Diffusa una nuova foto di Deif, capo militare di Hamas: un segnale di Israele ai suoi nemici

LONDRA – Qualcuno lo chiama il terrorista senza braccia e senza gambe, perché avrebbe perso gli arti superiori (o almeno uno) e inferiori nei numerosi tentativi di Israele di eliminarlo. Qualcuno lo chiama il terrorista senza un occhio, perché avrebbe perso anche quello. Tutti lo considerano il terrorista senza volto, perché di lui esistono rarissime immagini, così vecchie da risultare inutili per capire che aspetto abbia adesso. Ma ieri sui giornali israeliani è comparsa una nuova foto di Mohammed Deif, uno dei capi dell’ala militare di Hamas a Gaza.

Il mistero sulla foto

Le indiscrezioni dicono che è stato l’esercito israeliano a ottenerla, durante le recenti operazioni di guerra nella striscia palestinese, per poi fornirla al quotidiano Maariv, che l’ha pubblicata per primo. E la pubblicazione della foto di uno dei “most wanted”, uno dei terroristi a cui Israele dà più assiduamente la caccia, ha scatenato supposizioni su come sia finita in mano alle forze dello Stato ebraico e perché sia stata resa pubblica. Un’ipotesi è che i soldati o i servizi segreti israeliani si stiano avvicinando alla preda e che potrebbero prenderlo presto: vivo, o più presumibilmente morto, perché è difficile credere che si lascerebbe catturare.

In base alle informazioni lasciate trapelare, la foto risalirebbe al 2018. Sarebbe stata scattata a Gaza, durante un evento sociale. Nell’immagine, Deif sembra avere un occhio chiuso o forse è vero che gli manca un occhio. Quanto a braccia e gambe, la foto ritrae soltanto testa e busto, non si vede se ha perso gli arti o meno. L’antiterrorismo israeliano è convinto che sia almeno parzialmente impossibilitato a camminare come risultato dei tentativi di assassinarlo: varie sedie a rotelle sono state ritrovate nei tunnel di Gaza City, in quello che Israele crede fosse il comando centrale di Hamas, ed è possibile che fossero usate da lui. Nei giorni scorsi, peraltro, l’esercito israeliano aveva reso noto di avere ricevuto informazioni che sollevavano dubbi sull’estensione delle ferite riportate da Deif. Una rete televisiva israeliana, senza offrire prove, afferma tuttavia che ha perso una gamba e ha al suo posto una protesi. Un altro rapporto dei media israeliani, una settimana fa, sostiene che Deif è stato visto camminare, aiutandosi con un bastone, zoppicando leggermente.

La caccia a Deif

Come che sia, il governo di Gerusalemme è convinto che sia lui, insieme a Yahya Sinwar, capo politico di Hamas a Gaza, il cervello dell’attacco in Israele del 7 ottobre scorso che ha fatto 1.200 morti e preso 240 ostaggi (un centinaio dei quali sono stati da allora rilasciati in uno scambio con detenuti palestinesi). Gli ultimi due tentativi di uccidere Deif risalgono al 2021, durante un conflitto fra Israele e Hamas a Gaza che durò undici giorni. In precedenza, Israele aveva cercato di eliminarlo durante un’altra guerra di Gaza, nel 2014, mancandolo di poco: nell’operazione persero la vita sua moglie e due dei suoi figli.

Prima ancora Deif era stato nel mirino delle forze israeliane nel 2006 (quando avrebbe perso le gambe), 2003, 2002 e 2001, ma è sempre riuscito a sopravvivere. All’inizio di questo mese di dicembre, Israele ha lanciato volantini su Gaza offrendo una taglia per informazioni su dove si trovano lui e altri capi di Hamas: 400mila dollari di ricompensa per Sinwar, 100mila dollari per Deif. L’apparizione di una foto potrebbe essere collegata alla taglia. Il segno, forse, che, nella battaglia di terra in corso nel Sud di Gaza, attorno a lui il cerchio si stringe.