Lyles, dopo l'oro nei 100 metri:«Ho ansia e depressione ma questo non definisce chi diventare»

di Redazione Sport

Il neo campione olimpico statunitense è tornato a parlare di questioni personali attraverso il suo account social. Durante la gara un pensiero al suo allenatore scomparso Rashawn Jackson: «Questo è per te, amico»

L'americano Noah Lyles, nuovo re dei 100 metri dopo l'oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, ha pubblicato su X un messaggio potente e stimolante su come gli ostacoli personali non ti definiscono. «Soffro di asma, allergie, dislessia, ADD, ansia e depressione. Ma ti dirò che ciò che hai non definisce ciò che puoi diventare. Why Not You! (Perché non tu!)», ha scritto il neocampione olimpico sui 100 metri ai Giochi di Parigi.

Domenica Lyles ha vinto in 9,79 secondi una finale olimpica dei 100 metri ( Marcell Jacobs è arrivato quinto in 9,85). Lyles ha 27 anni e oggi viene considerato il miglior velocista del mondo: era già il favorito per vincere i 100 alle Olimpiadi di Parigi e lo è anche e soprattutto per i 200 metri. Non è la prima volta che Lyles parla dei suoi problemi di salute, che però è sempre riuscito agestire e andare avanti nel migliore le sue performance. 

L'ultima rivelazione  ha reso la vittoria ancora più straordinaria, con migliaia di utenti che hanno risposto con commenti di ammirazione. Poco dopo la gara, Lyles ha condiviso un'altra questione personale che ha superato per vincere l'oro: la recente perdita del suo allenatore di atletica del liceo, Rashawn Jackson. «Mentre correvo pensavo: 'Questo è per te, amico'», ha detto Lyles, trattenendo le lacrime.

articolo in aggiornamento

5 agosto 2024 2024

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