«Qui Caio Duilio, identificatevi Questo è l’ultimo avviso». Così la nave italiana ha colpito i droni

�Qui nave Duilio, per favore identificatevi�. � la notte tra luned� e marted�, due strisce sono appena comparse sugli schermi radar della cacciatorpediniere italiana Caio Duilio in pattugliamento davanti alle coste dello Yemen. E sono in avvicinamento. Dal ponte di comando parte il messaggio radio. La velocit� dei velivoli � bassa, la rotta non lineare, tutti a bordo sanno che, in quelle acque, in questa guerra a distanza per Gaza, c’� poco spazio all’immaginazione. La richiesta radio parte comunque, importante � escludere che si tratti di velivoli alleati. Ci sono americani e britannici che attaccano postazioni di lancio dei guerriglieri Houthi sulla costa. Di solito adoperano missili, ma non � detto che qualche cacciabombardiere stia volando raso mare. I droni vanno ad elica, sotto i 200 chilometri all’ora, i caccia vanno a reazione, anche pi� veloci del suono, ma le regole sono regole. Qui nave militare italiana Caio Duilio, per favore identificatevi. Questo � l’ultimo avviso�.

Nell’aria condizionata della sala comando della Duilio non arriva alcuna risposta. A bordo c’� un radar a lunga distanza e uno multifunzionale. I due radaristi incollati agli schermi sono concordi: le scie sui loro video sono compatibili con quelli che potrebbero lasciare dei droni Houthi. Ormai li riconoscono. Da mesi prendono di mira e riescono anche a colpire cargo in transito nello stretto di Bab el Mandeb. �Per obbligare Israele e i suoi alleati a fermare la carneficina a Gaza�, dicono i responsabili politici dei �partigiani di Dio�.

Durante il primo ingaggio, il 2 marzo, la traccia radar era lineare, dalla costa verso la nave. Luned� notte, invece, i due droni sono stati inquadrati dai sistemi mentre volavano su una rotta e poi, improvvisamente, hanno virato verso il cacciatorpediniere.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha parlato diuna sfida che si evolve di settimana in settimana e ha chiesto ai militari di limitare al massimo le informazioni che potrebbero dare un vantaggio al nemico. Per questo, le dichiarazioni degli esperti sentiti per questa ricostruzione, non entrano in dettagli potenzialmente pericolosi.

L’imbuto tra Africa e Penisola arabica �, nel suo tratto pi� piccolo, di appena 27 chilometri, quanto dal porto di Napoli a Ischia. Dal Bab el Mandeb e poi da Suez, prima della guerra di Gaza, passava il 12 per cento del traffico merci del mondo e il 40% di quello tra Asia ed Europa. Costringere i cargo ad allungare la rotta attorno all’Africa, aumenta i costi di trasporto ed � lo strumento di pressione economica degli Houthi nei confronti di chi appoggia l’offensiva israeliana a Gaza.

La zona di operazioni del cacciatorpediniere Duilio � molto vasta, dal Golfo di Aden al largo dello Yemen, al Mar Rosso. La nostra nave, per�, non � mai troppo lontana dalle postazioni di lancio Houthi. I tempi di reazione si misurano in pochi minuti. Questo significa una tensione costante a bordo. Dei 200 membri dell’equipaggio c’� chi pu� fare una vita quasi normale, con orari prefissati per la mensa, le manutenzioni, le necessit� di navigazione. C’� invece anche chi deve organizzarsi per essere al 100% di reattivit� in qualunque momento, giorno e notte, durante tutte le tre settimane che dura, in media, una missione. Sono proprio i radaristi e gli artiglieri quelli pi� sollecitati, quelli che combattono, insomma.

Il computer di bordo li aiuta. Una volta ricevuto dal comandante Andrea Quondamatteo l’ordine di abbattere la minaccia, in quest’ultimo caso, duplice, � il computer a puntare il cannone in modo che il proiettile intercetti il drone non dov’� al momento dello sparo, ma dove si trover� di l� all’istante dell’impatto.