Non importa quale indicatore si usi (Pm 2.5, Pm10, ozono, diossido di azoto) o a quale sito si fa riferimento (l’europeo Copernicus, il francese Prev’Air, lo svizzero IQAir, Arpa Lombardia, l’emiliana Arpae o Arpa Veneto): in questi giorni in pianura padana l’inquinamento � alle stelle e si superano tutti i limiti per la salvaguardia della salute delle persone. Addirittura secondo IQAir, che si avvale di un indicatore differente - l’americano Aqi (Air Quality Index) - domenica l’aria di Milano risulta la terza peggiore del mondo con indice 193, dietro solo le superinquinate Lahore (Pakistan) con Aqi 252 e Dacca (Bangladesh) con Aqi 249.
Smog: i dati choc della Pianura Padana. Oggi Milano è la terza città più inquinata al mondo
Geografia penalizzante, poco vento, altissima densit� di popolazione, tanti veicoli. Ma la cause pi� importanti sono il riscaldamento e gli allevamenti intensivi
Pm10 alle ore 8 di domenica 18 febbraio sulla pianura padana (Copernicus/Cams)
L’aria a Milano
Il sito svizzero aggiunge un’avvertenza: la concentrazione di PM2.5 (le polveri pi� sottili sospese in aria) a Milano � attualmente 27,4 volte il valore guida annuale della qualit� dell’aria indicato dall’Organizzazione mondiale della sanit�. I consigli: evitare l’esercizio all’aperto, chiudere le finestre per non fare entrare in casa l’aria inquinata, indossare una mascherina all’aperto, procurarsi un purificatore d’aria. Secondo Arpa Lombardia, i cui valori per� sono aggiornati a sabato 17, il Pm2.5 ha avuto una media giornaliera di 76 μg/m� (microgrammi per metro cubo di aria), il Pm10 � stato di 100 μg/m� quando il valore limite � di 50. Il biossido di azoto 88 μg/m� e l’ozono 71 μg/m�: in questi ultimi casi si rimane sotto la soglia di allarme. Arpa Lombardia per� ammette: secondo l’indice Aqi la qualit� dell’aria � molto scarsa. In Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte i dati riferiti alle zone di pianura non sono molto diversi.
Le cause
Questi i dati, ma quali sono le cause? Principalmente sono tre e per una non possiamo farci niente. La pianura padana si trova in una situazione geografica e climatica molto sfavorevole. Chiusa per tre lati da Alpi e Appennini, ha poca ventilazione e una scarsissima circolazione d’aria. Quando il clima � come quello delle ultime settimane - alta pressione e temperature sopra le medie stagionali - l’aria pi� fredda ristagna nelle pianure e, oltre a formare nebbie mattutine e notturne, impedisce il rinnovamento atmosferico con conseguente accumulo degli inquinanti.

Il peso di allevamenti e riscaldamento
Ma non basta. In pianura padana c’� un’altissima densit� di popolazione, tra le pi� elevate in Europa, che come conseguenza porta a un alto numero di veicoli circolanti e di abitazioni (che emettono gas per il riscaldamento). La terza causa, poco citata ma non per questo meno importante, � che la pianura padana ospita importanti allevamenti intensivi ed � sede di coltivazioni agricole che utilizzano sistemi di produzione che prevedono un ampio utilizzo di fertilizzanti, che producono ossidi di azoto. Secondo Greenpeace gli allevamenti intensivi producono pi� smog delle auto. Il 54% del Pm2.5 non � prodotto dalle auto, a differenza di quello che molti ritengono, ma dal riscaldamento e dagli allevamenti. Mettendo tutto insieme, si capisce la pessima qualit� dell’aria in pianura padana in questi giorni, superiore anche ai Paesi dell’Est europeo che utilizzano ancora in gran parte il carbone per il riscaldamento e la produzione elettrica.
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