Israele - Hamas in guerra, le notizie di oggi in diretta | Tel Aviv, migliaia in piazza contro Netanyahu. Nella notte nuovi attacchi aerei israeliani in Libano
Netanyahu ribadisce: no fine guerra se non otteniamo distruzione Hamas
«Le condizioni di Israele per la fine della guerra non sono cambiate: la distruzione dell'esercito di Hamas e delle sue capacità di governo». È quanto ribadisce l'ufficio del premier Benjamin Netanyahu in una dichiarazione in inglese diffusa oggi, ribadendo che tra gli obiettivi vi sono anche «la liberazione di tutti gli ostaggi e assicurare che Gaza non costituisca più una minaccia per Israele».Nella dichiarazione si ribadisce che tutti questi fattori «sono condizioni che si devono realizzare» prima di arrivare un cessate il fuoco permanente. «E' impossibile contemplare l'idea che Israele possa concedere un cessate il fuoco permanente prima che si compiano queste condizioni», si afferma.
Hamas apre alla tregua, ma «deve decidere Sinwar»
Spiragli sulla tregua. I leader di Hamas all'estero hanno espresso sostegno alle proposte di Israele avanzate dal presidente Joe Biden ma hanno sostenuto che la risposta definitiva sta a Yahya Sinwar e Mohammed Deif, capi della fazione islamica a Gaza. «Anche la Jihad islamica starebbe esaminando la proposta», sostiene il quotidiano israeliano Haaretz. Usa in pressing con gli Stati arabi. Ma Netanyahu ribadisce: «La condizione resta la fine del movimento»
Biden: «Da Israele offerta ampia, una tabella di marcia verso un cessate il fuoco in 3 fasi». Ecco quali sono
«Ognuno dovrà fare la sua parte e noi faremo la nostra: questo è davvero un momento decisivo». A sottolinearlo, illustrando il piano in tre fasi per mettere fine alla guerra tra Israele e Hamas, è stato il presidente americano Joe Biden. «Israele ha fatto la sua proposta, Hamas dice che vuole il cessate il fuoco, questo accordo è un'opportunità per dimostrare che queste sono le loro vere intenzioni».
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Oggi negoziato Egitto-Usa-Israele per riapertura Rafah
Oggi l'Egitto ospiterà funzionari israeliani e statunitensi per discutere della riapertura del valico di Rafah. Lo riporta Al-Qahera News, che ha collegamenti con l'intelligence egiziana e cita un alto funzionario non identificato secondo cui il Cairo chiede «il ritiro totale israeliano» dal terminal al confine meridionale di Gaza con l'Egitto. «Un incontro egiziano-americano-israeliano è previsto per domani (domenica) al Cairo per discutere della riapertura del valico di Rafah», ha detto il funzionario. Il valico è stato chiuso da quando le forze israeliane hanno occupato la parte palestinese all'inizio di maggio, riducendo al minimo i flussi di aiuti nel territorio devastato dalla guerra. Da allora, Egitto e Israele si sono accusati a vicenda per il blocco degli aiuti umanitari. Le autorità egiziane hanno rifiutato di coordinarsi con gli israeliani, preferendo lavorare con organismi internazionali o palestinesi. Dopo i colloqui con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden il mese scorso, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha accettato di deviare temporaneamente gli aiuti delle Nazioni Unite al valico di Kerem Shalom, vicino a Rafah ma al confine di Gaza con Israele. Il funzionario citato da Al-Qahera ha affermato che l'Egitto sta intraprendendo «sforzi intensivi» per «riprendere i negoziati» per una tregua «alla luce della recente proposta americana», un riferimento alla proposta illustrata da Biden per un piano in tre fasi.