Van der Poel vince il Giro delle Fiandre per la terza volta: la gara e l’ordine di arrivo

Per gli altri, il Koppenberg diventa un calvario : salgono tutti a piedi, spingendo la bici che tende a scivolare all’indietro, simili a un gruppo di debuttanti al primo �muro� della carriera o a ciclocrossisti neofiti paralizzati dal fango, con il bravissimo Alberto Bettiol che prova a schivare chi gli scivola a fianco. Una scena che non si vedeva dagli anni Settanta, da quando il Koppenberg veniva affrontato con biciclette molto pi� rudimentali di quelle di oggi e con una limitatissima gamma di rapporti. Davanti, la maglia iridata appena scalfita dal fango, Mathieu corre tutto solo verso la sua terza vittoria (nessuno ha mai conquistato la Ronde quattro volte). Come Buysse, Magni, Leeman, Museeuw, Boonen e, ultimo, come Fabian Cancellara. Alle spalle del fenomeno fiammingo si forma un gruppetto che non riesce minimamente a organizzare l’inseguimento, un po’ per la stanchezza un po’ per la difficolt� di pedalare sulle strade allagate che non fanno paura al fenomeno del ciclocross. Il ritardo sale a uno e poi avvicina i due minuti rispetto a un atleta che procede tutto solo per poi stabilizzarsi sul minuto e 30” e poi meno. Per Van Der Poel passerella trionfale nel terzo passaggio sul Vecchio Kwaremont, con decine di migliaia di spettatori ad applaudirlo e (in rari casi) anche ad insultarlo: ad alcuni fiamminghi (vista anche la crisi dei corridori di casa) lo strapotere del cugino olandese non sta bene. Mathieu Van Der Poel vince il Fiandre in 6h05’17”, sollevando la bici sulla linea del traguardo, sfiorando i 45 km/h di media, secondo posto attributo inizialmente all’australiano Michael Matthews (gi� secondo alla Sanremo) ma poi dopo l’esame del fotofinish assegnato al veneto Luca Mozzato, impresa che vale una carriera per un ragazzo emigrato all’estero a cercare fortuna, che ha risucchiato nel finale il povero Alberto Bettiol, distrutto dalla fatica.