Dove vedere la Milano-Sanremo 2024 in tv e Streaming:
La Milano-Sanremo 2024, che quest’anno parte da Pavia, sar� trasmessa in diretta tv su RaiSport HD, RaiDue ed Eurosport 1; in diretta streaming su Discovery+, Sky Go, Now Tv, DAZN e Raiplay.
Prima classica-monumento di stagione: da Pavia scatta la Milano-Sanremo, Pogacar sfida Van der Poel e Vingegaard: i marziani del ciclismo nella nostra �Festa Mobile�
Tadej Pogacar (LaPresse)
La Milano-Sanremo 2024, che quest’anno parte da Pavia, sar� trasmessa in diretta tv su RaiSport HD, RaiDue ed Eurosport 1; in diretta streaming su Discovery+, Sky Go, Now Tv, DAZN e Raiplay.
La partenza � prevista alle ore 10 e, dopo circa 45 km di strade pianeggianti a ridosso del fiume Ticino, la corsa rientra nel classico percorso che, per pi� di 110 anni, ha collegato Milano con la riviera di Ponente. A San Lorenzo al Mare, dopo la classica sequenza dei Capi (Mele, Cervo e Berta), si affrontano le due salite storiche: Cipressa (5.6 km al 4.1%) e Poggio di Sanremo. L’arrivo sul traguardo di Via Roma nella citt� ligure � previsto tra le 16.47 e le 17.28.
�Cosa posso dire della Milano-Sanremo? Tante splendide cose. Anche se non era una corsa adatta alle mie caratteristiche, perch� veniva troppo presto nella stagione e io, che ero un diesel, andavo in forma verso aprile-maggio, l’ho sempre disputata con grande entusiasmo e, posso dirlo, sempre con l’intenzione di esserne protagonista. Mi piaceva anche l’aria di festa che ne permeava le ore della vigilia, perch� era la prima vera corsa della stagione e per tutti noi corridori era l’occasione per ritrovarsi dopo la sosta invernale�. Cos� Felice Gimondi, in una delle sue ultime confessioni, lui che la corsa l’ha vinta nel 1974, con indosso la maglia di campione del mondo.
La Milano-Sanremo ha un’aria di festa che nessun’altra corsa ha, � la nostra Festa Mobile. Forse perch� la prima edizione del 1907 era quasi una corsa amatoriale con il ritrovo dei 33 corridori (se ne erano iscritti 66) all’Osteria della Conca Fallata, di Milano. Armando Cougnet, il giornalista della Gazzetta dello Sport, aveva avuto l’idea di sostituire una disastrosa corsa automobilista, la Milano-Acqui-Sanremo, con le biciclette e fu subito festa (si decise di correrla il 19 marzo, giorno dedicato a San Giuseppe).
Forse perch� la Classicissima resta pur sempre la corsa della nostra infanzia quando si stava ore e ore ai bordi della strada aspettando la carovana e il passaggio dei corridori. La lunga attesa si risolveva in un lampo, in uno sfrecciare di biciclette e di volti irriconoscibili, eppure era come rubare e fare proprio un frammento di quella sfida, di quell’azzardo. � la corsa pi� simbolica che esista al mondo perch�, ancora oggi, segna il passaggio dall’inverno alla primavera. � lo spartiacque tra un prima e un dopo: prima grande �classica monumento�, prima occasione per sistemare gi� a marzo una stagione, primo evento imperdibile del calendario internazionale. � anche la corsa attraverso cui lo sport ha conosciuto la prosa d’arte, quando �la bicicletta aspettava il suo biografo� e il grande Cesare Angelini, sacerdote e letterato, azzardava paragoni arditi: �La bicicletta � l’immagine visibile del vento�.
Forse perch� � stata la corsa della rinascita, della festa della vita ritrovata, dopo gli anni disperati della guerra: �Da una parte l’inverno, dall’altra la primavera. Da una parte la nebbia — scriveva Gianni Brera — dall’altra il sole. Da una parte il grigio, dall’altro l’azzurro. Ma il 19 marzo 1946 la galleria del Turchino era un passaggio molto pi� lungo e buio delle poche decine di metri dello stretto tunnel che divideva, lungo la statale 456, il Piemonte dalla Liguria. Si tornava a correre la Milano-Sanremo dopo i due anni pi� terribili del lungo conflitto�.
Forse perch�, ancora oggi, la Milano-Sanremo � qualcosa di pi� di un evento sportivo: nel corso degli anni, nella sua lenta trasformazione, ha mantenuto qualcosa di teatrale, di drammaturgico. All’apparenza � una corsa alla portata di tutti, i chilometri e le salite hanno il compito di svuotare con eleganza le forze degli atleti. Cos�, quando cominciano a inerpicarsi sui tornanti del Poggio non tutti si ricordano le battute della pi�ce, non tutti riescono a recitare il monologo finale lungo quel rettilineo che porta al traguardo, in via Roma. Eppure, quel rettilineo � il momento in cui la velocit� conferisce al ciclista uno status differente: in bicicletta l’uomo si trasforma e diviene creatura alata capace di lasciare dietro s� lo spazio e il tempo della quotidianit�.
Forse perch� stiamo vivendo un periodo d’oro del ciclismo. � difficile dire chi sia pi� forte tra Tadej Pogacar, Mathieu van der Poel (entrambi presenti alla 115� edizione), Jonas Vingegaard, Wout van Aert, e Remco Evenepoel, solo per citarne alcuni. Per non fare impossibili paragoni con il passato del ciclismo, sembra di rivivere i momenti in cui nel tennis si sfidavano Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Peccato non ci siano corridori italiani all’altezza (Filippo Ganna � maestro nella cronometro). Non importa, la festa della Milano-Sanremo � senza frontiere e il ciclismo � fatto per elevare lo spirito non per rimarcare identit� nazionali.
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15 marzo 2024 (modifica il 15 marzo 2024 | 08:14)
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