un notevole peso simbolico. Dichiara che l’interesse politico del Partito determina ogni azione di governo: la sicurezza del potere prevale sullo sviluppo economico. Un altro passaggio della rappresentazione nella Grande Sala del Popolo non avrebbe suscitato clamore in un altro Paese: � stata cancellata una conferenza stampa.
Ma anche questa mossa fa parte del piano: l’incontro abolito � quello del primo ministro con i giornalisti cinesi e stranieri. Per oltre trent’anni e ininterrottamente dal 1993, il Congresso si era chiuso con la conferenza stampa del premier, grande occasione perch� era l’unico contatto pubblico annuale con il mondo esterno. Quell’atto � stato tagliato dalla rappresentazione.
Al premier Li Qiang � rimasto solo il compito di leggere in aula ai delegati il �rapporto di lavoro�, attribuendo i successi passati e futuri alla �guida illuminata del segretario generale�. In questa versione mandarina del Discorso della Corona, Li Qiang la settimana scorsa ha annunciato che l’obiettivo di crescita della Cina per il 2024 � al 5%; ha aggiunto che �ci sono delle difficolt� da risolvere�, ha avvertito che �le fondamenta per una ripresa sostenuta e la crescita non sono abbastanza solide�.
Fino all’anno scorso, la stampa internazionale avrebbe potuto chiedere al premier di sviluppare il suo discorso. Certo, le domande della conferenza stampa finale dovevano essere comunicate in anticipo, venivano selezionate e contingentate. Ma era sempre una finestra sulle azioni della superpotenza cinse. Ora � stata chiusa per volere di Xi. Sempre pi� solitario al comando e sempre pi� avvolto nell’opacit� del suo potere.