TikTok fa causa agli Stati Uniti: «Obbligo alla vendita è forzato e incostituzionale»
La società ha formalizzato il ricorso contro la legge firmata da Biden che prevede il blocco del social entro 9 mesi se non verrà ceduto a una società americana

L'aveva dichiarato appena dopo la firma di Joe Biden, avvenuta il 24 aprile, e ora lo formalizza: TikTok ha depositato la sua causa contro gli Stati Uniti e in particolare contro la legge che obbliga la società ByteDance a cedere il social network entro 9 mesi (entro quindi gennaio 2025) a una azienda americana. Se questo non succederà, verrà bloccato in tutto il Paese. La causa è stata depositata alla Corte d'appello del distretto della Columbia. L'obbligo alla vendita, secondo ByteDance, è «forzato e incostituzionale». Negli atti viene invocato il primo emendamento della Costituzione americana, che garantisce la liberta di espressione.
ByteDance conferma così, implicitamente, che non ha nessuna intenzione di vendere TikTok. E intende continuare a lottare, anche rischiando il blocco negli Stati Uniti. Così come è già successo in India, dove nel 2020 il social ha perso 200 milioni di utenti. Negli Usa gli iscritti sono 170 milioni. Ma ancora più importante dei dati è il sofisticato algoritmo di raccomandazione che guida TikTok. Per la società è un «tesoro» che non intende condividere con nessuno.
I possibili legami con il governo cinese di ByteDance - mai dimostrati, è bene specificarlo - sono il motivo per cui il blocco di TikTook è al centro della discussione politica americana da diversi anni. Fu Trump il primo a paventare un blocco del social, poi caduto nel vuoto. Ora ci sta riprovando Biden, in piena campagna elettorale. Secondo ByteDance, come dichiarato nella causa, la cessione però «non è semplicemente possibile dal punto di vista commerciale, legale o tecnico».
TikTok aveva proposto un piano alternativo alla vendita, che si chiama «Project Texas», ovvero l'impegno di portare tutti i dati degli utenti americani negli Stati Uniti, nei server di una società americana: Oracle. Un progetto su cui ha già investito 1,5 miliardi di dollari e che secondo il Ceo sarà attivo «entro la fine dell'anno». Anche in Europa si sono impegnati a fare lo stesso con Project Clover, che prevede la costruzione di tre server in Irlanda per i dati dei 150 milioni di utenti europei. Sia gli Stati Uniti sia l'Unione europea - così come una serie di altri Stati - hanno nei mesi scorsi già vietato ai propri dipendenti pubblici l'utilizzo dell'app sugli smartphone aziendali. Ma anche qui, nel vecchio continente, si è paventata la possibilità di bloccare TikTok ai cittadini. La presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, durante un dibattito con altri candidati per le elezioni del Parlamento, ha dichiarato che «Non è escluso che Tik Tok sia bandito perché la Commissione è stata la prima istituzione a vietarlo nei cellulari dei nostri funzionari. Conosciamo la sua pericolosità».