Fullkrug e Joselu, chi sono gli attaccanti «normali» della finale di Champions League

diPaolo Tomaselli, inviato a Londra

Borussia Dortmund-Real Madrid è anche la sfida tra Niclas Fullkrug e Joselu,  due bomber della «classe media» spesso decisivi anche tra tante superstar

A sinistra, Niclas Fullkrug, 31 anni,  del Borussia Dortmund e, a destra,  Joselu, 34 anni, del Real Madrid (LaPresse,  Getty Images)

A sinistra, Niclas Fullkrug, 31 anni, del Borussia Dortmund e, a destra, Joselu, 34 anni, del Real Madrid (LaPresse, Getty Images)

Due attaccanti nati. Ma non per un palcoscenico così. Niclas Fullkrug e José Luis Sanmartín Mato per tutti Joselu, sono i bomber operai che in semifinale hanno risolto le sfide con Psg e Bayern. Gli eroi inattesi, i meno celebrati. Quelli che mai avrebbero pensato di trovarsi in una finale di Champions. E in effetti mentre Ancelotti parla alla squadra, Joselu ha l’espressione tirata di chi sente la tensione più degli altri, anche se in viaggio a Londra ce li ha portati lui con la doppietta che ha ribaltato il Bayern in 2’40’’. 

Un po’ di ansia è normale, perché il centravanti galiziano due anni fa nella finale di Parigi era in tribuna mischiato ai tifosi, in qualità di cognato di Carvajal più che di bomber di provincia cresciuto nelle merengues. Era appena retrocesso con l’Alaves, l’anno scorso ha replicato con l’Espanyol, nonostante i suoi gol. E il Real, che doveva rimpiazzare un certo Benzema nell’attesa di Mbappé (lunedì l’annuncio ufficiale dello sbarco del francese a Madrid), ha pensato a lui con 500mila euro di prestito (il riscatto è fissato a 1,5 milioni) per avere uno specialista del ruolo. E l’ex ragazzo della cantera dopo quasi 15 anni è rientrato dalla porta principale, segnando 5 gol in questa Champions: uno ogni 54’. Joselu parte dalla panchina, ma è il talismano di Ancelotti.

Terzic invece attorno al centravanti avventizio costruisce le ripartenze e il gioco in profondità: il 31enne Fullkrug (il cognome significa «boccale pieno») è esploso qualche anno prima del 34enne Joselu, ma anche lui ha l’aria di uno capitato qui un po’ per caso nonostante in semifinale (d’andata) abbia steso il Psg e stravinto il duello a distanza con Mbappé. Rilanciato a Brema dopo una fuggevole stagione da 14 gol nel 2014, Fullkrug ha riportato il Werder in Bundesliga nel 2022 e ha continuato a segnare, meritandosi la chiamata della Nazionale. In Qatar è stato tra i pochi a salvarsi. E ora il suo buco tra i denti, da cui il soprannome Lucke (Buco) che gli ha dato Arnautovic, è diventato il simbolo di un certo calcio di provincia, senza lustrini, che prova a farsi grande. Sempre che Joselu non gli rubi l’idea.

1 giugno 2024

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