Perché Milano è così inquinata? Dai riscaldamenti agli allevamenti intensivi fino alle auto, ecco le motivazioni
Quasi la metà del Pm10 che la città immette nella sua aria arriva dal traffico su strada (13% solo dagli scarichi diesel). In Lombardia, invece, il 45% delle polveri deriva dalla combustione dalla legna (o altri combustibili)
Perché la pianura padana è tra le aree più inquinate del mondo?
I fattori fondamentali sono due. Uno geografico: la «chiusura» all’interno di Alpi e Appennini provoca un effetto «conca», per cui il naturale rimescolamento dell’aria è molto ridotto rispetto a zone «aperte». Il secondo, determinante fattore è che all’interno di questa conca c’è una concentrazione estremamente elevata di traffico, industrie, attività agricole, città e territori densamente urbanizzati. Risultato: dentro l’area italiana più svantaggiata a livello geografico per la dispersione naturale degli inquinanti si trovano anche le maggiori fonti che producono quegli inquinanti.
Quali sono le fonti che producono più smog?
Dipende dal tipo di inquinante che viene preso in considerazione e dalla zona di riferimento. La Regione Lombardia pubblica un inventario delle fonti (si chiama «Inemar» ed è consultabile online, l’ultimo aggiornamento risale al 2021). Prendiamo ad esempio le polveri sottili, Pm10. A livello regionale, circa il 45 per cento delle polveri deriva dalla combustione dalla legna (o combustibili simili). Il traffico pesa per il 22,5 per cento, l’industria meno del 7 per cento.
Quindi Milano è inquinata dalla legna che si brucia altrove?
A livello locale, la situazione è completamente invertita: quasi la metà del Pm10 che Milano immette nella sua aria arriva dal traffico su strada (13 per cento solo dagli scarichi diesel). La situazione è ancor più drammatica per quanto riguarda gli ossidi di azoto (Nox), sostanze particolarmente tossiche per chi soffre di asma, di malattie respiratorie croniche e per i bambini. Il traffico a Milano è responsabile del 67 per cento degli ossidi di azoto che vengono immessi nell’aria (quasi del tutto dai motori diesel).
Inquinamento locale o regionale?
Gli inventari su scala regionale hanno un indubbio valore scientifico, ma spesso sono stati utilizzati dalla politica per minimizzare il peso dell’inquinamento da traffico. L’aspetto decisivo da considerare è fondato su risultati ormai consolidati a livello scientifico: soprattutto in zone a bassa dispersione, l’inquinamento locale (basta già la vicinanza a un’arteria molto trafficata) ha ricadute dirette sulla salute delle persone esposte per lunghi periodi ad alti livelli di inquinamento.
Quali sono le ricadute sulla salute degli abitanti?
Una recente ricerca dell’Ats (l’autorità sanitaria di Milano) ha dimostrato che oltre il 12 per cento delle morti per cause naturali in cittadini sopra i 30 anni è attribuibile all’inquinamento (per Milano significa oltre 1.600 decessi l’anno).
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