Giulia Cecchettin, la rabbia delle ragazze di Padova dove tutto è iniziato: “Ora basta stare zitte”

Prevale la rabbia, poi ci sono le lacrime. Uno prende il microfono, “mi chiamo Davide, voglio ricordare com’era Giulia, il suo sorriso. E quella volta che l’ho vista addormentata in aula, dopo la lezione. La testa appoggiata sulle braccia…”. E visto che Giulia non tornerà mai più in questo grande cortile, un 2mila studenti di Ingegneria si sono ritrovati per ricordarla.