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La «Guerra civile» al cinema tra le polemiche: il film di Alex Garland su un leader autoritario che somiglia a Trump
Il regista britannico ne ha parlato alla prima in Texas. �Quando lavoravo al mio film Ex Machina sull’Intelligenza artificiale, ero sempre un po’ imbarazzato se veniva definito “profetico”, perch� c’era gi� un ampio dibattito sul tema. Anche stavolta questi dibattiti esistono da anni. Sono cresciuti ma non sono un segreto per nessuno�. Il film, scritto nel giugno 2020, vede Kirsten Dunst nei panni di una fotoreporter e Nick Offerman di un presidente americano autoritario al suo terzo mandato. Garland dice che le spaccature presenti nella societ� americana sono visibili �in modo quasi uguale in molti Paesi�, ma le implicazioni sono pi� gravi negli Stati Uniti, per via del loro potere nel mondo. Pi� che dalla diffusione in s� delle armi, il rischio di una guerra civile secondo Garland � accentuato dalla tendenza a �parlare senza ascoltare� di cui in parte d� la colpa ai social, dalla perdita di fiducia nei media e nella politica, dal vedere le differenze come una battaglia �tra il Bene e il Male�. �� incredibilmente pericoloso�, poich� giustifica ogni azione nei confronti del nemico. Anche per questo, forse, nel film California e Texas sono alleati, evitando le solite contrapposizioni tra Stati �blu� e �rossi�. Ai comizi di Trump, ci � capitato di incontrare chi, parlando della possibilit� che venisse squalificato dalle elezioni, diceva: �Ci sar� una guerra civile�; altri invece la ritengono un’esagerazione dei media per aumentare le vendite. Gli storici assicurano che � improbabile, ma notano che sono possibili altre forme di caos.